Benvenuto mister

Buongiorno Toro...mentre il mondo del calcio ci offre un'altra delle sue brutte storie, il campionato di serie B è ufficialmente terminato con la finale di ritorno dei play off.

Il Novara compie il doppio salto e sale in serie A. Alla luce di quanto visto durante la stagione e soprattutto della classifica finale della “regular season” (termine che detesto, tra l'altro) trovo che sia giusto così. Per quanto abbia sperato, come tutto il popolo granata, che il Toro vi entrasse e li sfruttasse fino in fondo, io non amo i play off, anzi li ritengo un sistema inventato con il solo scopo di allungare il campionato di un paio di settimane. Per me vanno premiate la costanza  e la regolarità durante l'arco di un'intera annata, piuttosto che l'exploit da dentro-fuori.

Certo, l'ideale sarebbe che il Toro non prendesse neache in considerazione l'idea di qualificarsi per i play off, ma conducesse un campionato di vertice che lo portasse in carrozza nella serie che gli compete, lasciando agli altri le schermaglie da sesto posto; a chi non piacerebbe, per uscire definitivamente dalle sabbie mobili della cadetteria,  rivedere un Toro come quello targato Fascetti?

Ma il passato è passato e vive solo nella mente di noi malati di Toro. Il futuro si chiama Ventura e voglio approfittare di questo cappuccino per dargli il benvenuto ed augurargli buona fortuna.

Ci sarà bisogno di serietà ed autorevolezza per risollevare il morale dei tifosi; un morale che definire basso è riduttivo. Avrà un compito difficile ma, da uomo valido ed intelligente come lo considero, credo che saprà trarre gli stimoli giusti dalla maglia granata.

Come il Toro, anche Giampiero Ventura è alla ricerca di un riscatto, dopo un'annata sfortunata al Bari, culminata con le dimissioni di febbraio. In Puglia ancora ricordano la sua commozione durante la conferenza stampa in cui annunciò l'addio.

Buon lavoro, mister, le auguro di ottenere, guidando i granata, le migliori soddisfazioni professionali.