mondo granata

Aspettando l’urlo

Redazione Toro News
di Giacomo Serafinelli

Buongiorno Toro...Qual è stato il momento più bello della partita di martedì? No, nessuna azione di gioco, tantomeno quella da cui è scaturito l'autogol; il momento più bello è stato quando il capitano (ieri non lo era, ma per me lui è e resta ontologicamente il capitano) è entrato in campo accolto da un OLEEEEE' liberatorio da parte della Maratona infreddolita ma gagliarda come sempre. 

Già perché da saperlo a Catania a vederlo sul manto innevato del Comunale sono passate poche ore.

Ore in cui i tifosi hanno cercato di immaginarsi un Toro senza Bianchi, addirittura un Toro avversario di Bianchi, senza per fortuna avere avuto il tempo di riuscirci. 

Rolando rimane perché è voluto rimanere. Punto. Il Toro da martedì ha ritrovato una bandiera, persa per pochi eterni istanti. E' stato bello vederlo abbracciare Surraco dopo che il suo cross velenoso si era trasformato nel gol vittoria. E' stato bello saperlo impegnato al massimo alla ricerca di quella benedetta rete che manca da troppo tempo. E pazienza se anche martedì sera il pallone non ha voluto saperne di ubbidire come un tempo. Pazienza se un anonimo guardalinee ha sollevato la bandierina a rilevare dei fuorigioco millimetrici. Pazienza se i cross erano troppo lunghi o troppo corti per poter essere trasformati in gol. Ciò che importa è che Rolando sia rimasto e che i tifosi, da ieri, lo stimino ancora di più. A volte la panchina può far male, così come un portiere in stato di grazia può impedirti di urlare GOL! quando la voce sta già per uscire fuori. Ma fa ancora più male sapere che qualcuno aveva già deciso di privarsi di te per mandarti altrove. Di sicuro quello del Vicenza non è stato l'unico autogol di martedì. Probabilmente quanto è successo non contribuirà a creare il giusto stato d'animo per uscire dalla crisi realizzativa in cui  Bianchi è piombato.

Staremo a vedere, a volte le difficoltà rafforzano lo spirito. I tifosi hanno capito perfettamente la situazione ed io non vedo l'ora di gustarmi il boato della Maratona quando arriverà il gol.

Chissà se la tifoseria riuscirà a coprire l'urlo liberatorio del capitano?