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”Al Fila si imparava ad essere uomini”

Redazione Toro News
A margine della giornata organizzata dal TC Chieri "Roberto Rosato" e dedicata proprio al campione granata, Paolo Pulici ha detto la sua sull'annata del Torino, sui tifosi e su Antonino Asta. "Annata cominciata benissimo, poi ha avuto una pausa...

A margine della giornata organizzata dal TC Chieri "Roberto Rosato" e dedicata proprio al campione granata, Paolo Pulici ha detto la sua sull'annata del Torino, sui tifosi e su Antonino Asta. "Annata cominciata benissimo, poi ha avuto una pausa che ci può anche stare, delle volte le condizioni non sono sempre ottimali. Mancano poche gare alla fine, al di là di quello che ci hanno tolto noi dobbiamo cercare di giocare come siamo capaci, se lo facciamo e se rispettiamo l'avversario non ritenendoci superiore.

 

Tanto si è detto sul fatto che Torino sia una piazza difficile:"I tifosi del Toro sono un po' più 'cattivi' del solito ultimamente, ma ci sono state troppe cose a non quadrare. Per chi gestisce adesso sentirsi caricare di responsabilità precedenti non è il massimo. Dico ai tifosi di accettare e aiutare i ragazzi a giocare la partita, come facevano con noi. Le contestazioni non fanno mai bene, fanno sembrare i tifosi cattivi, e so che non lo sono. E mettono in condizione i giocatori di non giocare con tranquillità. Avere l'accortezza di fare un passo indietro tutti, guardarsi allo specchio e raccontarsi la verità, in modo da poter andare avanti.

 

Pulici parla anche di Asta: "Tante volte la gente parla senza conoscere i particolari. Mi auguro che Antonino faccia al massimo un passo in avanti, verso la Prima squadra, per trasmettere ciò che lui non ha vissuto in prima persona, e parlo del Filadelfia, ma che ha sentito raccontare e che ha fatto proprio. Oggi spesso si dimentica che nel Filadelfia i vecchi insegnavano ai giovani come essere uomini ancor prima che giocatori. Asta è riuscito, la dimostrazione è che i tifosi hanno gridato il suo nome allo stadio e sta lavorando bene con i giovani. Io spero che in molti ragionino non per sentito dire, solo per far vendere i giornali".