mondo granata

Brucia, il Cairo brucia

Redazione Toro News
di Silvia Lachello

Mercoledì 28 gennaio 2009, notte. Diario, è da qualche giorno che canticchio continuamente una canzone dei Cure. Ricordi quante volte ti ho raccontato i loro concerti? Quella volta ad Atene, ti ricordi? Io sì, ricordo tutto. Ricordo sempre tutto. Sarà che noi granata abbiamo più facilità a ricordare perché, appunto, non dimentichiamo... in ogni caso sfogliare te, che poi sono io, è un ottimo esercizio per rinfrescare la memoria.La memoria è... te lo dico dopo.Ora vado a dormire: ho bisogno di mettere qualche ora di sonno fra me e il Toro, ho bisogno di non parlarne, di non parlarne affatto.

Venerdì 30 gennaio 2009

Caro Diario,la domenica si avvicina: non vedo l'ora.La ragione mi dice di andare a prendere il pallottoliere, il cuore sorride, il cuore Toro non si arrende mai.E' il cuore Toro che mi ha insegnato a godere delle piccole cose.Sai, c'è un momento della giornata che mi godo in maniera particolare: la tratta dall'asilo a casa.A quel punto ci siamo quasi tutti, manca il marito ma poi arriva anche lui.Siamo noi tre: i gagni e la sottoscritta.Le solite domande di rito: com'è andata la vostra giornata? Che cosa avete mangiato? Vi siete divertiti? Avete imparato cose nuove? E così via.. ognuno ha qualcosa da dire, ognuno ha qualcosa da condividere.Oggi stavamo parlando del fatto che io disegno come una capra ma che lo faccio ugualmente perché...

Io - Perché noi del Toro...I bambini in coro - ...non ci arrendiamo mai!!Giulia - Però io mi ricordo che tu una volta ti sei arresa un pochino...Io - Quando?Giulia - Be', non so, qualche giorno fa... c'era il Toro in tv [nota: trattavasi di Genoa-Torino...] e tu hai detto che ti eri un po' arresa e allora io ti ho detto che cosa dovevi fare!Io - E che cosa mi hai detto di fare?Giulia - Io ti ho detto che dovevi cantare una canzone a te stessa.Io - E quindi?Giulia - E quindi hai cantato una canzone a te stessa e non ti sei arresa più.Io - E che canzone ho cantato?Giulia - Te la canto: “Quando saremo in curva Maratona come una bomba il Toro scoppierà! Il Toro è qui! Il Toro è là! Il Toro è forte e vincerà!”Davide - Ed ora cantiamo insieme SEMBRA IMPOSSIBILE!Tutti insieme (all together now) - Sembra impossibileeeeeee, che segua ancoooooraaaa teeeee…

Ed allegramente siamo giunti a casa continuando a cantare nel parcheggio, in ascensore, dentro casa.Paolo dice che siamo una (adorabile) famiglia di pazzi furiosi.Paolo ha ragione.Ma quanto ci aiuta essere pazzi furiosi... quanto! Ci aiuta anche a trovare per la strada, quando tutto sembra definito e definitivo, nuovi amici altrettanto pazzi e furiosi che delicatamente diventano famiglia.Vabbe': punto e a capo.

Mentre guardavo la partita contro la Reggina non credevo ai miei occhi.Se è per questo non credevo neppure alla mia anima.Buona, quella.Spera sempre, lei.Sta lì con me (e son sempre io... mi chiamavano Tre Anime: Diario, Anima e Toro) e dice: “Dai, dai, adesso fanno gol, adesso fanno gol!”.Macché.Eppure... eppure mi domando: è possibile essere diversi da ciò che si è? O da ciò che si è diventati?Se, come mi insegna Alessandro, “di nulla si diventa come si diventa del Toro” e se - in fondo - quel divenire è in realtà una predisposizione dell'anima magari silente e che quando trova spazio diventa anche voce e fremito... se sono del Toro posso essere ALTRO rispetto a ciò?No.Io sono del Toro.Punto.Quattro parole. Non di più. A NOI non piacciono le definizioni contorte, roboanti, barocche.Io sono del Toro.Come dire: io ho gli occhi verdi, io ho le lentiggini sul naso, io ho i capelli ricci.Sono così e non potrei essere diversamente.Anzi...   potrei mettermi lenti a contatto scure, un fondotinta coprente per avere la pelle uniformemente colorata, stirare i capelli.Ma con gli occhi scuri mi verrebbe la faccia triste, senza lentiggini poi... e se per caso stirassi i capelli stai pur certo che tutta l'umidità della terra si concentrerebbe intorno a me.E la memoria, finalmente te lo dico, sai che cos’è? E’ l’immortalità. Né più né meno.

Domenica 1 febbraio 2009, quasi mezzogiorno

Caro Diario,oggi è Imbolc, la festa celtica che celebra il ritorno della luce.Hai visto come si stanno allungando le giornate? La luce fa bene, fa bene a tutti.Ho fatto una lunga passeggiata questa mattina. Sotto la neve. Volevo fare un po' di foto. Strano: invece di cercare singolari effetti di luce ho preferito fotografare i numeri civici. Ce ne sono alcuni molto belli.Poi la mia attenzione è stata catturata da uno specchio rotondo. Hai presente quegli specchi che vengono piazzati nelle curve cieche? Ecco, uno di quelli.L'immagine che lo specchio restituiva era quella dell'angolo della casa di fronte ad esso e del minuscolo cumulo di neve ormai sporca ai piedi del medesimo. Bella foto.Ma ero nella posizione sbagliata: troppo di lato. Quasi senza guardare ho scattato. Ferma. Non c'era solo il bianco della neve ed il grigio e rosso del muro. No, c'era anche un pezzo di granata.Lo specchio aveva catturato anche me.Ed allora mi ci sono tuffata dentro.Clic.Eccomi lì: tutta granata. E non potrei essere diversamente. E non vorrei essere diversamente.Dai, vado a pranzo e poi guardo la partita con la Stefi.Ho lasciato il pallottoliere in soffitta.Perché mai dovrei mettermi a remare contro a me stessa? Io sono quello che sono. Ed io sono del Toro.

Sempre domenica 1 febbraio 2009, finalmente sera

Caro Dario,sai dove sono adesso?Tra un fiocco di neve e l'altro, tra un colpo di testa perfetto e momenti di grinta.Mi piace essere del Toro: la vita di un granata non è mai monotona.Il sorriso fisso che mi arrotonda le guance è la prova fisica che sperare è sempre utile.E quindi me ne vado a dormire serena.Ho scritto SPERARE? Volevo scrivere NON ARRENDERSI.Più che utile è naturale.Pensa un po' che strano... sto ancora canticchiando quella canzone dei Cure:

See your head / In the fading light / And through the dark / Your eyes shine bright / And burn / Like fire / Burn like fire in Cairo / Burn like fire / Burn like fire in Cairo

Non vedo l'ora che sia di nuovo domenica. Comunque vada, qualunque cosa senta dire, chiunque mi straparli intorno.Quanto manca all’inizio della partita?

And burn / Like fire / Burn like fire in Cairo / Burn like fire / Burn like fire in Cairo…