di Silvia LachelloBuongiorno Toro... com’è stato il tuo compleanno numero centocinque? Non proprio come te lo saresti aspettato, mi sa... io te lo avevo detto: "Vacci piano, non soffiare troppo forte!"Non mi hai dato retta.Non è una novità: sei testardo. Sei testardo nel bene e nel male, tra l’altro... ti intestardisci con questi primi tempi così così e poi colpisci nei secondi tempi e, tutto sommato, non è un male: la suspense ha sempre il suo perché, anche se... vabbe’, lascia stare: non voglio e non posso proprio lamentarmi di te, non quest’anno.Colpisci nei secondi tempi, ti dicevo... ma ti è sembrato il caso soffiare così forte da spegnere i riflettori? Insomma!Tanto si sa: è colpa tua, è colpa tua se stavi risollevando le corna, è colpa tua se volevi festeggiare, è colpa tua se esisti, è colpa tua se non si sa come applicare il regolamento, è colpa tua, è sempre colpa tua.Bene. Ora che abbiamo stabilito che è sempre colpa tua, siediti qui con me e attendiamo insieme di capire fino a che punto sei colpevole e, perché no?, abbandoniamoci a chiacchiericci filosofici sul concetto di giustizia, equità e cose del genere: ti va?In ogni caso, vada come vada, andrà... uhm, vorrei/dovrei inventare un nuovo aggettivo.Sì, un nuovo aggettivo che vesta le situazioni da Toro, senza dare connotazioni negative o positive, ma che - al tempo stesso - le contenga entrambe. Vediamo un po’... ah sì, che sbadata! L’aggettivo esiste già ed è GRANATA.Penso che lo utilizzerò più frequentemente nel mio parlato... lo utilizzerò di più nel senso in cui vorrei utilizzarlo.Esempio:Interlocutore - Com’è? (*)La Silvia - Granata, grazie...Interlocutore - Sei poi andata in quell’osteria?La Silvia - Urca (**), sì: ho preso gli gnocchi di castagna ed erano Granata! Il vino era Granata e mi hanno preparato delle verdure grigliate che più Granata non si poteva! È stata una serata del tutto Granata: da ripetere!Tutto chiaro?Granata, molto Granata.E mentre siamo qui ad aspettare faccio gli auguri a te, Toro, proprio a te che celebro ogni giorno.Faccio gli auguri anche a Tiziana (nata il tuo stesso giorno, qualche decennio dopo. Senza di lei non avrei MAI iniziato a scrivere di Toro: prendetevela con ella), alla Lella (nata ieri, qualche lustro fa. Senza il suo incoraggiamento avrei smesso di scrivere di Toro quasi subito: prendetevela pure con ella), alla Stefi (nata domani, qualche undecina di anni fa. Senza di lei io non sarei me e il Toro, forse, sarebbe una roba poco Granata. Non prendetevela con lei o vi spezzo le ditina), a Laura (nata fra due giorni, stessa mia annata, un’annata Granata, molto Granata. Senza di lei una parte di Toro sarebbe andata smarrita. Se avrà voglia, un giorno, vi racconterà).Viva dicembre, dunque, mese del compleanno del Toro e di quattro persone imprescindibili... o forse semplicemente Granata. Anche se, alcune fra esse, sanno a malapena quale forma abbia un pallone: non è nozione fondamentale per essere Granata.Sperando che la Giustizia, invece, lo sia, vi auguro una felice settimana e trallallerolallà.Ciao, Sorelle e Fratelli, ho il cuore contento perché è Granata (e anche dello stesso meraviglioso colore di Ebagua: spero che la cacofonia patavina lo abbia lasciato indifferente...).(*) A Torino si dice Com’è?, non Come va? o Come stai? Conosco persone che, pur abitando a Torino da undecine d’anni, hanno difficoltà a rispondere e spesso dicono: Com’è cosa??? Cari miei, è semplice: si può rispondere bene, male, Granata, così così, boh... è facile, su.(**) Questo è consolidato.silviatoronews@gmail.com
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Auguri, néh?
di Silvia LachelloBuongiorno Toro... com’è stato il tuo compleanno numero centocinque? Non proprio come te lo saresti aspettato, mi sa... io te lo avevo detto: "Vacci piano, non soffiare troppo forte!"Non mi hai dato retta.Non...
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