Ascoltare il nostro presidente è come vestirsi di nuovo. E a noi tutti il vestito nuovo ce lo ha comperato. E quando si indossa una cosa nuova il vecchio ci appare brutto, vecchio e rotto. Ci sentiamo meglio, le speranze prendono corpo e si pensa positivo. Questo è l'effetto più dirompente e rivoluzionario che l'avvento di Urbano ha significato per l'intero pianeta granata. Oggi sembra una cosa quasi scontata, ieri rappresentava una chimera. Questo per voler dire che, nella vita di ognuno di noi, lottare per non continuare a subire e cambiare per riconquistare è legittimo e si può avverare.
mondo granata
Cairo continua a dare forti emozioni
Ma il pregio di questo giovane imprenditore è anche quello di accompagnare con i giusti gesti la vita granata di tutti i giorni. E lo fa come un figlio del popolo e non come manager. Lo fa sapendo che tante e troppo cose, per lungo tempo, sono rimaste lontane dal cuore del Toro. Lo fa esprimendo l'esatta cognizione del comune sentire granata. E'un mixer vincente che già sta dando grandi frutti. Non è nel mio stile esaltarmi ma l'attuale Società mi sta letteralmente conquistando.
Qualcuno dice che il Torino ha anche iniziato a fare il Toro, è vero, ma il segreto è sempre tutto lì. Nel rimettere a posto le cose che non ricordavamo più essere nostre, nel prendere la vita anche con il cuore. Così come ha fatto Urbano Cairo. In questo momento ogni atteggiamento e decisione sembrano cariche di grandissima credibilità. I tifosi esprimono tutta la loro condivisione perché si sentono gratificati da tutti quei gesti intesi a rinnovare un grande amore.
E, intimamente, si avverte la genuinità e la spontaneitàdi questo giovane imprenditore. Questo vestito nuovo che ci ha voluto regalare ce lo ha portato personalmente, ci sta invitando ad un galà, una serata vera e non rovinata da successive sorprese. Una serata da godere per lungo tempo con l'orgoglio di una vita che sta aspettando oramai da troppo tempo per essere ancora giovane, una vita però autentica nella fede e pronta ad ogni slancio. Forse tutto questo ce lo meritavamo, forse è arrivato un po' tardi e forse meglio di così non avremmo potuto sperare. Luigi Adriani
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