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Buongiorno Toro...qualcosa si è mosso, e la mattinata di ieri ci ha portato un nuovo allenatore, Giuseppe Papadopulo. Molto ci sarebbe da dire sulla tempestività di tale provvedimento, ma tant'è: meglio tardi che mai. Papadopulo, detto “il Papa”, raccoglie su di sé le speranze di un milione di tifosi (tifoso più, tifoso meno) ed è chiamato a compiere un vero miracolo, quello di riportare il Toro in serie A.
Mai soprannome fu più appropriato, dunque, anche se, per risolvere i problemi del nostro Toro, non basterà essere in odore di santità, ma occorrerà fare gli straordinari.
Infatti la classifica è deficitaria, il morale è a terra e l'ambiente avrebbe bisogno di una corposa iniezione di fiducia. Potrà il mister toscano fare tutto questo? È giusto dare tali responsabilità ad un'unica persona, per giunta appena arrivata? Ovviamente no: al neo-mister chiediamo solo di farci vedere in campo una squadra finalmente concreta, aggressiva e tatticamente più avveduta.
Gli chiediamo di schierare i giocatori giusti per ogni ruolo e di valorizzare al meglio chi sa difendere, chi sa impostare e chi sa finalizzare.
Gli chiediamo di non inventarsi soluzioni cervellotiche e di darci un po' di meritata serenità, con moduli rodati ed efficaci: il tempo dello spettacolo, ammesso che sia mai cominciato, è finito.
Gli chiediamo, infine, di lavorare non solo sulle gambe dei ragazzi, ma anche sulle loro teste.
C'è qualcosa di poco rassicurante che si aggira nello spogliatoio: chiamiamola rassegnazione, sfiducia, scarsa autostima, abitudine alla delusione, amarezza.
Ebbene, Papadopulo, tu che sei un allenatore navigato e accorto, cerca di trovare quanto prima il bandolo della matassa e strigalo al più presto: il Toro, i tifosi, la serie A, non possono più aspettare.
Quelle che indossano i tuoi nuovi giocatori non sono semplici maglie, sono le maglie del Toro, e sono tessute con i fili della storia, del dramma e della gloria. Ecco perché ti capisco perfettamente, quando dichiari che pensando al tuo nuovo incarico hai passato una notte insonne. In bocca al lupo mister!
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