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Come eravamo…

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di Guido De Luca
Redazione Toro News

Cari lettori, dopo due settimane di interruzione della rubrica per la mancanza di precedenti tra il nostro amato Torino e il Gallipoli e il Sassuolo, possiamo tornare a rievocare insieme una gara tra i granata e la prossima avversaria di questo fine settimana. Come spesso mi capita, affogo i dispiaceri nel ricordo del passato. Più sono forti i dispiaceri legati alle vicende calcistiche attuali, più scavo nel passato per rimembrare gli anni d’oro. La partita che ho piacere di rievocare oggi è, in ordine cronologico, la terza gara in assoluto che ho in memoria. Risale a 30 anni fa. 18 marzo 1979, Lanerossi Vicenza vs Torino. Non so spiegarvi i motivi precisi per cui alcune gare mi siano rimaste impresse e altre no, (ai tempi avevo anche solo 6 anni), ma di questo precedente tra il Vicenza di Paolo Rossi e il Toro di Pulici e Graziani mi ricordo bene tutto. Vidi, infatti, per caso il lunedì pomeriggio sui canali Rai la sintesi registrata della partita. Era forse la prima volta che vedevo il colore delle nostre maglie granata in televisione e ne rimasi impressionato da quanto fosse intenso. Pur conoscendo il risultato, assistevo alla registrazione della partita con la stessa passione e ansia come se dovesse per incanto modificarsi l’esito. La partita finì in parità, con due reti per parte. Il Toro di Gigi Radice riuscì anche a recuperare il doppio svantaggio iniziale. Alle reti di Rosi (non Paolo Rossi) e un certo Cerilli, risposero Ciccio Graziani e Maurizio Iorio. Quest’ultimo giocava in sostituzione di Puliciclone, che concluse l’anno infastidito da alcuni infortuni. Verso il volgere della gara, il Torino riuscì anche a segnare una terze rete, quella della probabile vittoria finale che avrebbe avuto dell’incredibile, ma venne annullata per fuorigioco. Non erano nemmeno passati 3 anni dai festeggiamenti dello scudetto e l’entusiasmo della gente era ancora alle stelle. Il Toro, per quasi tutti gli anni ’70, si piazzava sempre tra i primi cinque o sei posti della classifica. Graziani e Pulici si contendevano lo scettro di capocannioneri a fine stagione. Nei derby raramente la spuntava l’altra squadra cittadina. Saremo nostalgici, saremo patetici (uso il plurale perchè non penso di essere il solo) ad aggrapparci sempre ai meravigliosi anni ’70, ma come eravamo riusciti ai tempi ad essere protagonisti indiscussi dell’olimpo del calcio italiano, mi domando perché sia così difficile oggi. La risposta forse ce l’ho, ma non voglio solo accettarla.