I soprannomi dei tifosi della Maratona... in molti mi hanno scritto riguardo al mio pezzo precedente, suggerendomi altri nomignoli, qualcuno ha espressamente chiesto la citazione propria o di un amico, altri ancora... non mi ricordo: un'appendice si rende indispensabile. Ecco un altro piccolo elenco, allora, senza avere la pretesa di esaurire il tema, ne mancheranno a decine:
mondo granata
Ancora qualche soprannome della Maratona
Squaraus (complimentoni), Scabbia (complimentoni again), Maurizio il Profeta, Fish, Piero Yeti, Pinetto, Dentino (dicono fratello di Dentone) e Gargamella (amico di Dentino e Dentone e nemico dei… puffi blu), Gamba, Fiorello, Oskar, Alberghiero, Vito, Il Prof, Il Principe, Alex il biondo, la Peppia, Roby il Pirla (felicitazioni), Valerio Berghem, Sogliola, Giovanni Parma e Prosciuttino (mi piace citarli in sequenza), Mimmo Taccagnuso, Monti/Montiguez, Fè (ciao amico mio), Spruz (non credo di voler sapere l'origine di questo nomignolo), Lo Spazzino, Uovo, O' Maistro, Manicomio, Ciccio... e mi hanno ricordato che il soprannome completo di Casco era Casco Perenne (l'aveva sempre in testa, ma non andava in moto...).
E' strano... una semplice lista di soprannomi può scatenare emozioni diverse… dalla tristezza per gli amici che non ci sono più, alla sensazione opposta di divertimento per i soprannomi più esilaranti... dai ricordi personali, alla curiosità per i retroscena sconosciuti (Squaraus?) e chissà cos'altro può passare nella testolina di tutti noi, qualunque sia la nostra età. Ah! Mi hanno chiesto quale sia il mio soprannome preferito. Nessun dubbio: vince Gagnosporco, per distacco.
Saltiamo di pelo in frasca, woooffff… e cambiamo argomento: conoscete Granata Veneziano? Il tifoso veneziano (ma dai?) emigrato ad Arequipa, nel sud del Perù? Ah! Che gran bella città, 'sta Arequipa, ai piedi di famose montagne come El Misti e il Pichu Pichu, una vetta il cui nome è dedicato a... esatto, proprio a lui. Colgo l'occasione per salutare Enzo Maresca, detto "Il lama" o "Il lamaresca" (a proposito di soprannomi e a proposito di contesti andini). Il nostro Granata Veneziano, dicevo, è tornato in Italia per un breve periodo, si è recato a Superga per un doveroso omaggio agli Eroi e poi… Toro-Reggina. Due a zero per il Toro. Si è dissolta (o dissoluta?) la maledizione del bidet Olimpico. Il Toro è tornato a vincere in casa. Merito di Granata Veneziano, che dal Perù ha portato l'arma segreta: l'Ekeko. Ekeko, da non confondere con il calciatore Okaka. Ekeko della fortuna, grassoccia divinità popolare andina. Gli artigiani andini eseguono dei lavori in miniatura, riproducendo l'Ekeko dalla tipica cabeza grande e con il cigarro da accendere. Per la cultura dell'altopiano, acquistare queste miniature vuol dire ingraziarsi Ekeko ed avere l'augurio di buona fortuna da parte di una divinità legata all'abbondanza e alla fecondità, che porta buona sorte e allegria, che realizza i sogni, che scaccia le disgrazie di chi l'acquista. Granata Veneziano l'ha portato a Torino, per il Torino però, solo per il Torino, Perù, solo per il Torino, però, solo per il Torooo... funziona. Due a zero per il Toro. Grazie Ekeko, sei il nuovo idolo di chi sa cos'hai fatto per noi. L'eccentrico Granata Veneziano (ora Peruviano) ha creato un curioso gruppo su Facebook: "Roberto Scocco Cuore granata conquistatore delle Ande". Forte. Io sono iscritto.Forse il nostro fantasioso amico fonderà il TORO CLUB EKEKO GRANATA, dice che magari ne spedirà uno alla squadra per gli allenamenti, sostiene che l'unica maniera per farlo funzionare è accendergli una sigaretta ogni martedì (così diventa attivo al 100%), aggiunge che forse ne creerà uno ad altezza d'uomo (con il Toro è meglio abbondare, io lo farei alto almeno come la Mole Antonelliana).
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