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Buongiorno Toro…Ho fatto un sogno, un sogno che sembrava catastrofico, ma che in realtà si è rivelato bellissimo!La vicenda era ambientata in una città di mare in un futuro che sapevo prossimo.Sorvolavo la città con la mente e vedevo uno stadio, nel quale la formazione di casa, dai colori rossoblù, veniva sconfitta all’ultimo minuto in una partita decisiva per il proprio futuro.La gente sugli spalti cominciava a piangere per l’inevitabile ritorno nell’anonimato nel quale, salvo rare eccezioni, era sempre stata di casa.La gente piangeva, piangeva, piangeva così tanto che le lacrime cominciavano ad allagare le strade e si riversavano in mare, il cui livello si alzava terribilmente.Per salvarsi da quella catastrofe, i tifosi della squadra rossoblù, ancora piangenti, decisero di costruire un’arca che potesse galleggiare su quel mare di lacrime, ma al momento di radunare gli animali, uno per specie, per poter salvaguardare la comunità, non ne trovarono più neanche uno.Tutti, anche i topi di fogna, persino i vermi, erano scappati da quel luogo diventato triste e malinconico.I tifosi cercarono gli animali in lungo e in largo, ma, allontanatisi troppo dall’arca, non riuscirono più a raggiungerla al momento dell’ondata finale di lacrime, e ne furono travolti.Questo, amici, sembra un sogno tragico tragico, ma c’è un risvolto di speranza nel suo finale.Di tutti gli animali, soltanto due conigli, saltati fuori da uno dei vicoli maleodoranti, riuscirono a salire sull’Arca, che salpò sul mare di lacrime.Quando le lacrime furono riassorbite dal mare, i due conigli ritornarono nella città ormai deserta e perpetuarono la specie. Mauro Saglietti
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