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Carignano è un comune ad un tiro di schioppo da Torino, è una bella cittadina con un centro storico romantico e dolce. Anche lì palpitano i cuori granata e, ovviamente, festeggiano l’inattesa promozione. Tutta la...
Carignano è un comune ad un tiro di schioppo da Torino, è una bella cittadina con un centro storico romantico e dolce. Anche lì palpitano i cuori granata e, ovviamente, festeggiano l’inattesa promozione. Tutta la città è tappezzata di manifesti che pubblicizzano l’evento. Il luogo scelto è il Centro Sportivo Padus.
Tra canoe, la piscina e i campi da tennis, spicca un’auto stranissima, i proprietari mi spiegano che è l’auto originale di Crudelia Demon usata nel film de “La carica dei 101”, un dubbio affiora l’avrà usata anche Moggi? “No! Non è tecnologicamente predisposta – sostiene Pier Mario – gli manca il vivavoce, il satellitare, il collegamento internet, non è adatta a lui” poi diventa serio e parla della nuova stagione: “È strana, pericolosa e astrusa”. Lo guardo un po’ stupito, lui si spiega “È pericolosa perché tutti pensano che sia semplice, quindi potremmo non affrontarla con il piede giusto e poi trovarci alla fine con delle cattive sorprese, cioè il prossimo anno fare il derby in B con la Juve”. Lasciamo i funesti presagi e ci addentriamo nella Padus.
Al fondo le cucine sono al lavoro, le salsicce cuociono e l’allegria regna sovrana.
I carignanesi hanno preparato un megaschermo dove proiettano le immagini dello scudetto del ’76, tutti fremono ed esultano, vicino a noi c’è un calciatore che le ha vissute da protagonista: è Claudio Sala, il poeta del gol. “Sono momenti irripetibili – dice il campione – è bello rivedere Pupi e Ciccio. Quell’anno è stato magico, speriamo che presto il tricolore possa nuovamente abbellire le maglie granata”.
I tifosi sono circa duecento, il direttivo è al completo, tutti sono felici, proviamo a conoscerne alcuni.
“Presto fonderemo il Toro Club di Carignano, a Natale, se tutto va bene, lo inauguriamo – sostiene Giancarlo Cerutti – Faremo un campionato molto positivo, c’è uno spirito di gruppo molto forte, sarà una degna serie A. La lotta sarà dura, ma ci aspetta un futuro felice”.
Carlo Merlo altra anima granata, sorride alla serie A, ma sottolinea: “Essere del Toro, vuol dire, semplicemente, essere del Toro, sia quando va bene che quando va male. Non ho particolari aspettative per il prossimo anno, voglio solo un calcio meno sporco. Non si gareggia solo per vincere a tutti i costi, no al doping e alla corruzione”.
A rendere onore agli amici della Padus sono presenti i “Cedrata Group” di Vinovo e il Toro Club di Nichelino.
Le vivande si depositano in tavola, lo schermo proietta le immagini dell’ultima promozione, prima il 1976 adesso il 2006, passato e presente si scambiano i copioni nello spettacolo della storia del Toro, il futuro li attende con fiducia.
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