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mondo granata
La scorsa settimana è finita in modo ottimale, con un pareggio a San Siro che, se l'avessimo previsto quindici mesi fa, ci avrebbero presi per dei visionari. Mi sembra di vivere un sogno, c'è di nuovo una voglia di Toro pazzesca. E' tornata nei tifosi la smania di seguire i nostri ragazzi come a Milano, dove c'è stato un tifo eccezionale e gli oltre 5.000 tifosi hanno 'distrutto' i milanisti nella battaglia del tifo, è tornata la Maratona itinerante. Venendo alla partita di domenica mi è piaciuto molto il carattere della squadra e la compattezza che pian piano sta arrivando. L'unico appunto che faccio a Zaccheroni è di rischiare le due punte. Stellone nel primo tempo si è mosso poco, era molto statico e la squadra è stata messa sotto dal Milan, anche se non ha avuto grandi occasioni, tolti i due tiri finiti fuori. Nel secondo tempo siamo partiti con un furore agonistico ai massimi livelli e in poco tempo abbiamo avuto un paio di occasioni importanti, come il tiro che ha fatto Comotto ed è uscito di un niente. Poi è arrivata l'occasione del Milan con un rigore inventato che poteva far girare la partita in un certo modo, invece il palo colpito da Gilardino ci ha dato la carica per cercare di fare nostra la partita. Il doppio palo di Muzzi ci ha lasciato l'amaro in bocca da un lato, ma con la consapevolezza dall'altro che attaccando con più decisione potevamo vincere la partita senza rubare niente, anzi è il Milan che deve considerarsi fortunato per il pareggio.
Domenica ad Ascoli dobbiamo andare con la mentalità vincente, cercando di fare la partita giocando con saggezza e facendoli sfogare per colpirli nel momento opportuno, però spero vivamente che Zac giochi con due punte e Rosina trequartista, al posto dello squalificato Barone, metterei Ardito con De Ascentis centrali. In avanti Muzzi e Stellone, per impensierire la difesa dell'Ascoli.
Tornando alle celebrazioni del Centenario consiglio a tutti di andare a vedere la mostra che c'è al Palazzo della Regione, all'uscita sarete ancora più tifosi di questa straordinaria società. Ci sono pezzi unici come la panchina o la borsa del massaggiatore che ti fanno capire com'era vissuto un tempo il campo, con le varie maglie. Molto bella era la maglia degli anni '90 e quelle degli anni '30, per non parlare della magica appartenuta al Grande Torino. La casacca arancione che abbiamo indossato a Cagliari invece la toglierei per sempre dalla nostra storia.
Comunque mi hanno fatto molto piacere le parole di Zaccheroni sul fatto che Torino è granata e il vero cuore piemontese tifa per noi. Torino è stata e resterà granata ora più che mai. Con Cairo è iniziata veramente una nuova era che ci porterà lontano, basta che lo facciamo lavorare con tranquillità lasciandogli il tempo per programmare, anno dopo anno, traguardi sempre più ambiziosi.
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