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mondo granata
di A. Salvatico e G. Sacchetto
Si è conclusa da poco, presso la Sala dell’Orologio del Municipio di Torino, la seduta congiunta della Commissione Controllo e Gestione e della I Commissione Bilancio, alla presenza del presidente del Torino FC, Urbano Cairo, e di una rappresentanza del popolo granata. L’oggetto era “Aggiornamento su situazione stadio Filadelfia”.
Atteso (in tutti i sensi, visto che è arrivato in ritardo) l’assessore Viano ed il suo intervento ad aprire il dibattito: “Abbiamo consegnato, all’atto del Consiglio comunale, uno specifico percorso per auspicare la realizzazione del Filadelfia, circa la nostra volontà di operare su di essa, tramite la costituzione della Fondazione Filadelfia”. E’ stato quindi aggiunto che voci ufficiose danno per accolto il ricorso (atteso all’incirca per Luglio, nella querelle con l’Agenzia delle Entrate), il che aprirebbe la strada “per la rilevazione dell’ipoteca e quindi per il formale atto di concessione dei diritti di superficie al Torino FC”.
Ha preso quindi la parola Urbano Cairo: “La nostra posizione è stata chiara ed esplicita fin dall’inizio -dice il presidente- e sempre abbiamo dato e ribadito la disponibilità a partecipare alla costituzione della Fondazione, per costruire la struttura in grado di ospitare gli allenamenti della prima squadra e le partite della Primavera”. Riguardo al denaro da immettere, il numero uno granata ripete quanto già dichiarato recentemente: “Siamo disponibili pure a contribuire economicamente, partecipando anche in quota capitale”.
L’editore scuote poi il consiglio con delle accuse: “Una cosa che andrebbe fatta è andare dal notaio e cominciare la costituzione, essere fermi a questo livello dopo oltre due anni è un problema; per molto tempo non mi è stato detto della presenza di ipoteche, averlo scoperto dopo così tanto è un fatto antipatico”, è la stilettata del presidente alle istituzioni cittadine. Ricordiamo che il 17 Dicembre del 2004 ottenne i diritti di superficie l’allora Torino Calcio, mentre il 31 Luglio 2006 avvenne poi la transazione al Comune. Viano ribatte: “La proposta del curatore fallimentare, accettata dal giudice, all’inizio riteneva che l’iscrizione ipotecaria fosse legittima, la Città in prima battuta ha fatto fede su ciò, dopodiché l’Agenzia delle Entrate ha fatto ricorso contro questa sentenza, solo allora abbiamo iniziato a preoccuparci…”.
Dai consiglieri arrivano precisazioni: “Esistono due diversi tipi possibili di ipoteca, quella giudiziaria e quella legale non revocabile; il Tribunale l’ha definita legale, il Comune pensava fosse giudiziaria”, e si tratta qui di un tema nuovo.
Il discorso cade sulle opposizioni, sempre più manifeste, della Fiat; risponde Viano: “Stiamo cercando di capire con loro (la Fiat, appunto, ndr) se sia possibile recuperare subito le risorse che loro reclamano (3,5 milioni, ndr), ma qualche rischio permane; non ha a che fare comunque con gli impegni che ci prendiamo noi, questo”, puntualizza l’assessore. Cairo non ci sta: “Ho sempre detto in maniera chiara che non avrei fatto promesse economiche precise, che mai avrei detto che potrei ricostruire il Filadelfia sicuramente. Ma c’è un progetto serio, da parte del Comune? E la Fiat, quando e come potrebbe recedere dai suoi attuali propositi? Comune, Provincia, Regione e anche Novelli: bisogna capire chi e quanto intende fare, vedremo quel che succederà veramente”.
Il passaggio chiave del discorso presidenziale è però forse questo: “Un conto sarebbe avere la Fondazione, un altro la situazione attuale, perché il “Tavolo” aperto il 14 Dicembre 2006 è stato finora molto lungo, direi, quindi io dico: il Comune purghi le ipoteche, dopodiché ci vengano affidati i diritti di superficie, e allora vedrete che qualcosa accadrà…”. Viano risponde, anche interrogato in merito all’esistenza di un progetto con la precedente proprietà granata: “Un progetto, con Cimminelli, c’era, ma fu criticato; si convenne di affidare alla Fondazione il compito di capire se il progetto fosse conforme ai desiderata. Per quanto riguarda i diritti di superficie, la delibera è pronta, noi potremmo affidarli al Torino anche ora, ma non sapendo il valore di purgazione ci sarebbe il rischio che poi debba rispondere la Fondazione; è il caso di attendere fino a che venga chiarificato tale valore. L’unica cosa è stare dietroalla situazione, e vedere come possa evolversi”.
L’assessore Viano conclude dicendo che "subito prima o subito dopo l’Estate" bisognerà rinnovare l’incontro. Tanto il tempo sembra non mancare mai, e quindi non essere un dettaglio particolarmente stringente, in fondo.
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