mondo granata

Brian May: ”I don’t like Conte”

Redazione Toro News
Dai nostri inviati speciali Panero - Saglietti. E con la partecipazione straordinaria di Marco Ravera Ajra

Dai nostri inviati speciali Panero - Saglietti. E con la partecipazione straordinaria di Marco Ravera Ajra.

- A me questa storia dei travestimenti sta un po’ rompendo le scatole, sai? – sbuffo e guardo la folla assiepata sotto l’hotel nella speranza di incontrare qualcuno di Toro News.- Vedrai che questa volta andrà bene – mi dice Walter Panero infilandosi un parruccone di riccioli bianchi ed imbracciando una chitarra marrone.Non la chitarra di Emma.- Era proprio necessario che ti travestissi da Brian May, dopo tutti i problemi che abbiamo avuto? E poi sai che dobbiamo intervistare proprio lui, oggi, no? Che figura ci facciamo?- Questa volta sono irriconoscibile, vedrai! Nessuno penserà che io sia Caparezza, Fossati o Panero, appunto.- Signor Panero, la sua colazione! – dice la cameriera irrompendo in camera e indicando proprio lui.Posa il vassoio sul tavolino, poi se ne va.

 

Comincia così la nostra quarta giornata al Festival, dopo la serata degli artisti stranieri, che ha vissuto finalmente momenti emozionanti quali l’esibizione di Jose Feliciano, di Brian May e dei Kuntz con Patty Smith.E naturalmente dopo una nottata trascorsa a respingere l’ennesimo assalto di ammiratori e soprattutto ammiratrici.Come Elisabetta Canalis, che ha lungo stazionato dietro la nostra porta, con la pretesa che le leggessimo una puntata completa di Istantanee.- Se tanto mi dà tanto – ha sostenuto – dal momento che le Istantanee sono così lunghe…Certo, come no.Lo uso come sciarpa, come spartitraffico, ovvio.Nel frattempo da Chiaverano è giunto, come rinforzo tecnico esterno l’amico Marco Ravera Ajra. Alloggia al piano di sotto e dovrà consolare tutte le fanciulle che noi rifiutiamo. Mica facile, sono centinaia, avrà il suo bel da fare.Il nostro obbiettivo comunque oggi è comunque raggiungere in fretta l’albergo dove alloggia proprio Brian May, il chitarrista dei Queen, che si è esibito sul palco dell’Ariston e che ha finalmente acconsentito ad essere intervistato.Sulle prime May sembrava essere riottoso, poi quando ha saputo che la testata era Toro News ha improvvisamente cambiato umore, neanche ci conoscesse davvero Pensa te.

 

Getto un’occhiata in strada. La limousine di nove metri che Toro News ci ha messo a disposizione, attende paziente. Naturalmente è un trucco per sviare i fans. Noi viaggeremo sull’ambulanza di Guido Regis, facendo attenzione naturalmente a evitare gli schizzi di sangue delle persone juventine che lui ha trasportato e, naturalmente, seviziato.

 

E’ tempo di andare.Apro la porta della suite e lancio un grido.Slammo la porta indietro e mi ci appoggio contro con la schiena.- Che hai? – mi chiede Walter vedendo la mia espressione terrorizzata – c’è ancora la Canalis?- No, peggio!- Belen? Magari è tornata per me… bè, magari possiamo tardare un attimo…- Ma che Belen! C’è Brian May! – dico disperato.- Lo so, sono io Brian May – dice Panero – vedo che ti ho confuso e…- No – fermo l’amico aprendo le mani in segno di resa – Voglio dirti che qui fuori.. sul nostro pianerottolo, qui a due metri, c’è il vero Brian May!- Non dire minchiate. - mi dice il finto Brian May- Non sto scherzando neanche per sbaglio. Sta suonando Love of my life qui sul tappetino!Bussano alla porta.- Oh mio Dio, è lui! – dice Walter spaventatissimo – E adesso lui è vestito da me, cioè no, io da lui! Come facciamo?- Sono tutti cavoli nostri. Dobbiamo aprirgli, cosa facciamo, gli facciamo suonare un concerto qui davanti?- Ma… aspetta almeno che mi tolga la parrucca…La porta si apre.

Brian May, il mitico chitarrista dei Queen non vedeva l’ora di essere intervistato da noi, l’unica testata alla quale il suo agente abbia detto di sì.Entra nella nostra suite con la sua fedele Fireplace a tracolla e appena vede Panero-May, si illumina in un sorriso.- It’s a great honour! You’re Walter Panero, I immediately realized it was you! (E’ un grande onore! Tu sei Walter Panero, mi sono immediatamente accorto che eri tu!) What a pleasure you dressed like me, I’m really honoured (Che piacere che tu ti sia vestito da me, sono proprio onorato!)Vedo Panero, genio del crimine e asso dei travestimenti, che diventa cremisi quando May gli chiede se per caso abbia voglia di suonare un pezzo con lui, per celebrare l’incontro.

- Io non so neanche che cos’è un pentagramma! – mi sibila terrorizzato tra i denti – Non so suonare, cosa faccio ora?!!!Sghignazzo e mi apparto, mentre il vero May attacca Tie your mother down e il buon Walter tenta di stargli dietro.Al termine della canzone Brian May è entusiasta.- I like your style! Is it a progressive one? I’m impressed by the way you make believe you’re not good at all at playing, the unconventional way you play strings, the rhythm that seems to be different from the original one. . I think you must be a guitar genius!(Mi piace il tuo stile! E’ uno stile di rock progressivo? Sono ammirato dal modo che hai nel fingere di non essere proprio capace a suonare, dal modo completamente non convenzionale nel suonare le corde. Dal tuo ritmo che sembra essere completamente diverso dall’originale. Credo che tu debba essere un genio della chitarra!).Walter non risponde più.E’ svenuto in piedi, con la chitarra a tracolla.Bene, la montagna è venuta a Maometto.Tanto vale rimanere qui.

- Allora, Brian, benvenuto su Toro News, è un sito che parla di una importante squadra di calcio italiana, ma ci occupiamo anche di mus…- I know Toro News very well (Conosco Toro News molto bene) – risponde pacato.Alè. Questo è peggio di Obama, pensiamo. Tra un po’ ci dirà che gli piacciono gli spaghetti e saremo a posto. Sanremo a posto.- Conosci davvero Toro News? – chiediamo sorpresi e un po’ sbacaliti.- Of course. The first time I saw this web site was 5 years ago. Now I have the text translated into English by John Deacon. He knows Italian very well (Naturalmente. La prima volta che ho visitato questo sito è stata 5 anni fa. Ora me lo faccio tradurre da John Deacon, lui conosce l’Italiano molto bene).Attimo di silenzio i nostri sguardi si incrociano smarriti.- Anche John Deacon conosce Toro News? - Sure! I call him every morning to have the text translated. You know, I spend a lot of money in phone bills, because phone calls are very long  on Friday, when I read your “Snapshots”, and on Saturday, when I read “The climbing back”. I do really appreciate you all. Alexander Salvatico, Silvia Lachello, whose hair is as large as mine, Stephen Brugnoli, Drive Kings the medician and Ivonne Crucifix also) (Certo, lo chiamo tutte le mattine per avere la traduzione. Sapete, spendo molto denaro in bollette telefoniche perché le chiamate sono davvero lunghe al venerdì, quando mi devo far tradurre le tue “Istantanee” – dice rivolto a me – ed al sabato, quando esce “La risalita” - e fa un gesto verso Walter - Vi apprezzo davvero tutti, Alessanro Slvatico, Silvia Lachello che ha i capelli quasi come i miei, Stefano Brugnoli, il medico Guido Regis e anche Ivana Crocifisso).Ci guardiamo come due persone che sanno che devono morire. Non riusciamo nemmeno a parlare. Due pesci rossi in una boccia di vetro sarebbero più reattivi ed espressivi.- So, Does John support Turin FC? (Senti – riusciamo ad abbozzare – quindi John Deacon è del Toro?)- Definitely. He founded a fan club in Sussex, as far as I can remember. They’re not so many, he, his wife, his sons and two farmers who live in the neighborhood. And I made a request to be part of it. But you know, I haven’t received any confirmation yet… (Deacon è decisamente del Toro. Ha addirittura fondato un Toro Club nel Sussex. Non sono molti, lui, la moglie, i figli, più un paio di agricoltori nel vicinato. Io però ho richiesto di farne parte ma lui non ho ancora ricevuto alcuna conferma).I nostri occhi si spalancano sempre di più, attoniti.- Don’t tell me you support Turin FC too… (Non dirmi che anche tu sei del Toro…?)Brian sorride. E’ evidente che non conosciamo tutta la storia.Tira fuori una vecchia foto dalla tasca e ci spiega.

 

It was 1976 and we were on our way to release A day at the races and we were supposed to be in Milan for some interviews. (era il 1976 e noi stavamo per fare uscire A day at the races, ed erano programmate alcune interviste a Milano) I remember Roger Taylor having some friends in Italy, who were studying at the “BIT”, near Italy ’61. So we decided to go there even if Freddie was very upset at the idea.  (Mi ricordo che Roger – Taylor n.d.r. – era in contatto con alcuni amici qui in Italia, che studiavano al “BIT” di Torino, vicino a Italia ’61, così decidemmo di recarci a Torino, anche se Freddie non era per nulla dell‘idea). These friends of Roger’s where juventus supportes and wanted us to go with  them to a  hunchback football match. Freddie couldn’t stand them from the beginning. Their smell was... how can I say… very bad. (Questi amici di Roger tifavano per la juventus a volevano che andassimo tutti con loro a vedere una partita della gobba. Freddie non li poté sopportare dall’inizio. Il loro odore era, come dire… pessimo). So we decided, in spite of them, to go to the football match, but to support the opposite side instead (Così decidemmo, nonostante loro, di andare sì a vedere la partita, ma dal lato opposto).Mentre cerchiamo di capire se dietro May non si nasconda piuttosto un volto a noi noto, coperto da una maschera, Brian ci mostra la foto in bianco e nero che tiene in mano..Si intravede, in un ambiente già di per sé capellone come la gradinata del Comunale, la testa di May e Freddie, che all’epoca portava ancora capelli lunghi, guardare alla propria sinistra, vicino alla balconata. In primo piano però un uomo dai lunghi capelli biondi, è seduto a cavalcioni della balconata e sta percuotendo un tamburo.- Don’t’ be surprised (Non siate sorpresi) – May anticipa il nostro shock. - Roger (Taylor n.d.r.) has always been a very passionate drummer. So it was a pleasure for him to play drums on the Maratona balcony (Roger è sempre stato un batterista appassionato. Quindi fu un piacere per lui suonare il tamburo nella balconata della Maratona).Ci vede ormai prossimi alla catalessi e spiega.- This photo was shot by John Deacon, who was almost on the field that day, just behind the door: It was a derby and Turin won 2-1, do you remember the firecracker that hit Castellini? That day Freddie created We are the champions, as a sign of respect to AC Turin. (Questa foto fu scattata da John Deacon, che quel giorno era praticamente in campo, giusto dietro la porta. Era un derby ed il Torino vinse 2-1, vi ricordate il petardo che colpì Castellini? Quel giorno Freddie compose We are the champions, come segno di rispetto nei confronti del Torino).Guardo di nascosto Walter-May, ha la bocca aperta e l’espressione di chi sta per avvelenarsi. Io devo essere peggio. Brian May ci sta parlando del derby del petardo a Castellini e di We are the champions come inno del Toro.Presto sarà tutto finito, lo so.Walter ha la forza di chiedergli:- Did Freddie also supported Ac Turin? (Anche Freddie era del Toro?)- I cannot tell you that Freddie ever supported Turin, that wouldn‘t be true, he loved Treviso, but I can prove that he has always hated juventus after that day (Non posso dirti che fosse del Toro, perché era simpatizzante del Treviso, ma posso provarti che abbia sempre odiato la juventus, dopo quel giorno).Cerchiamo disperatamente aria senza trovarla.- Which was the juventus player that Freddie didn’t stand at all? (Qual era il giocatore juventino che  Freddie non ha mai sopportato?)Aspettiamo la risposta pensando a chi potesse essere così antipatico (Platini? Tardelli? Brio? Capello? Benetti? Causio?)- He couldn’t stand… (Non poteva sopportare)(Boninsegna? Marocchino? Tacconi? Boniek?)- He couldn’t’t stand… (Non poteva sopportare)(Boniperti, Bettega, Sivori, Emma)- Antonio Conte! (Antonio Conte!)- Eh?- Conte, indeed! (Conte, davvero!) Freddie hated Conte, he really coudln't stand him (Freddie odiava Conte, non lo poteva vedere). The first version of  We will rock you was titled We will fuck you and had something to do with that. We had problems with censors at the time. (La prima versione di We will rock you si chiamava in realtà We will fuck you  ed aveva qualcosa a che vedere con tutto ciò. Avemmo però problemi di censura).

 

Tentiamo di rianimarci con qualche domanda canora.- So Brian, did you like the Sanremo Festival? (Allora, Brian, ti è piaciuto il Festival?)- Yes, indeed! (Sì, davvero).- Did you like Emma Brown’s song? (Ti è piaciuta la canzone di Emma Marrone?)- Mi ha fatto caga… ehm, sorry guys. I know few italian words and I don’t know where and how to use them. (Scusate, ragazzi, conosco poche parole di Italiano e spesso non so dove e come usarle)- What can you tell us about Carone’s song, Nanì? (E allora cosa ci dici del pezzo di Carone, Nanì?)- A fa schor! – ci dice abbozzando un mezzo piemontese.- Do you like Sweetblack? (Ti piace Dolcenera?)- No, I prefer Bitterwhite (No, preferisco Amarabianca)- And Gigi of Alex? (e Gigi d’Alessio?) - Bleah!- And Alaughs? (E Arisa?)- Who? Rosalba Pippa? Yes, a lot!Ok, passiamo a parlare dei Queen, forse è meglio.

 

- Listen Brian, is it true that you recently refused to play at juventus stadium? They would have paid so much for you… (Ascolta Brian, è vero che come Queen avete recentemente rifiutato di suonare allo juventus stadium? Per un compenso principesco…- We discussed about it with Roger and we came to the conclusion that we don’t like to play into a supermarket (Ne abbiamo parlato a lungo io e Roger e siamo giunti alla conclusione che non ci piace suonare in un supermarket) Carrots everywhere! (Carote ovunque). And furthermore I don’t believe that kind of people can really appreciate our music. They seems more like the “unz unz” type, you know what I mean, and the place is not safe! (Ed inoltre non credo che quel genere di persone possa apprezzare la nostra musica. Sembrano più persone tipo “unz unz”, sai cosa intendo. Inoltre il posto non è sicuro).Ormai procediamo come automi, attendendo l’Eterno che venga ad accoglierci.- There have been lots of rumours about your intention to destroy “The fireplace”, your guitar. Fans are really worried. Are you really willing to smash it? (Ci sono state molte voci inquietanti sul tuo annuncio di voler sfasciare la tua “Fireplace” - la mitica chitarra n.d.r.-. I fans sono davvero preoccupati. Davvero hai questa intenzione?Brian sospira. Si intuisce che con la chitarra partirebbe anche un pezzo di cuore.- I don’t know if I’ll crash it. It will definite happen when I meet Antonio Conte (Non so se la sfascerò. Ma lo farò sicuramente quando incontrerò Antonio Conte.)Si avvicina, come per farci una confidenza e sussurra.- You see, guys… I really hate Juventus (Vedete ragazzi… Io odio proprio la gobba).Gli battiamo una mano sulla spalla.Lo capiamo. Possiamo comprendere il suo dramma- What’s the correct pronounciation? Iu-ventus or… (Qual è la corretta pronuncia? - insiste - Iu-ventus o…- Giu-ventus, Brian. Giu-ventus is the correct pronounciation (Giu-ventus, Brian. Giu-ventus è la corretta pronuncia) Or you can use another word…  think of a brown and disgusting thing… (oppure puoi usare anche un’altra parola. Pensa a una cosa marrone e disgustosa…)- Emma’s record? (Il disco di Emma?).- Not really, but the color is the same (Non proprio, ma il colore è lo stesso).

 

May alla fine dell’intervista insiste perché gli si faccia un autografo e ci invita al prossimo concerto dei Queen, ad Amburgo.Naturalmente spese pagate e hotel super lusso a 5 stelle.Più una camera per Marco Ravera Ajra che dovrà occuparsi di Belen e della Canalis, che ci avranno nel frattempo inseguito. 

 

A sera, quando usciamo per recarci all’Ariston, ci imbattiamo in qualche faccia conosciuta nella hall: l’intero staff dirigenziale granata tra cui Ferri, Petrachi e ovviamente Cairo, in prima fila ieri sera.Naturalmente non possiamo esimerci dall’intervistarlo e lui stesso sa che farsi fotografare con noi gli procurerà un ritorno d’immagine non indifferente.- Allora, Presidente come va, le è piaciuto il Festival?- Ma, direi bene, sì, bravi tutti.- E’ appassionato di musica?- Molto, da quando a scuola mi facevo imprestare i 45 giri dei compagni, per poi restituirli al termine della stagione scolastica.- Interessante, vuol dirci qualcosa di più su questi ricordi?- Volentieri. Avevo un compagno di classe di Palermo un po’ briccone. Questo non soltanto voleva essere pagato per i dischi, ma una volta portati a casa, mi rendevo conto che erano tutti rotti. Un’esperienza salutare, sapete?- Certo, ma aveva mai pensato di andare in un negozio di dischi?- Per quello mi stavo organizzando. Esistevano dei posti nei quali i dischi venivano venduti a peso, tanto per cominciare. Insomma, valuteremo.- Parliamo di Festival, chi le è piaciuto?- Ma, bene tutti, direi. Bene Arisa, bene Noemi, bene Matia, anche Morandi si è comportato bene. Mi è piaciuto molto Pestrin. - Pestrin?- Molto bene Barusso anche. Mi ha ricordato molto il cantante Wess…- Pace all’anima sua, tra l’altro. E’ morto.- Davvero? Oh che peccato. Bene tutti comunque, adesso valuteremo.- Senta, ma come mai è a Sanremo?- Bene Sereni, molto bene. Sono qui perché mi hanno detto che c’è Eric Clapton, e voglio assolutamente conoscerlo. Dicono che abbiamo delle cose in comune e forse potremmo fare un libro su di lui.- Lei? Cos’ha in comune con Eric Clapton?- Bene Pestrin, molto volitivo. Il soprannome, tra l’altro. Mi dicono che lui sia chiamato slow hand, mentre a Torino io, non so per quale motivo, vengo chiamato short hand. Probabilmente perché la gente pensa che io sappia suonare bene la chitarra.- Davvero sa suonare la chitarra, Presidente?- Me la cavo, bene Barusso comunque. Ora valuteremo.- Quando ha imparato?- Oh, ai tempi della scuola. Avevo preso a prestito una chitarra da un compagno, soltanto che lui non voleva cambiare le corde quando si rompevano.- Bè, non poteva cambiarle lei?- Ma la chitarra era sua. Io l’avrei puntualmente restituita a fine stagione.- E quindi cosa fece?- Mi resi conto che una chitarra in fondo non aveva bisogno di sei corde per suonare, di qualcuna si poteva tranquillamente fare a meno. Quindi prima passai al basso, poi al basso a una-due corde. Insomma, si poteva tranquillamente suonare lo stesso. Avevo poi trovato un rigattiere dove c’erano corde di violini del 1700, che si adattavano perfettamente al mio basso…- Certo, certo, capiamo molto bene… c’era qualche altro strumento nel quale si dilettava?- Ero molto bravo alla batteria. Comunque ora valuteremo.- La batteria?- Si, ne avevo presa una in prestito, ma mancava una bacchetta, una cosa superflua comunque.- Naturale, senta, tornando alla musica, ieri sera ci sono stati gli ospiti internazionali. le è piaciuta la serata?- Per quanto riguarda le cose internazionali lascio che sia Petrachi ad occuparsene, stiamo allestendo una rete di osservatori musicali mica male…- Sì, ma era in prima fila. Qualcuno le sarà pur piaciuto…- Oltre a Pestrin?- Sì, oltre a Pestrin. Dicevamo dei cantanti di stasera…- In effetti c’erano dei giovani molto interessanti. Secondo me c’è qualcuno che potrebbe tornare utile in proiezione futura…- Ma per cosa? Per un disco?- No no, nel Toro. Quel Feliciano, ad esempio. Sono convinto che potrebbe tornare utile a centrocampo.- Senta Presidente, lei non la racconta giusta. La sua presenza a Sanremo è sospetta.- Bè, in effetti mi avete mascherato, stiamo pensando ad un progetto musicale…- Un CD! Ma che bello..!- No, un CD no… ora valuteremo. Forse un paio di mp1…- Mp1?- Sì, dicono che costino meno degli mp3… e poi bene o male la musica si sente comunque.- Va bè… ma quali sarebbero i brani?- Mi è piaciuto molto Corini, comunque. Per il primo pezzo abbiamo pensato ad un talento che avevamo in casa…Ci guardiamo impauriti.- Sì, lanceremo sulle scene Giacomo Ferri, sempre che non sia lui a gettare noi.- Ah! E con che pezzo?- La riedizione di un classico, Beat for us, James Irons.- Certo, un evergreen, ed il secondo?- Valuteremo, adesso vedremo, comunque sarà di Cairo-Petrachi “Very well Pestrin (I liked Barusso very much)”. Dicono che sarà un successone. L’abbiamo remixato in una sala prove in disuso, tanto per dargli un tono di autenticità.Bene, per oggi le interviste sono già state abbastanza, siamo in ritardo e si preannuncia una serata sinistra.

 

Quando la quarta serata finisce, facciamo il punto della situazione.Avevamo ragione. Altro che sinistra.La situazione è drammatica. Quando entra in campo il televoto e la voglia della gente di spiumarsi per un beniamino, più che per una canzone, il livello culturale diventa drammatico.Fuori la Fornaciari, fuori i Marlene Kuntz, fuori i Matia Bazar (peraltro l’avevamo intuito) e soprattutto fuori Chiara Civello che secondo noi ha presentato il brano migliore del Festival.Del resto per chi può votare il pubblico prevalentemente adolescenziale o post casalingo del televoto?Ci viene voglia di alzare baracca e burattini per non essere testimoni dell’ennesima sconfortante passerella di Amici.La sensazione è che Emma vincerà comodamente e che avrebbe vinto anche se si fosse presentata con dei bonghi a suonare un ritmo tribale. Perché il pubblico del televoto vota il personaggio e se ne frega della canzone (del resto quest’anno il livello estremamente basso delle canzoni lo ha dimostrato).In cosa si può sperare nel deserto di domani sera (stasera per voi che leggete) pur di non vedere il mefitico e probabilissimo trio Emma Marrone, Giggi e Caronte sul podio?In Arisa (benché la sua canzone stia crescendo)? In Renga omiodio? In Noemi, un tantino meglio degli altri? In Dolcenera la cui gonna si accorcia ad ogni esibizione? Se il Festival durasse due giorni in più finirebbe a cantare nuda. In Finardi come premio alla carriera, non certo alla canzone? In Nina Zilli che fa tanto figo e snob dire che è un fenomeno, salvo poi addormentarsi sulla canzone?Siamo seri. Il pubblico del Televoto l’anno passato ha mandato Al Bano tra i primi tre, figuriamoci cosa farà con D’Alessio- Berté, stasera autori di una esibizione che era un condensato mica da ridere di tutte cose che detestiamo.Anche questo programma, come tanti altri è ormai servo del televoto, micidiale meccanismo spilla quattrini per chi ci casca.La giuria demoscopica, un po’ più dignitosa, aveva fatto giustizia, la seconda sera delle cose che il resto d’Italia sta cominciando a far scomparire e che invece ritroviamo in pompa magna all’Ariston.Ma forse ha ragione chi si domanda in fondo in cosa speriamo.Sapevamo già dall’inizio che sarebbe finita così, no?Certo, magari una canzone…Raccattiamo le nostre cartelle e andiamo a farci una paella vicino al mare.Meno male che paga Toro News.

 

Proprio mentre smobilitiamo però, il pubblico che sfolla individua il nostro palco.- Guardate, c’è Brian May!- Oh che peccato, pensavo fosse Panero…- Ma pensa, speravamo  in lui ed invece ci siamo imbattuti in quel pezzente di May.- Uhm, a me sembra un po’ Caparezza anche.- Oppure Fossati?- E se fosse proprio Panero?La scena si fa surreale, con Panero che grida come un disperato - Io sono Brian May! Io sono Brian May!!! Lo volete capire o no?So già come andrà a finire, sono ormai molte sere che quando finisce il Festival siamo costretti a cantare. Che maledizione.

 

- E adesso come faccio con questa chitarra? Come cazzo suono? – chiede Walter.- Affari tuoi - risponde Mauro rassegnato. Hai voluto la bici e adesso pedala.Poi, diretti dal maestro Salvatico, che dirige con una cornetta del telefono, per poter prendere le telefonate in diretta, cominciamo a battere ritmicamente mani e piedi mentre la gente va a tempo.Regis, che per l’occasione utilizza la sua nuova batteria, con la testa di Conte appena asportata, al posto del rullante, apre le danze sul ritmo di We will rock you.Due colpi sulla grancassa, uno sulla testa di Conte senza parrucchino, mentre Silvia Lachello, al basso invita il pubblico festante a ritmare il tempo con le mani.- E adesso cosa cavolo cantiamo? – chiede Panero terrorizzato.- Qualcosa ci inventeremo, cantiamo a ritmo con quello che ci detta il cuore, magari qualcosa di poetico, magari in piemontese.- Ok!

 

TUM-TUM CIA’TUM-TUM CIA’

To barba l’è ‘n piciuTua fja è na bagas…To pare al’è ‘n crinE to parin en cretin!

Che famija ‘d m…

TUM-TUM CIA’TUM-TUM CIA’

Che famija ‘d m…

TUM-TUM CIA’TUM-TUM CIA’

 

- Bello questo testo, chi l’ha scritto? - sussurro a Panero.- Credo sia di Mogol…- Gogol? Il russo?- No, Mogol… Mo-gol.- Ah, capisco - faccio - Dovresti partire con la chitarra, adesso…- Non so come fare…- Prova…Walter emette uno SDRENG da paura che fa fischiare gli amplificatori.- Hey, quello non è Brian May! - E’ vero, è Panero di Toro News!- Presto, un autografo!- Una foto!

 

Scappiamo a gambe levate attraverso un’uscita secondaria dell’Ariston.- Hey, puff - gli faccio mentre continuiamo a scappare - da chi ti travesti domani sera?- Magari da Loredana Berté! E tu?- Pant… io magari da Emma Marrone, così vinco il Festival… - Oh cavoli! Guarda là!- Che c’è?- Belen e la Canalis, più la valletta! Ci aspettano sotto l’hotel…!- Santo cielo, assediati dalle donne, che destino infame.- Proprio un destino malefico.

 

Una tiepida notte ma non troppo porta via le gesta dei nostri eroi.Non perdetevi la loro ultima testimonianza del festival, domani su questi stessi schermi.