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dopo lo snodo medocre della stagione appena trascorsa e le parole spese da Cairo e Petrachi per esorcizzarla e metterla nel cassetto dei cattivi ricordi per ricominciare una nuova avventura, sento e leggo in questi...
Egregio Direttore, dopo lo snodo medocre della stagione appena trascorsa e le parole spese da Cairo e Petrachi per esorcizzarla e metterla nel cassetto dei cattivi ricordi per ricominciare una nuova avventura, sento e leggo in questi giorni notizie sulla politica del mercato del Toro che riecheggiano fatti già visti e che, se venissero ripetuti, non potrebbero più trovare alcuna giustificazione.E' bene allora dirlo subito e chiaro; no alla politica dei prestiti con premio di valorizzazione pagato dalle società che ci prestano i giocatori; può andare bene per le società satellite, ma il Toro fino a prova contraria non è nell'orbita di alcun altro club, anzi per storia, tradizione e bacino di tifosi/sostenitori potrebbe/dovrebbe annoverare più di un club nella propria orbita.Quest'anno il mercato del Toro non ha più l'alibi pure oggettivo delle zavorre economiche della stagione scorsa, nella quale vigeva la regola una entrata per una uscita; i contratti pesanti sono rimasti quelli di Bianchi, Gas, Zanetti e Pratali; tra questi l'unico con mercato è il Capitano e per quanto possa avere per lui stima e riconoscenza per l'attaccamento alla maglia sin qui dimostrato (anche se non scordo l'episodio con il Pescara), ragioni economiche (stipendio da 4 milioni lordi anni) e tecniche (non si adatta agli schemi di Ventura) impongono il suo sacrificio per allestire una squadra competitiva. Quanto a Gas gli si proponga una risoluzione consensuale con buona uscita e possibilità di accasarsi dove vuole (fu preso a 0 euro), mentre per Zanetti e Pratali si propongano a squadre che hanno bisogno di un giocatore di esperienza oppure si tengano in rosa fino alla scadenza naturale del contratto, come numero il primo (è giocatore bandiera), oppure come 4° centrale il secondo (non dispiace a Ventura).Da qui deve partire il mercato che deve avere come punti fermi quello di:- valutare attentamente gli uomini di proprietà o in comproprietà, verificando l'opportunità di inserire in rosa i giovani ceduti in prestito o in comproprietà (Benedetti, Carrieri, Gorobsov, Malonga, Nitride, Suciu);- inserire in prima squadra i giovani della primavera (Comi, Scaglia, Miello, Taraschi, Panepinto);- non smembrare nuovamente e completamente la rosa della prima squadra, perchè così non si otterranno mai grossi risultati (giocatori come Antenucci, Sgrigna, Pagano, D'Ambrosio, Di Cesare, Gabionetta) vanno confermati (Antenucci va riscattato e Gabionetta va acquistato almeno in comproprietà);- partire dal portiere con la conferma di Morello e Gomis come 2° o terzo portiere. Che alle parole ora seguano i fatti.
"Claud.Sala"
Gentilissimo,i presupposti del mercato che va ad iniziare non sembrano particolarmente confortanti, né paiono indicare un'intenzione da parte della proprietà di compiere quegli investimenti necessari per puntare con decisione a vincere il campionato. Perché, dovrebbe essere ovvio invece va ribadito, l'obiettivo non deve certo essere arrivare "tra le prime", o "ai play-off", ma vincere.Detto ciò, come sempre evitiamo isterie e attendiamo lo scorrere degli eventi, consci che da lunedì (nelle prossime 48 ore si risolveranno le comproprietà) la società sarà davvero libera di agire. Senza le zavorre che lei nomina (c'é l'intenzione di lasciar andare liberi Zanetti e Gasbarroni, di cedere Bianchi e di tenere Pratali), ma non piace la tendenza che già si profila a risparmiare anche sulle richieste importanti (ad esempio, la tattica già usata lo scorso anno -e ripetuta quest'anno- di non esercitare i diritti di riscatto per poi tornare a trattare con le proprietà a prezzi ancora più bassi).Temo altresì che vedremo ben pochi giovani inseriti in organico: Suciu dovrebbe tornare al Gubbio, Comi andrà alla Pro Vercelli, e speriamo di non ritrovarci con altri Pellicori al posto dei nostri ragazzi. E sottolineo "nostri", perché i Lazarevic saranno pur bravi ma servono solo ad alimentare rimpianti e pure frustrazioni, specie quando poi l'anno dopo vanno ad un'altra di B (Padova) non più in prestito ma in comproprietà.Abbraccio senza riserve la chiosa della sua lettera, per la quale la ringrazioe la saluto.
Alessandro Salvatico
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