Buongiorno Toro...Dopo 103 anni di storia, tra alti e bassi, scudetti e serie B, campioni e cialtroni, dove si trova la forza di proseguire? Per i nostri colori vale lo stesso discorso della vita stessa: si riparte ogni volta invariabilmente dalla nuova linfa, dal futuro, cioè dai nostri giovani. Non sono un piazzista, per cui non sono qui a vendervi la mica per oro: come scrissi qualche giorno fa, chi nasce tondo non muore quadrato. Tuttavia, senza essere campioni della levatura dei Ferrini, Dossena, Francini, Cravero, Lentini, ecc. c'è del buono nei ragazzi che gravitano attorno alla prima squadra. Quello che accomuna molti di loro è che devono trovare un certo equilibrio. Per esempio Gomis, ragazzo dai mezzi fisici letteralmente esplosivi, che può arrivare stabilmente in prima squadra nel giro di un paio d'anni ma che deve ancora crescere mentalmente per dare sicurezza al suo reparto. Chi invece è cresciuto e sta già insegnando agli altri è Ogbonna: certo, siamo in B ma l'anno scorso è stato uno dei pochissimi a salvarsi dal naufragio, e chi invece deve riscattarsi per mille motivi è Rubin...A centrocampo, abbiamo Vailatti che alterna buone prove (ricordate Roma e Firenze l'anno scorso?) ad altre tragiche: Ricky ha mezzi tecnici superiori ma deve essere più cattivo se vuole affermarsi. Conosciamo Bottone e sappiamo ciò che può dare: finora si è visto poco ma il campionato è lungo troverà spazio come lo troverà anche Gorobsov che è stato voluto fortemente da Foschi e Colantuono, quindi a lui un augurio di pronta guarigione! Sugli altri, i figli d'arte Benedetti e Comi, sospenderei il giudizio: ne parlano tutti bene, ma lasciamogli il tempo di maturare e vivere anche un po' di adolescenza in santa pace...Ci sono poi i ragazzi a Legnano che hanno avuto un brutto inizio, ma sono seguiti da Scienza che li conosce, e per concludere un grosso in bocca al lupo alle nostre giovanili, soprattutto i ragazzi della Primavera di Nino Asta: FORZA RAGAZZI!
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