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Adriano, Barbara e il Toro: “Sposati in Maratona, lo seguiamo dappertutto”

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La loro storia aveva colpito un po’ tutti: il 21 settembre 2013 si sono uniti in matrimonio sotto la Curva Maratona. Oggi alimentano il loro amore tra abbonamenti, trasferte e ritiri
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Che Adriano e Barbara amino il Toro non è un segreto: il 21 settembre 2013 si sono sposati sotto la Curva Maratona. In questi undici anni di matrimonio hanno alimentato il loro legame a suon di abbonamenti, trasferte e ritiri. Sì, quando c’è il Toro loro ci sono quasi sempre. Un esempio. In questa prima estate di Paolo Vanoli si sono regalati una dozzina di giorni a Pinzolo, da mercoledì 17 a sabato 27 luglio, e poi seguiranno la squadra granata nel mini-tour in Francia tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Hanno già rinnovato l’abbonamento per la stagione 2024/2025 e stanno già organizzando le diverse trasferte tra Nord, Centro e Sud Italia. «Nello scorso campionato abbiamo visto allo stadio 32 gare su 38» raccontano con il sorriso sulle tribune dell’impianto di Pinzolo. E le prime sensazioni su questo nuovo Toro sono buone. «Noi siamo ottimisti per natura, altrimenti non saremmo in ritiro e non avremmo fatto nuovamente l’abbonamento» aggiungono. E su Vanoli all’unisono rispondono: «Ci sta piacendo come allenatore e come uomo. C’era bisogno di una ventata di novità. Il rapporto con Juric si era logorato».

Una vita nel calcio. Adriano è stato presidente dell'A.C. Brandizzo

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Le vite di Adriano Franco e di Barbara Prampolini sono legate indissolubilmente al Toro e al calcio. Adrano, classe 1957, ha sottoscritto il suo primo abbonamento al Toro nella stagione che ha preceduto l’ultimo Scudetto. «E che dire dello Scudetto, un ricordo indimenticabile. Ero allo stadio, poi in giro per la città: che emozioni! Le tengo strette perché, anche se ottimista, non so se ritorneranno» afferma Adriano. Ma il signor Franco è un fine uomo di calcio. È stato infatti allenatore nelle squadre dilettantistiche ed è stato anche presidente dell’A.C. Brandizzo per alcuni anni. E in effetti è stato il calcio dilettantistico a far conoscere Adriano e Barbara. Lei è stata una tra le prime donne piemontesi ad avere il patentino della FIGC valido per il settore giovanile scolastico.

"Mia mamma era nonna Ultras, è stata abbonata fino agli 83 anni" racconta Barbara

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Zio Alfredo ha avviato Adriano a una vita granata, mentre Barbara è figlia di tifosissimi del Toro. «Non posso che ringraziare papà Giancarlo e mamma Maria Carla per il dono fatto – dice –. Mia mamma non era una semplice tifosa. Tutti la conoscevano come la “nonna Ultras” perché fino a 83 anni ha avuto l’abbonamento in Maratona, l’ha rinnovato fino alla sua scomparsa nel 2021. Mi raccontava sempre del suo ricordo del 4 maggio 1949. Era in piazza Castello quando sentì la notizia. Andò al funerale sulle spalle di mio nonno, suo papà». Per Barbara il primo abbonamento è datato 1977 e per tanti anni, compatibilmente con gli impegni nel calcio dilettantistico, è stata nei “Leoni della Maratona”.

"Giacomo Ferri, il calciatore del mio cuore". "Oggi amo Masina"

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Adriano e Barbara da tre anni si sono ritirati dal lavoro e il loro passatempo preferito è divenuto ancor di più il Toro. In estate ne hanno girate di località: da Bormio a Sappada, da Riscone di Brunico a Santa Caterina fino a Sappada e Châtillon. «Il mister a cui siamo più affezionati resta Mondonico» sottolineano. Sul giocatore la tipologia amata è la medesima («abbiamo un debole per i giocatori che sudano la maglia»), ma sui nomi si dividono. «Giacomo Ferri» risponde lui, «sto più sul recente e cito alcuni che non sono campioni ma trasmettono qualcosa: un Meggiorini, un De Silvestri e oggi un Masina» conclude lei.