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mondo granata
Qualche mese fa, un manipolo (alcune centinaia) di tifosi granata e di cittadini torinesi presidiava l'ingresso dell'edificio che ospita la sede dell'Agenzia delle Entrate, al cui interno l'assessore allo sport, Giuseppe Sbriglio, trattava con i rappresentanti del Fisco la purgazione delle ipoteche che gravavano sull'area del Filadelfia (insieme a quella del Comunale, 76 milioni di euro). Lo stesso assessore abbandonava l'edificio, nella tarda mattinata di quel giorno, annunciando trionfalmente di aver trovato l'accordo: le ipoteche sarebbero state purgate, la cifra necessaria avrebbe dovuto aggirarsi intorno ai 550mila euro.Era il 9 Aprile di quest'anno, sono passati dunque otto mesi ed ora possiamo dirlo: le ipoteche sul glorioso quadrilatero sono state effettivamente cancellate oggi. La notizia arriva proprio dall'interno dell'Agenzia delle Entrate, e conferma quanto promesso in primavera.Come detto allora, dopo qualche istante di giusta gioia, la tifoseria del Toro dovrà tenere la guardia più alta che mai: perché se ora il terreno é “libero”, lo é tanto per chi é interessato a vestirlo nuovamente di granata, quanto per gli avvoltoi, che all'occorrenza di granata possono invece travestirsi.Quali impedimenti ancora, dunque, sulla strada che porta alla ricostruzione del Fila? Nessuno, tecnicamente, che non dipenda dalla buona volontà di chié deputato a decidere, e sulla relativa capacità di mantere gli impegni presi. Il governo regionale del Piemonte continua a palesare atteggiamenti di apertura e disponibilità, viceversa dall'amministrazione comunale si ha l'impressione di un tentativo di procrastinamento ulteriore, mentre dalla società Torino FC per ora non esce nulla di ufficiale se non voci di qualche buona intenzione non ancora suffragata da nessun fatto. Ma ora la strada é libera; il traguardo é lontano, ma per lo meno si può iniziare a percorrerla.
(in foto, lo stadio negli anni '70)
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