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di Giacomo SerafinelliBuongiorno Toro...sono giorni strani, quasi sospesi, in cui i fatti della Liguria e della Toscana hanno turbato i nostri cuori e le nostre coscienze. Il clima sta cambiando, ce lo diciamo da tempo (anche se magari non...
Redazione Toro News

di Giacomo Serafinelli

Buongiorno Toro...sono giorni strani, quasi sospesi, in cui i fatti della Liguria e della Toscana hanno turbato i nostri cuori e le nostre coscienze. Il clima sta cambiando, ce lo diciamo da tempo (anche se magari non facciamo abbastanza per impedirlo), ma è anche vero che le responsabilità dell'uomo per quanto accaduto sono evidenti. Adesso è il momento del dolore e della ricostruzione, mentre nelle nostre teste frullano domande che forse non avranno mai risposta. Mi stringo alle famiglie che hanno perso dei cari, e ringrazio coloro, tantissimi, che si sono prodigati per salvare persone e cose. A volte anche a costo della propria vita, come Sandro Usai, l'angelo di Monterosso. Spesso si compiono atti di eroismo lontano dalle telecamere e dai clamori mediatici. Per essere grandi uomini, non occorre avere i riflettori puntati.

Il 4 novembre si è spenta la signora Emilia, vedova di Valentino Mazzola e madre di Sandro e Ferruccio. Il Grande Torino non è una squadra del passato, ma un patrimonio di inestimabile valore morale che orgogliosamente i padri continuano a tramandare ai figli. Qualcosa che va al di là del pallone e del gesto atletico. Qualcosa che non può essere imprigionato dalle parole. Leggendo questa notizia mi sono soffermato sulle immagini degli Invincibili pubblicate un po' ovunque.

È incredibile come, pur avendole viste centinaia di volte, quelle vecchie foto sbiadite riescano a suscitare in me sensazioni meravigliose. E una volta di più, sono felice di comprenderne il significato e l'importanza.

Spenti i riflettori anche su Simoncelli, ho apprezzato molto il ricordo che, in occasione dell'ultimo Gran Premio di Valencia, gli hanno tributato i colleghi motociclisti. Tutte le moto appartenenti alle tre diverse categorie, hanno effettuato un giro d'onore dietro alla Honda del Sic, guidata per l'occasione dall' ex pilota Kevin Schwantz. Si è trattato del “minuto di casino” chiesto da papà Paolo. Molte parole sono state spese nei giorni scorsi per il Sic, a volte anche a sproposito. Io credo che questo sia stato il modo più semplice e genuino di ricordarlo.