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MARA PARRAVICINI
Bentornato nello stadio, seppur rivisto e modificato, che ti ha visto Campione d’Italia molti anni dopo l’indimenticabile tragedia di Superga.
Bentornato nella serie che ti compete, nell’anno del Centenario.
E’ stata un’estate difficile, forse la più strana, incomprensibile, inimmaginabile ed incredibile che la storia del calcio ricordi. E’ stata sì l’estate dell’Italia di nuovo padrona del mondo, ma anche quella della vergogna, degli scandali, delle rabbia.
Ma ora, finalmente, è giunta l’ora di scendere in campo.
Questa sera alle ore 21,00 la compagine granata, ricreata dalle ceneri di un vecchio Toro non più di un anno fa dal presidente Cairo, scende in campo contro il Parma.
Che sarà una partita speciale e forse anche indimenticabile in qualche modo lo pensiamo tutti.
Per tanti, importanti motivi. Uno grandissimo è il nuovo mister, Alberto Zaccheroni, anche lui lontano dalla massima serie da troppo tempo.
Zac scalpita, non vede l’ora di scendere in campo. Ha più volte dichiarato di apprezzare molto la rosa a disposizione, di non voler però stravolgere, almeno al momento, il modulo ed il lavoro di mister De Biasi.
L’imperativo ora è solo cominciare, lavorare, impegnarsi e perché no, vincere.
Il popolo granata attende trepidante il fischio d’inizio, la voglia di urlare al cielo “Forza Toro” è più che mai forte.
E stasera sarà comunque un po’ come tornare a casa, per moltissimi di noi.
Certo non è più il nostro caro, vecchio Comunale, dalla curva Maratona che ti faceva venire la pelle d’oca e che faceva tremare anche l’avversario più audace, ma sarà comunque il nostro stadio, anche se assurdamente piccolo ed “anticalcistico”. E probabilmente lo impareremo ad amare, e lo riempiremo di amore e passione tutte le volte che il nostro Toro scenderà in campo.
Bentornato ( quasi ) a casa Toro !
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