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Bizzarri aneddoti e curiosità. Storie di Curva Maratona

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di Diego Piovano
Diego Piovano

La Curva Maratona. Quante ne sono capitate, nel corso di decenni di Storia. Vi sparerò un po' di cavolate sparse, chissà se ne conoscete i protagonisti. Sono costretto a censurare le parti più scabrose, integratele voi, con la fantasia. Esagerate pure. Lo so, quest'articolo è lungo, ma andate fino in fondo, non ve ne pentirete. Lo dico senza doppi sensi, non fate i furbi.

Aneddoto 1. Gino Rosmarino e il sesso in Curva.Fine di un campionato preistorico, ultima giornata in casa. Gli amici: "Gino, vieni a vedere il Toro?"Gino: "Mai andato alla partita in vita mia, non mi piace... e poi io sono del Foggia. Anzi, manco del Foggia, mi frega!"Amici: "Dai, per una volta!"Gino: "Vabbuò, ci vengo, solo per stavolta".Gino Rosmarino (in realtà il suo cognome non era Rosmarino, eh! Pur sempre di aroma si trattava, però. Non si chiamava neanche Gino, ora che ci penso) si presenta sugli spalti della Maratona, ma non guarda la partita, assolutamente. Guarda le fimmene. Non si perde una ragazza, come guidato da un prodigioso istinto paranormale le avvista tutte. A lui piacciono tanto. Gol del Toro! Alcune ragazze entusiaste abbracciano i suoi amici, una abbraccia anche lui, pur senza conoscerlo. Fine del campionato.Campionato successivo: prima partita in casa del Toro. Gino si presenta in Curva. Stupore. Amici: "Gino?! Che ci fai qua?"Gino: "Ho visto che ci sono molte ragazze. Ho fatto l'abbonamento!". E’ chiaro, spera in tanti gol del Toro, spera di abbracciare ragazze, spera di cuccare, non importa chi, fossero anche tamarre con le braccia pelose come quelle di Mourinho. Il suo tifo, in un certo senso, è autentico. Un maestro, nel genere.Beh, in conclusione, per parecchio tempo il buon Gino seguirà il Toro, partecipando anche a numerose trasferte, senza mai riconoscere un solo giocatore a parte Junior, senza mai capire nulla del gioco, esultando solo dopo aver visto gli altri iniziare a farlo. Parcheggerà la sua vettura sempre molto vicino alla Curva: una volta, forse, addirittura sulla pista d'atletica, vicino a una bandierina del calcio d'angolo. Parteciperà ad una bella scazzottata dopo un derby. Cuccherà anche una tipa, ma su questo non posso dire nulla, i minori leggono. Ma se mi incontrate e mi offrite qualche croccantino vi racconto tutto. Sì, proprio tutto. No, beh, proprio tutto è meglio di no. Mitico Gino.

Aneddoto 2. Granata per caso.Fabrizio il pustolone e Claudio borotalco sono un toscano e un marchigiano, momentaneamente a Torino per motivi familiari. Si dichiarano juventini, ma non sono certo degli esperti di calcio. Non ne parlano mai. I classici gobbi pallidi e pacatissimi, infatti. Decidono di assistere a Toro-Roma, finale di Coppa Italia. Hanno una piccola simpatia per i Granata e provano una spiccata antipatia per i giallorossi. Parlano di vedere la partita da tranquilli, senza dare troppo nell'occhio, provando l'esperienza di una "prima volta" in Curva Maratona, la curva della quale hanno tanto sentito parlare dagli amici. Si presentano in Curva un po' intimiditi, si guardano intorno, perplessi, forse temono di essere identificati come "Non-Granata". Questione di pochi minuti: si entusiasmeranno velocemente e li vedrò/sentirò urlare "Toro! Toro!" come due esaltati tarantolati squilibrati scatenati. Paonazzi. Finiranno il match completamente descamisados, afoni, incazzati neri e conoscendo a memoria tutto il repertorio del Tifo Granata. Torneranno nelle loro regioni di origine ancora meno bianconeri di prima, come minimo. Wooofff!

Curiosità 1. Pochi sanno che nei Leoni della Maratona degli anni '80 si "nascondevano" alcuni intellettuali palestinesi. Leggendari Sharif e il suo pesante e vistosissimo pullover Granata, con un fantastico e gigantesco toro bianco, lavorato a mano. Pullover, pantaloncini e infradito il suo look abituale.

Curiosità 2. La presenza in Curva del curioso striscione GIOVENTU' GRANATA, con la "I" a forma di tibia, la "O" a forma di teschio, la "U" con lo spadone degli Ultras. Non la feeermi certo tuuuuuu, la Granata Gioventù! Ricordate?

Curiosità 3. Una delle prime opere del "Pittore" Geninetti, lo straordinario coreografo della Maratona? Uno striscione con la scritta "ALE' TORO CARICA!", raffigurante un toro giallo-oro e Gustavo Giagnoni, con penne da pellerossa tra i riccioli, il tutto a firma "Patiti di San Colombano" (una frazione di Exilles, in Val di Susa).

Curiosità 4. Cucciolo, il leggendario leader della Maratona, si recò a Parma per la partita di softball Italia-Cina: distribuì materiale dei Fedelissimi Granata alle ragazze della nazionale cinese, che attaccarono gli adesivi "Supporters Torino Fedelissimi" al loro materiale sportivo, chi sulla mazza, chi sulla borsa, chi sulla tuta; anche i dirigenti della squadra pretesero le loro decalcomanie! Memorabili le foto di Cucciolo in posa con le graziose cinesine!

Curiosità 5. Chissà se qualcuno si ricorda che dalla balconata dei Leoni della Maratona, in occasione di qualche derby, veniva calata una scala, per permettere ai Leoni rimasti "sotto" per i più svariati motivi, di accedere al loro settore. Salire dalle scale "normali" sarebbe stato difficilissimo, superare il muro umano un'impresa ai limiti del possibile. Immaginatevi la scena, chiudete gli occhi e immedesimatevi. Ascoltate i rumori. Annusate l'aria. Siete sotto la balconata. Il frastuono è impressionante, il tam-tam dei tamburi assordante, le urla e i cori rimbombano fortissimi. Nella parte bassa della Maratona, davanti a voi, una massa compatta di persone. In molti sono in giacca e cravatta. Distinti signori tifosissimi. Sopra di voi un'immensa nave pirata. Vi avventurate sulla scala. Non sembra stabilissima. Ignorate le oscillazioni e procedete. Alzate la testa. Facce amiche vi urlano di salire, svelto. Cercate di non sbattere la testa su un tamburo. Urla contro i gobbi. Voi non urlate, cercate di uscire, come un climber su una cascata di ghiaccio. L'ultimo ostacolo, la balaustra, vietato inciampare nel tubo. Robusti energumeni vi acchiappano, vi tirano dentro, vi prendono da quello che c'è. Ahi. In molti vi salutano, in molti vi ignorano, in pieno delirio. Un paio di amiche vi baciano. Fantastico. Siete nel Tempio del Tifo. Una bolgia apocalittica. Un'emozione mozzafiato. Sognate, siete nella Curva più bella del mondo, state vivendo un'epopea irripetibile, ma non lo sapete ancora. Fra poco i fumogeni vi intossicheranno per benino.

Bene, direi che per questa volta è tutto. Mi hanno riferito che Pregnolato mi ha nominato in una sua telecronaca dahliana, chiamandomi Ciccio Doc. Sarà vero?

Ah! Alcuni di voi mi hanno chiesto com'è andata a finire una certa faccenda: ebbene, il Torino Torball è retrocesso, porca miseria. Da non credere, una squadra chiamata Torino in Serie B. Che strano.

Tutte le volte che mi ricorderò di farlo, dedicherò i miei meravigliosi articoli a qualcuno. Inizio subito. Dedico questo pezzo al mio grande Amico Mauro Saglietti e alla sua Anita Fagiolo. Woooffffff!!!!!!!!!!

Dottor Puzzetto (Percival Ulrico Zoroastro Zacintus Ermenegildo Theodor Theophilus Orson)Presidente Toro Club Amici a 4 zampe. Diego Piovano