di Giacomo Serafinelli
mondo granata
Arriviamo!
Buongiorno Toro...e nove! Tanti sono i tuoi risultati utili consecutivi, nel pieno rispetto della media inglese. Adesso sì che ci possiamo godere delle festività serene, nell'attesa di un inizio anno che potrebbe essere foriero di grandi soddisfazioni.
Ma andiamo per gradi: tu sai, Toro, chi è un groggy? Un groggy è un pugile suonato, alle corde, malfermo sulle gambe e senza più la possibilità di colpire, né di parare i colpi. Insomma: alla mercé dell'avversario. Ebbene, dopo un primo tempo di studio, in cui non siamo riusciti a fare un gioco efficace, né a scardinare la serratura della difesa toscana, la ripresa ha visto scendere in campo un Toro furioso e dalle narici fumanti, con l' Empoli a fare da perfetto groggy. Dopo due minuti è nato il vantaggio, sull'asse dei neo entrati Gasbarroni e Pellicori, di nuovo decisivi dopo Trieste. La palla è arrivata a Iunco, che ha coronato in rete una partita giocata a buoni livelli. Quelli che gli competono.
Poco dopo, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, colpo di testa imperioso a centro area di Pellicori, che finalmente va in rete, regalandosi una bella fetta di autostima, dopo alcune partite insufficienti.
Tra l'altro: ti ho mai parlato di quanto io adori il gol di testa da calcio d'angolo? È una delizia per gli occhi, un gesto atletico che sancisce la bellezza del football.
Partita finita? Ma nemmeno per sogno....un po' di leggerezza, e la sensazione di aver portato in porto la partita, hanno fatto sì che i nostri avversari si svegliassero e accorciassero le distanze.
Mancavano circa venti minuti, e da allora è cominciata un'altra gara, fatta di sofferenza e fiato sospeso. Ma l'incitamento della Maratona non è mai venuto meno, e i ragazzi hanno retto l'urto.
In altri tempi, nemmeno troppo lontani, la paura di vincere avrebbe prevalso, e questa partita l'avremmo pareggiata. In altri tempi, ma non adesso.
Adesso l'impronta di Lerda sul gioco granata è visibile, e negli occhi dei giocatori scorgo finalmente fiducia e voglia di crederci. Nessuno si tira indietro, e tutti giocano con coraggio e spirito di sacrificio. Nell'attesa che ritorni Bianchi.
Preghierina di Natale: a noi tifosi del Toro piace tanto vincere, ma non ci piacerebbe di meno, se ci riuscissimo senza soffrire...
Buona giornata, Toro e ricorda: nel dubbio, tira in porta!
© RIPRODUZIONE RISERVATA