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Beccaria sulle dimissioni di Rampanti: “La causa del Toro si serve lavorando in Fondazione”

Redazione Toro News
Le parole / Il membro del CdA si sente tirato in causa e risponde dopo le dimissioni del vice-presidente

Il capitolo Filadelfia non finisce. In mattinata Serino Rampanti aveva dichiarato che della Fondazione non avrebbe più fatto parte dopo i recenti eventi. Nel pomeriggio è arrivata la risposta del consigliere Domenico Beccaria su Facebook, che ha punzecchiato proprio Rampanti: "L'ultimo coup de théâtre ce lo serve Rosario Rampanti, fino al 17 giugno scorso consigliere di amministrazione in quota Regione Piemonte, che oggi, con toni melodrammatici, dichiara che “a questa Fondazione non appartiene più” e presenta le sue dimissioni". Beccaria spiega inoltre che nessun consigliere e revisore dei conti fa più parte, perché decaduti dopo i tre anni incarica. La Regione per nominare i suoi due rappresentanti (uno nel Consiglio d'Amministrazione e l'altro nel Collegio dei Revisori) ha emesso un bando a cui Rampanti non avrebbe partecipato. Poi continua Beccaria: "Però con questo gesto eclatante, di quello che antepone la causa granata a tutto il resto, mentre sa benissimo che non è così, fa fare agli altri consiglieri la figura dei personaggi gretti, attaccati alla poltrona. Eh no, caro Rampanti, io non ci sto a fare questa figura. La causa del Toro, in Fondazione Filadelfia, si serve lavorando duramente senza arrendersi al primo ostacolo, magari mandando giù anche qualche cucchiaino di merda ogni tanto, come ho fatto io in tutti questi anni, fino a farli diventare mestoli, ma sempre senza abbandonare la trincea da cui combatto, dal 1995, per il Filadelfia, il Toro ed il Museo".