Nessuna squadra al mondo ha la Storia che ha il Toro. Storia di cui vorremmo somministrarvi ogni mattina una pillola, legata alla data del giorno stesso, con l'Almanacco.
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Vogliamo proporvela mettendovi anche al corrente di qualche curiosità in più; in ogni caso, dopo aver assunto la pillola, si potrà iniziare la propria giornata nel vasto con una piccola dose di orgoglio in più...
29 Luglio 1950: nasce Roberto Salvadori.Uno degli eroi dell'ultimo scudetto. Faina, il terzino capace di giocare 30 partite su 30 in quella indimenticabile stagione '75/'76. Radice lo reinventò in quel ruolo, perchè Salvadori arrivò in granata dall'Alessandria e si giocò le sue chances da centrocampista. Né Giagnoni, né Fabbri ebbero però l'intuizione che fece la fortuna non solo di Salvadori ma del Torino stesso. Un motorino instancabile sulla sinistra, giocatore capace di andare su e giù per la fascia, di difendere ed offendere, di sfornare cross per Pulici e Graziani.
Arrivò in granata per una somma complessiva di 290 milioni di lire, tanto per l'epoca, ed esordi in granata in una gara di Coppa Italia, Catanzaro-Torino, subentrando a Ferrini a 15' dalla fine. Una particolarità, nella carriera di Roberto Salvadori. "Faina'" giocò sempre in squadre piemontesi. Prima il Verbania, poi l'Alessandria, e prima di tornare ai grigi i lunghi anni in granata.
Roberto SALVADORINato a Magenta il 29/7/1950Esordio nel Toro: 23/9/1973, Catanzaro-Torino 2-1In granata dal 1973 al 1983, 263 presenze (3 reti)
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