Almanacco

Nessuna squadra al mondo ha la Storia che ha il Toro. Storia di cui vorremmo somministrarvi ogni mattina una pillola, legata alla data del giorno stesso, con l'Almanacco. Speriamo di proporvela mettendovi anche al corrente di qualche curiosità in più; in ogni caso, dopo aver assunto la pillola, si potrà iniziare la propria giornata nel mondo con una piccola dose di orgoglio in più...

6 Aprile 1944: nasce Angelo Cereser. Veneto di Eraclea, giocò nel San Donà quindi arrivò a Torino che aveva appena compiuto diciott'anni; tre campionati con la Primavera, crescendo però a fianco della prima squadra in “quel” Filadelfia, poi il passaggio con i “grandi”. Nato centromediano, crebbe poi stopper fino ad essere trasformato, da “Mondino” Fabbri, in libero. E qui, Cereser diventerà per tutti i tifosi “Trincea”, uno dei migliori interpreti italiani del ruolo dell'intero dopoguerra. Lottatore, uomo “da Toro”, nel Toro passerà dieci anni, prima di lasciare proprio quando i suoi compagni si apprestavano a vincere quello scudetto che lui non toccherà mai.Ci fu una stagione, la 1970-'71, in cui segnò quattro reti, di cui due su rigore in un derby conclusosi 3-3; tolto quel campionato, il suo bottino granata parla di 284 partite con un solo gol. Non certo un goleador, ma d'altronde il suo ruolo era proprio l'opposto.Appesi gli scarpini al chiodo, é rimasto a vivere in riva al Po aprendo un'attività immobiliare di successo, ma nonostante il suo carattere gioviale ed istrionico, non ha sempre incontrato le simpatie di tutti i tifosi, quando -in veste di presidente dell'Associazione Ex-calciatori Granata, si sono manifestate divergenze (ed accuse) in merito alle diverse idee sulla ricostruzione dello Stadio Filadelfia.Angelo CereserNato a Eraclea (VE) il 6-4-1944Presenze con il Torino: 311 (reti: 5)Debutto con il Torino: 19-9-1965, Spal-Torino 0-0