mondo granata

Barack Ogbonna

Redazione Toro News
di Marco Peroni

Caro angelo, mentre ti scrivo mi sento un po’ stanco... Sarà perché sono le cinque del mattino, sono andato a letto poche ore fa e sono già davanti al pc. Sarà che la giornata che mi aspetta è un po’ particolare. Sarà che le giornate un po’ particolari sono sempre di più e comincio a domandarmi fino a che punto potrò resistere. Sarà che ho un paio d’ore per scrivere l’articolo di Toronews (un lusso che mi concedo, che cazzo, come una partita di calcetto con gli amici una volta a settimana). Sarà che stamattina non riuscirò a scambiare due parole con la mia ragazza, biologa pendolar-precaria che l’università mi sta pappando giorno dopo giorno. Sarà che, quando sarà uscita per andare incontro al treno delle 7.27, io dovrò aver finito l’articolo e avrò circa un’ora per preparare il mio intervento in un liceo occupato. Sarà che l’argomento non è facile, userò la musica per dire un po’ di cose sulla crisi finanziaria (no, non sono diventato tutto picio... giuro che si può). Sarà che ci saranno duecento ragazzi e mi hanno detto che manca l’impianto, quindi avrò il problema di farmi sentire. Sarà che alla fine della “lezione” sarò in piedi da sei ore e non avrò ancora tirato su una lira. Sarà che anche oggi pranzerò di corsa al bar.Sarà che poi devo passare al colorificio a prendere lo smalto ad acqua, bianco satinato, per finire l’appartamento in cui sto lavorando. Sarà che è cominciato di brutto l’inverno, piove e oggi devo stare tutto il giorno sul balcone. Sarà che sono al sesto piano, e quando metto la scala vicino alla ringhiera ogni tanto mi prende la vertigine. Sarà che il lavoro di imbianchino mi piace, ma quando pennello faccio fatica a stare dietro al mio vero lavoro. Sarà che il commercialista ieri mi ha detto che gli devo ficcare 372 euro. Sarà che la banca mi ha ciucciato 84 euro per “competenze di chiusura” (il tossico che è entrato in casa dei miei, la settimana scorsa, ha fatto meno danni). Sarà che ho sempre la rottura di coglioni del telefonino, e devo interrompere continuamente il lavoro per rispondere. Sarà che non posso spegnere perché sto aspettando la risposta di un bel po’ di teatri, rassegne e associazioni per i miei spettacoli con Mario e Mao. Sarà che la data più grossa che abbiamo preso di qui a Natale, in Liguria, il Comune ce la pagherà solo quattro mesi dopo. Sarà che incontri sempre qualcuno che ti dice “però dai, sei fortunato, ti organizzi come vuoi tu, bello tranquillo, e quando ti viene l’ispirazione scrivi”. Sarà che incontri sempre qualcuno, con il culo al caldo, che ti dice “però dai, Marco, cerca di essere più concreto”... Sarà che quando avrò finito di imbiancare, schizzerò a casa a far le prove per stasera. Sarà che il libro che ho appena scritto sul Toro mi sta facendo penare, perché mi piacerebbe stargli un po’ più dietro, portarlo di più in giro e aver più tempo per promuoverlo. Sarà che anche stasera il Circolo degli Amici sarà pieno, Fracchia anche (buona questa! n.d.r.) e tirerò sicuramente tardi.Insomma, caro angelo, sto facendo i salti mortali come moltissime altre persone, ma a parte questo va tutto bene... Quello che volevo dirti è che sono contento che tu sia riuscito a metterti in mostra e conquistare finalmente la fiducia. Volevo farti un "in bocca al lupo". Sono convinto che tu possa aiutarci a cambiare tante cose. Sei giovane, hai entusiasmo e coraggio, hai qualità particolari e il futuro è dalla tua. Certo veniamo da anni difficili, ci sono un sacco di cialtroni in giro e la gente sembra aver perso un po’ la bussola. Negli ultimi mesi bruciamo punti dappertutto e in tanti hanno paura della crisi: ma tu e la squadra che hai attorno potete infondere fiducia al nostro mondo... Tu e la squadra avete un ruolo importante nei lunedì mattina di un sacco di gente: se starete uniti e crederete in qualcosa di più alto potrete aiutarci a tirare avanti... Ce n’è proprio bisogno.

 

In bocca al lupo a te, e a noi. Marco