di Silvia Lachello
mondo granata
C’è
Buongiorno Toro... c’è Lale che viene allo stadio e mi chiama e mi dice: "Come facciamo a riconoscerci? Oh be’, è semplice: io sono... strano!" Bravo, Lale: fai le domande, dai le risposte: linfa, è tutta linfa per me, la condivisione delle fatiche è linfa. Poi fai di nuovo le domande, e questa volta le risposte arrivano da me. Infine l’arbitro fischia una, due, tre volte e festeggiamo al telefono come se fossimo lì, nello stesso mezzo metro quadro di pianeta.C’è la Stefi che viene allo stadio e sta zitta, ma io vedo quel che pensa e le dico: "Dai, dai, dai!" Brava, Stefi: hai la testa tormentata da dubbi e paure intorno al Toro, ma poi i dubbi e le paure svaniscono e sei felice. Cammini perfino diversamente: che buffa.C’è Davide che è in Messico e riesce comunque a vedere la partita e a partecipare. In fondo, esserci è una questione di cuore. Bravo, Davide: tu sì che hai un cuore grande. Così grande che si sente pulsare nonostante l’oceano cerchi di intromettersi.C’è Laura che non viene più allo stadio, ma io la sento sempre vicina. Come quella volta in cui mi aveva fatto la smscronaca di una partita e io ero a Benbecula (trattasi di Ebridi, non di volgarità). Brava, Laura, se la gggente sapesse che cos’hai fatto per il Toro, ti porterebbe in trionfo per le vie della città, ma tu sei la modestia fatta persona e tutto quello che fai lo fai solo per amore e l’amore non va mai gridato, l’amore ha il tono della tua voce: pacato e, talvolta, esitante, ma non per questo meno forte.C’è Lella che non ha mai visto una partita del Toro e, a dirla tutta, manco tifa per il Toro. Però tifa per me e, a dirla di nuovo tutta, è una bella sensazione e io mi ci accomodo. Brava, Lella: continuiamo così, nella nostra reciproca imprescindibilità.Ci sono anche io e voglio svelarvi un segreto: stavo per rinunciare allo stadio.No, non per una partita: per un bel po’.Ne ho parlato con un Amico, uno che mi capisce senza bisogno di fare della psicanalisi."Perché?" Mi ha chiesto."Perché adesso il Toro sta bene: non ha più bisogno di me." Gli ho detto."Allora tu sei una di quelli che sono tanto bravi a stare vicina alle persone o alle cose che ami solo quando stanno male? Non sarebbe più appagante, più completo condividere anche i momenti in cui le cose vanno bene?" Ha replicato.Non gli ho risposto e sono andata ad acquistare il biglietto per la partita.Siamo tanti, siamo diversi, siamo uguali.Siamo.Mi piace 'sta consapevolezza dell’essere.Siamo e siamo sempre stati, anche quando pensavamo di non essere più.Mi perdo fra le vertigini e quel vago senso di solitudine che l’Autunno porta con sé, riversandolo nelle anime a piene mani, perde quasi di significato. Aaaaaaah, che meraviglia questa stagione del Toro...Buon fine settimana, Sorelle e Fratelli, e che sia veramente tale...
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