Buongiorno Toro... avete già tirato fuori da cassetti ed armadi tutto il vestiario granata di cui disponete? Le sciarpe? Le bandiere? Come? Vi vestite sempre di granata? Bene: anche io.Ed inizio ad aver i retro pensieri belli, le farfalle nella pancia... perché la prima partita in casa è un po' come la primavera: arriva ed è tutto un batticuore.D' altra parte funziona così: le persone “normali” il venerdì pensano "Figata, ce l'abbiamo fatta: inizia il weekend!". Io penso invece "Figata, tra tre giorni vado allo stadio!". E non sono sola in questo mio pensiero. Non sono sola! E' importante non essere soli...C'è voglia di Toro, c'è voglia di constatare che il Torello stia davvero mettendo su muscoli e grinta e corna poderose, c'è voglia di andare a far casino al chioschetto e poi sugli spalti ed infine rimanere sospesi - in un attimo di commozione che si ripete uguale, forte e profondo ogni santa volta - nel momento in cui le maglie granata entrano in campo.Spiccano decise sul verde, una botta di calore al cuore, la percezione della completezza... e tutte quelle robe lì.Un bel bagno di retorica, da affondarcisi dentro fino alla sommità del cranio.Tanto funziona così, che vi/mi piaccia o meno: il fine penultimo è proprio quello di emozionarsi perdendosi in quelle macchie granata su sfondo verde.Ed il fine ultimo? Vedere la rete tendersi all'improvviso, ma tanto avevamo già percepito nel midollo che sarebbe successo, e vedere le macchie granata farsi mucchio, un mucchio a forma di cuore, il Vecchio Cuore Granata reso visibile.E noi a saltare, gridare, urlare un “Sìììììììììììì!!!” che viene dal profondo e che fino a qualche attimo prima si dibatteva disperato per la forzata implosione.Ci basta poco per essere felici. Non conosco un poco così potente come quello a cui aspiriamo. Ci basta poco per essere felici. Un poco, due pochi, tre pochi... e così via...
mondo granata