di Silvia Lachello
mondo granata
Belli, sì
Venerdì 16 settembre 2011Caro Diario,si è fatto male il Gube.Colpa di Cairo.Colpa dei contestatori.Colpa di chi fischia i contestatori.Colpa del buco nell’ozono.Colpa di Caino (no, non è un typo: cambia pure l’accento).Colpa della mia allergia al nichel.Colpa del caldo.Colpa della sfiga.Colpa della riga (qualunque cosa io voglia dire, ma diventa difficile non essere volgari).Colpa di Alfredo.Colpa del freddo (che non arriva).Colpa di Saturno (lascia sempre gli anelli in giro e, prima o poi, ci si inciampa).Si è fatto male il Gube.Girano le uallere, girano.Ma succede, che diamine, succede.Mi ricordo che una volta mi sono inciampata in casa e mi sono fatta male: braccio ingessato per due settimane o forse più.Anche allora fu colpa di Cairo, dei contestatori, di chi fischiava i contestatori, del buco nell’ozono, di Caino, della mia allergia al nichel, del caldo, della sfiga, della riga, di Alfredo, del freddo e di Saturno. Doveva essere il 1994 o giù di lì.A modo mio, so precorrere i tempi.Forza, Gube, rimettiti in piedi: noi intanto faremo il nostro mestiere di tifosi.Che nervùs, però...Sabato 17 settembre 2011Caro Diario,potrei chiamare questa giornata "Aspettando il brescia per vendicarsi della carneficina dello scorso anno", ma della vendetta non me ne faccio un fico secco.Chiamerò questa giornata "Ma che due palle dover aspettare fino a lunedì”".Intanto questa sera esco con la Stefi e facciamo un po’ di pretattica.E anche un po’ di preghiere per far ritornare la vista alla Stefi che sta diventando esageratamente presbite.Portarti dietro gli occhiali no, eh?E’ vero che amo leggere, ma vorrei mantenere i miei standard di lettura (sono presuntuosa) ed evitare di declamare con voce stentorea il menù delle pizze.Vabbe’.Ho pensieri per la testa, noie nuove da ammazzare, gioie vecchie da coltivare e così se ne va il sabato senza la partita.Domenica 18 settembre 2011Caro Diario,domenica di presagi d’autunno.Ieri sera lampeggiava e il cielo notturno, a sprazzi, era ironicamente più celeste di quello diurno.Mi piace svegliarmi presto, la domenica mattina, ed andare un po’ a zonzo: c’è sempre qualcosa di nuovo da fotografare, anche nei luoghi di cui conosco anche i sassi e i sassi sono tanti.Ho fatto il solito giro: caffé, giornale, ritorno verso casa. Ho scritto un po’, guardato alcune foto, pensato a lungo e poi sono di nuovo uscita.Dovevo fare poca strada, andare fino a lì, dove la strada curva verso sinistra e la discesa si fa grave, suonare il campanello e stare ad aspettare.Non sapevo se avrei trovato qualcuno in casa, sinceramente, ma volevo passare di lì.E poi la porta si è aperta.Un lungo abbraccio e poi le parole.No, non quelle di circostanza, le parole che fluivano.E poi."Gli abbiamo messo il cappellino del Toro nella bara..."Siamo rimaste lì a parlare, ad abbracciarci, a parlare, a parlare, a parlare, finché non è suonato di nuovo il campanello.
"Gli abbiamo messo il cappellino del Toro nella bara..."Buon viaggio, Angelo: mancherai.Lunedì 19 settembre 2011, alba, questa sera: Torino-BresciaCaro Diario,sarà una giornata convulsa, una normale giornata convulsa, fatta di casa-scuola-ufficio-scuola-casa-stadio-casa.Sarà una giornata difficile perché sono già nervosa, ho l’ansia pre partita che mi esce dai riccioli (tra l’altro: me li sono tagliati. Trenta centimetri di riccioli in meno. Il carateraccio - o carattericcio, se preferisci - che mi contraddistingue rimane tale e quale).Non ho tanta voglia di parlare, ho solo voglia di essere là.Il biglietto si agita nello zainetto (cadono i riccioli, ma non le credenze animistiche).Io mi agito nel mondo: tutto nella norma, quindi.Via: si va.Martedì 20 settembre 2011, tramonto, ieri sera: Toro-Brescia 0-0Caro Diario,può il Torino essere Toro anche se non segna?Sì.E con questo chiudo la discussione perché ho già fatto troppe parole in merito (non qui, per tua fortuna), però posso raccontarti le persone.No, non la gggente: proprio le persone.Ieri, per esempio, c’erano due persone che, per motivi di salute e di età (quest’ultima è una balla bella e buona...), non venivano allo stadio da seicentosessantaquattro giorni.Dunque dunque dunque... seicentosessantaquattro giorni fa avevamo NONgiocato contro il sassuolo ed eravamo stati scornati alla stragrande... vabbe’, è passato: buttare via, fare pulizia, space clearing, space clearing, zeeeeeeeeeeennnnn!!!Sì, sono tornati.Sono tornati dopo che avevano detto che non lo avrebbero fatto.Belli che siete, mamma e papà... sì, siete proprio belli.Vi ho cercati nella fila che serpeggiava davanti al tornello, ma non vi ho visti... però mi sono sentita chiamare da una voce e, seguendone il filo, sono arrivata alla faccia di Valentino ed è stato come se il Fato mi dicesse: [voce tonante] "Tu stai vedendo la Continuità" [il Fato ha sempre la voce tonante, soprattutto nella mia testa. Credo sia questo il motivo per cui sono rintronata].E poi.E poi alle mie spalle c’erano la Stefi e la Nonna Olga. Quest’ultima si lamentava di dover aspettare la primavera per tornare in Primavera: bella che sei, Nonna... sì, sei proprio bella.E ancora.Al mio fianco, la signora con i capelli grigi e gli occhi verdi, un giorno le chiederò come si chiama: bella che è, Signora mia... sì, è proprio bella.E prima.Alcuni incontri: sempre i soliti.Sì, sempre i soliti, in definitiva.Ogni volta diversi, però... sì, son proprio belli.Belli anche i NONincontri, ma chissà se è proprio stato così... sì, son proprio belli.Bello Massimo che mi spacca le vertebre con il suo abbraccio (ouuu, se ce l’hai con me, dillo, chiaro?).Bello Massimo anche questa mattina quando, come da copione, ci siamo arroccati su sentimenti contrastanti relativamente alla partita.Tutto bello, dunque?No, ma chi se ne frega del NONbello.Che poi... accidenti, non volevo farlo, ma lo faccio lo stesso: ho visto più movimento in campo nei primi venti minuti di quanto ne abbia visto fare negli ultimi tre campionati messi tutti insieme. Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah, che bel godere!Adesso, però, non ne parlo più e inizio a coltivare la mia ansia pre partita: in fondo mancano quattro giorni e quindi... carica.Poi ti devo raccontare di quelli che sembrano grami come delle emme, ma in realtà hanno solo un problema legato ad un regime alimentare errato: si nutrono di insulti gratuiti e delle reazioni altrui a detti insulti. Purtroppo hanno anche la digestione lenta ed i loro riflessi ne soffrono un po’.C’è spazio anche per essi ed essi di spazio se ne intendono: hanno sempre il vuoto intorno a sé.Sì, un giorno te ne parlerò, ma non adesso, non adesso... adesso voglio godermi la mia serenità: qualcuno ne gradisce un ciccinino? Accomodatevi...silviatoronews@gmail.com
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