Ancora incontri

di Silvia LachelloBuongiorno Toro... domenica pomeriggio ho accompagnato la pargola piccola ad una festa di compleanno. Premetto: io non sono esattamente un 'animale sociale', anzi... adoro starmene per i fatti miei e non essere circondata da troppa umanità.Sono bisbetica, me lo hanno scritto anche sulla carta d’identità, è uno dei miei tratti distintivi. Ciò non toglie che io sappia (più o meno, firulì firulà) comportarmi bene in società.Bene, dovevo far passare la domenica in qualche modo, non volevo pensare troppo alla partita, avevo necessità di distrarmi: la festa compleannizia, con annesse decine di gagni urlanti, è giunta a fagiuolo.Mentre osservavo con attenzione come la pargola si muoveva in mezzo alla folla (disinvoltamente, come sempre), vedo transitare davanti a me un papà con bimba piccola in braccio. Egli procede oltre e poi transita nuovamente in zona."Lo sapevo che non potevi essere che tu...", mi dice."Robertooooooooo!!! Che ci fai qui???", rispondo con intelligenza sopraffina (evidentemente anche uno dei suoi figli stava facendo parte del marasma marmocchiesco)."Senti ma...""Dimmi""Che cosa facciamo questa sera?""Non lo so… sono molto nervosa…""Ma… secondo te?""Boh… guarda… ormai non so più che cosa pensare...""Ce la facciamo?""[sospiro] non lo so...""Andiamo fuori, ti faccio vedere una cosa..."Usciamo, abbandonando i nostri figli al loro destino.I discorsi sono variegati, soprattutto - ahimé - cupi.Poi mette le mani in tasca. Tira fuori un telefonino di ultimissima generazione (fa anche il caffè!)."Guarda...""Nooooooooooo!!! Figataaaaa!!!""Guarda... a me viene la pelle d’oca, ti faccio vedere...", si tira su una manica del maglione."Roba da principianti... guarda qui...", tiro su una manica della felpa Granata.Condividiamo la visione delle reciproche pelli d'oca e poi tacciamo."Aspetta che adesso cerco quel gol là... guarda la Maratona...""Già... ti ho già fatto vedere la foto che ho fatto con Pulici l’anno scorso?""Stai scherzando? Noooooo...""Dai, te la mando questa sera via mail, prima della partita...""Ma tu la guardi?""Certo che sì…""E come va a finire, secondo te?""A schifìo. Sensazioni.""Accidenti… mi fai paura quando dici così...""Io non faccio paura a nessuno, è il mondo che fa paura..."Intanto arriva mia figlia a reclamare la mia presenza."Scusa, Giulia, stavamo guardando i video del Toro...""E perché non mi avete chiamata? La prossima volta voglio vederli anche io!"Torno a fare la mamma e basta, Roberto ed io ci accomiatiamo con un abbraccio e un forza Toro che male non fa (ma forse un po’ sì) e ce ne andiamo via con il classico sorriso che sorge in viso a chi incontra un suo simile. Un po’ come succedeva allo stadio, tanto tanto tanto tempo fa.Roberto e io, due bambini di otto e nove lustri (sigh) rispettivamente.Ci emozioniamo ancora. Ci incontriamo per caso. Ci viene la pelle d'oca.Inguaribili nostalgici? Sì. E dunque? E dunque forza Toro canteremo tutti in coro.Buona settimana, sorelle e fratelli... quando fa freddo, l'ho già detto mille volte e mille altre lo dirò, ci si stringe tutti insieme e tutto il resto... tutto il resto non ha più importanza.