Cappuccino granata

di Silvia LachelloBuongiorno Toro... insomma: è finita.Ora è il tempo della rabbia, delle recriminazioni, dell'avevodettoio. Dunque è il tempo di fare ciò che si è fatto per tutta la stagione... provare strategie mentali diverse no, eh?Tutto sta al pensiero iniziale, tutto sta a qual è l'idea di Toro da cui si parte.Alcuni lo pensano come ad un malato terminale per cui si prega affinché si spenga rapidamente, altri come alla vera ed unica Araba Fenice che risorge continuamente dalle sue ceneri, altri come ad un Highlander che va a caccia di teste da tagliare ma la cui ricerca è vana. Altri sono del Toro senza aggiungere altro.Gli uni e gli altri sostanzialmente non differiscono fra loro se non nell'approccio. E' come un mare d'argilla da cui si possono ricavare statuette informi o vasi maestosi: sempre argilla rimane, la sostanza non cambia.Alcuni non vogliono la serie B, altri non vogliono la serie A. Facciamoci fare una serie tutta nostra, così da poter continuare a suonarcela e cantarcela da soli, via...Quando muore qualcuno si attendono alcuni giorni in cui si piange il defunto, lo si seppellisce e da quel momento, reso concreto dall'apposizione della lapide, inizia l'elaborazione del lutto. Da quel momento, non da prima.Ho letto e sentito dire in questi anni tanti e troppi inviti a non ripetere errori già fatti ma non ho visto la volontà da parte degli invitanti a fare lo stesso, in un perverso gioco in cui la legge del “due pesi e due misure” la fa da padrona.In ogni caso voglio credere che ci sia la più ferma volontà di ripartire, sia da parte della società sia da parte di noi tifosi, nessuno escluso, quindi compresi quelli che minacciano di andare a sputare in faccia ai giocatori o amenità del genere.Se l'ascia di guerra non viene seppellita QUI e ORA precipiteremo ancora più in basso: facciamo TUTTI un ennesimo sforzo e pensiamo al domani. E sempre forza Toro.P.S. Grazie, Camola, grazie per averci provato.