A volte capita che nel corso dell’estate qualcosa ti faccia ridestare dai tuoi pensieri e magari anche dai tuoi placidi sogni di successi o di gloria della squadra del cuore che nel frattempo ti avevano cullata.Capita anche di pensare e di auto convincersi che la tua squadra si stia rinforzando sul mercato e possa ambire in prospettiva a qualcosa di interessante; ma poi improvvisamente succede che una fastidiosa zanzara ti riporta sulla terra, e quando apri gli occhi non tutto poi è così bello come lo avevi immaginato. In fondo mancano solamente dodici giorni alla chiusura delle speranze estive e ti accorgi che la tua amata squadra è grossomodo la stessa dello scorso anno … senza Comotto e come pare Grella, a oggi oseresti dire che è anche più indebolita.
mondo granata
Aprendo gli occhi
Capita aprendo gli occhi di non aver potuto leggere nelle prime pagine dei quotidiani che il processo GEA è caduto in prescrizione e che non si farà mai più, né adesso, né tantomeno in futuro. Tutto sfumato in una bolla di sapone, come la prescrizione nel processo sui “bombati” dell’EPO; tanti imputati e nessun condannato, alla faccia di che se la ride. Insomma, tanto rumore e sconcerto iniziale per nulla, in questo paese dei balocchi, molto abile a bloccare i processi scomodi e a regalare l’immunità anche a chi lo governa. Forse ce lo aspettavamo tutti, ma è comunque sconcertante il silenzio degli organi preposti a fare informazione nei confronti di una casta intenta a proteggere solamente se stessa.
Capita aprendo attentamente gli occhi di leggere in un angolino del giornale che lo scandalo dei passaporti falsi rischia di riesplodere con più veemenza di quanto è successo negli anni passati. Questo calcio del resto è lo specchio di questa stessa società, dove le furbizie ed i giochi di potere sono all'ordine del giorno. Probabilmente sarebbe sufficiente un po' di buon senso, anche a livello di FIFA per evitare tutti questi inutili disguidi: un calciatore è straniero se non è nato in Italia, punto. Un concetto semplice e chiaro e si eviterebbe di rincorrere fantomatici avi o trisavoli che regalano facilmente passaporti, che comunque i cittadini comuni non otterrebbero mai.
Capita aprendo gli occhi di leggere, questa volta a titoloni al vento che il povero Ronaldo ( non quello con la pancia che organizza i festini ambigui ), ma il presunto campione d’Europa, si sente uno “schiavo”. Oddio, non c’è proprio nulla da ridere, perché questa è solamente la punta di un iceberg fatto di calciatori per lo più viziati e purtroppo grossolani ed ignoranti. Provassero per davvero a vedere cos'è la realtà della schiavitù, oppure cosa significa sgobbare ( gratis o quasi ) alla mercé di sfruttatori senza scrupoli. Forse a questo punto eviterebbero di sparare “panzane” per poi avere almeno il buon gusto di fare del silenzio una propria virtù.
Capita aprendo gli occhi di constatare che il calcio ancora oggi, continua a vivere nel suo mondo ovattato, pieno di privilegi e di lussi spropositati, lontano dalla crisi che attanaglia il mondo intero. Palese è stato osservare come la nazionale olimpica di calcio eliminata senza meriti, ha viaggiato di ritorno in Italia in business class, mentre nello stesso aereo le ragazze del fioretto vincitrici delle medaglie olimpiche d’oro, hanno viaggiato invece in classe economica. Senza dimenticare che nonostante il petrolio rischia di arrivare a oltre duecento dollari al barile entro l'anno, c’è ancora qualcuno che parla di cifre irragionevoli per portarsi a casa calciatori che il più delle volte sono solo un nome sponsorizzato dietro la maglietta.
Capita aprendo gli occhi di capire, vedendo tutto questo e molto altro ancora, che il passato non ha insegnato nulla e che comunque finché le persone non sbatteranno all’unisono la porta incavolandosi a dovere, alla fine non cambierà nulla e tutto rimarrà come prima.
Capita infine di pensare che è decisamente meglio tornare a dormire e a sognare, sperando che il Toro forse alla faccia di tutti e alle poco lusinghiere previsioni, sappia in questi ultimi giorni colmare le evidenti lacune d’organico per garantirci al prossimo avvio di campionato una squadra in grado di farci finalmente divertire. Del resto, scriveva H. Laborit, fuggire dalla realtà è l'unico modo per rimanere vivi e continuare a sognare. "Quando non può lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l'andatura di cappa che lo fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte delle acque tornate calme. Rive sconosciute che saranno per sempre ignorate da coloro che hanno l'illusoria fortuna di poter seguire la rotta dei carghi e delle petroliere, la rotta senza imprevisti imposta dalle compagnie di navigazione. Forse conoscete quella barca che si chiama desiderio".Forza Toro al di là del tempo e dello spazio.
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