>Mercoledì 9 dicembre 2009, quasi notteCaro Diario,che sorprese sa sempre riservare la vita!Stavo per andare a dormire quando mi è squillato il cellulare.Guardo il display: Mauro.Eccheccavolo succede?, mi domando. "Tutto a posto, Mauro?"E mi risponde con la voce seria e rilassata (lui fa così): "Ciao, ciao... ti disturbo? Voglio passarti una persona..."Il cellulare passa nelle mani dell'ignoto interlocutore con cui pare io debba parlare a tutti i costi e sento dire un semi-timido "Pronto?".Con la migliore voce da videogioco che sono in grado di esprimere dico "Ciao! Chi sei?""Sono Rolando..."Coink.Stratacoink.Maledetto di un Mauro: che tu sia benedetto.Investo il 'povero' Rolando con la solita sequela di parole che fuoriescono da me medesima all'occorrenza (sempre) e lui, con educazione e gentilezza, ribatte ringraziando per i complimenti.Il tutto dura tre minuti e... hey, che bel regalo ho appena ricevuto!Mai più avrei immaginato di terminare la giornata parlando con Rolando, mai più avrei immaginato di parlare con una persona tanto educata, mai più avrei immaginato che oggi sarebbe stato Natale.Perché Natale è quando ricevi un regalo e sei felice, no?Bon, è ora di andare a dormire.Giovedì 10 dicembre 2009, mattinaCaro Diario,questa sera c'è la cena di redazione però io arriverò dopo: la 'logistica' della mia famiglia è difficile da gestire... pazienza.Venerdì 11 dicembre 2009Caro Diario,alla fine ce l'ho fatta: sono arrivata in tempo per cenare con i colleghi ed è stato bello.Un bel gruppo (grande!) di persone NORMALI, ognuna con il proprio bagaglio di vita bella o brutta o così così, un bel gruppo di persone accomunate dal Toro.Ognuno lo vede e lo sente a modo suo ed ogni modo finisce per intersecarsi con il modo dell'altro fino a formare una rete fitta e calda.Una rete comoda, qualcosa in cui sentirsi a proprio agio.E non è mancato un altro Natale.L'amico Beppe, durante la cena, mi telefona e mi chiede "Senti bene, Silvia?".Non so che cosa rispondere e dico di sì.E si spalanca l'universo.Beppe è a Parigi al concerto di Sir Paul McCartney e mi dona l'opportunità di ascoltare "Blackbird". Una chitarra, una voce, intorno il silenzio di un pubblico eterogeneo in termini di età, un silenzio quasi religioso.Com'è bello il silenzio.Com'è bello il silenzio quando ha un senso.E siccome ogni giornata riserva nuove sorprese... questa mattina mi precipito su Toro News per leggere l'ultima prodezza del Saglietti.All'undicesima riga sono già capottata sulla scrivania con le lacrime agli occhi dal gran ridere.Com'è bello ridere.Com'è bello ridere quando non si è ancora perso il senso dell'ironia.Si parla di noi, si parla di quelli che erano alla cena, ognuno con i suoi modi di dire ed i suoi modi di essere.Con la normalità di cui ti dicevo prima.Com'è bella la normalità.Com'è bella la normalità quando quella che un tempo era la normalità è diventata disordine.Sabato 12 dicembre 2009, Torino-Sassuolo 0-1Caro Diario,che cosa dicevo a proposito della normalità e del disordine?Siore e siori, benvenuti nel regno del caos e dell'assurdo! Fate la punta ai vostri indici e dirigeteli verso i colpevoli di tutto ciò, voi che tutto sapete, voi che decidete per gli altri, voi che pretendete che gli altri siano come li volete voi.Strano... una volta sentivo spesso echeggiare una frase e la frase era "Non ci avrete mai come volete voi!", adesso le stesse parole vengono utilizzate individualmente perchè l'unità... oh, sì: l'unità è perduta.Vabbe': ci vediamo il 5 gennaio sempre al solito posto? Sì.Sì e basta. Punto.Poi ti devo raccontare che una volta la gente aveva più voglia di cantare, poi il senso di ingiustizia e vittimismo ha preso il sopravvento ed allora la gente non canta più tanto e se lo fa lo fa male, ma non adesso, non adesso... Silvia Lachello
mondo granata