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É la notte del 3 dicembre 1906: comincia un sogno a tinte rigorosamente granata. Un sogno capace di unire migliaia di persone sotto uno stesso simbolo, portarle a difendere uno stesso colore, a gioire e soffrire tutte insieme per risultati sportivi, come un’unica immensa famiglia dal grandissimo cuore: in questa data infatti, nella birreria Voigt di via Pietro Micca,ventritre soci con passati sportivi in altre società fondano il Foot Ball Club Torino e decidono che la casacca della squadra sarà del colore della passione, il granata.
La rivalità sotto la Mole è subito accesa con i dirimpettai della Juventus e le due società danno vita a sfide importanti, per punti ed onore, che daranno il via ad uno dei derby più focosi e sentiti della Penisola: le prime due stracittadine sono vinte entrambe dai granata, con i risultati di 2-1 e 4-1. Il Toro appassiona e porta gente allo stadio; comincia a pulsare il cuore granata che fino ad oggi, per 109 anni, non si è mai fermato ed anche nelle avversità e nei tempi bui ha sempre nutrito la speranza di un futuro migliore, con gli occhi imbevuti della bellezza del passato. 109 anni di storia che si portano fieramente addosso record importanti, alcuni ancora imbattuti, e la memoria di una squadra invincibile scomparsa prematuramente, una sorta di marchio a fuoco sulla pelle dei giovani del Toro, che se lo porteranno dietro per tutta la vita pur non avendo più avuto la fortuna di vedere quei giocatori straordinari scendere in campo; 109 anni e sette Scudetti (più uno revocato, e chissà che non si agisca davvero in questa direzione..), cinque Coppe Italia ed emozioni indelebili che solo chi ha il sangue granata può comprendere: non tanto una Coppa Mitropa quanto una finale di Coppa UEFA persa “da Toro”, vittorie sudatissime fatte di grinta e tremendismo e, anche, sconfitte ingenerose.
In questa stagione si celebrano anche i dieci anni di presidenza di Urbano Cairo: presidente granata dal 2006, l’imprenditore alessandrino dopo essere stato acclamato come salvatore dopo i tempi buissimi che l’hanno preceduto, è stato spesso criticato per gli errori commessi. Adesso però sembra avere imparato da questi e la società si sta muovendo nella direzione del bene del Torino, di tutto il mondo Toro, che allora può sperare per davvero: con questo presidente, con la saggezza e la guida tecnica di Giampiero Ventura in panchina, con questi ragazzi a difendere e sudare la maglia sul campo, il futuro appare veramente sempre più granata.
E allora… buon compleanno Toro!
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