Mondo granata

“Con la maglia numero 7 – Vita e assist di Claudio Sala”: il libro sul mito granata

Claudio Sala
E' il resoconto di un'epoca estremamente granata, che riporta alla luce il talento sublime di un giocatore che ha scritto pagine nobili del calcio più bello
Redazione Toro News

Uno scudetto e una Coppa Italia, 360 partite giocate nel Toro con 33 gol realizzati e decine fatti segnare ai Gemelli del gol Pulici e Graziani. E ancora, il riconoscimento di miglior giocatore in assoluto della Serie A nel 1976 e nel 1977, e 18 presenze collezionate in Nazionale, dal 1971 al 1978. Basterebbero questi freddi dati statistici per raccontare una carriera inimitabile; eppure Claudio Sala è stato di più, molto di più. Il Poeta del gol, come lo chiamava la “sua” Curva Maratona con quel vezzo geniale tipico del popolo granata, è stato l’icona del miglior Toro del dopo-Superga, una squadra fantastica che meritò di essere chiamata “Torino grande” per non confondersi con gli Invincibili del Grande Torino che dal 1949 incanta su in Paradiso. Capitano dello Scudetto del 1976, Sala fu l’indomabile trascinatore di un gruppo unito e inimitabile che in fondo ebbe un unico torto, quello di non vincere quanto avrebbe meritato per qualità di attori e di gioco espresso. Perché Sala fu l’artefice massimo di quel Toro che diventò un modello a livello europeo, talento inarrivabile alla guida di una macchina produttrice di gol e spettacolo.

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Ecco perché, a ben vedere, “Con la maglia numero 7 – Vita e assist di Claudio Sala” vale doppio visto che va finalmente a colmare una lacuna della saggistica sportiva italiana. Il libro realizzato da Flavio Pieranni e Fabrizio Turco è un brillante resoconto di un’epoca estremamente granata, accarezzando le magie del giocatore e regalando le emozioni fuori dal campo, con la moglie Nunzia e i figli Gianluca e Gianmarco. E visto che la ricostruzione calcistica - ma anche storica - arriva tutto sommato in ritardo rispetto ai meriti del Poeta, ecco perché il lavoro pubblicato da Bradipolibri riporta alla luce il talento sublime di un giocatore che ha scritto pagine nobili del calcio più bello. E che di pagine, e di libri, ne avrebbe meritati molto più di quelli che gli sono stati dedicati.