mondo granata

Ciao Rolando

Redazione Toro News
 di Giacomo Serafinelli Buongiorno Toro...se c'è un'immagine che rimarrà impressa nella mia mente, legata a questa sfortunata stagione, è senz'altro quella del capitano che, con gli occhi lucidi e la voce rotta dal...

 

di Giacomo Serafinelli

 

Buongiorno Toro...se c'è un'immagine che rimarrà impressa nella mia mente, legata a questa sfortunata stagione, è senz'altro quella del capitano che, con gli occhi lucidi e la voce rotta dal pianto, si è presentato davanti ai microfoni per chiedere scusa.

Sommessamente e con lo sguardo un po' sperduto non ha fatto giri di parole, Rolando, ma ha parlato in maniera chiara del fallimento della squadra.

E' giusto che un capitano si assuma le sue responsabilità e che ci metta la faccia anche quando tutti gli altri giocatori hanno pensato bene di dileguarsi il più in fretta possibile, ma Rolando, a mio avviso, rimane quello che di responsabilità ne ha meno di tutti.

Inserito in un sistema di gioco che non ne valorizzava le qualità, è riuscito a segnare 19 reti, sfiorando la vittoria della classifica cannonieri e mantenendo vive le speranze di disputare i play off fino all'ultimo.

Ma prima che essere un buon giocatore, Bianchi è un uomo vero, un capitano, che si è sempre concesso ai tifosi per firmare autografi, scambiare qualche opinione, fare foto. Senza dimenticare i più piccoli. Nessun bambino che volesse parlare con lui è rimasto mai deluso.

Sul campo si è arreso per ultimo, contro un maledetto palo che gli ha fermato in gola un urlo liberatorio. Già, gli urli. Vedere Bianchi esultare è un inno al calcio, alla passione, alla dedizione, alla gioia di vivere. Gli piace giocare a calcio, e si vede, ma non è scontato al giorno d'oggi, quando anche il mondo del pallone è cambiato in peggio; al fango si preferiscono i gossip, all'abbraccio dei tifosi le comparsate tv, al sacrificio l'ostentazione.

Rolando è un ragazzo vecchio stampo, e di conseguenza un capitano vecchio stampo. Lui arriva per primo agli allenamenti e se ne va per ultimo; regala gioie perché gioioso è il suo modo di affrontare questo bellissimo gioco.

Purtroppo sarà difficile trattenere Bianchi al Toro, e mentre scrivo queste parole ho il magone. Qualunque sarà il tuo futuro, Rolando, ti auguro di avere il cuore pieno di felicità, perché uno spicchio di quel cuore è granata. E lo rimarrà per sempre.