Matera - Sono in tanti e sono lì, a Matera, sono giunti da tutto il centro-sud, per incontrarsi, contarsi, dimenticare il passato e progettare il futuro. Arrivano da Roma, dalla Ciociaria, Pesaro, Melfi, Foggia, Avellino, Campobasso, Cosenza, Taranto, con il Toro nel cuore per ritornare a sognare. Oltre ai tifosi è significativa la presenza di Dario Mazza, preziosa e significativa rappresentanza del Torino F.C.. Alle 11 la sala è colorata di granata, la convention inizia, il Torino F.C. e i vertici del Coordinamento dei Toro Clubs del Centro Sud si incontrano pubblicamente per la prima volta è un momento importante.
mondo granata
Convention di Matera
Il primo relatore è Antonio Bianco, il padrone di casa, che inaugura il club “Matera Granata”: “L’obbiettivo è quello di compattare tutto il sud per il centenario – sostiene Antonio – dobbiamo essere uniti e pronti. Il momento della rinascita è giunto e il meridione non può mancare. Vogliamo ritornare protagonisti e riappropriarci del passato. I trofei e il marchio devono tornare al Torino, il Filadelfia rifiorirà e come regalo per l’importante compleanno ci devono restituire lo scudetto del 1927” . Dopo il poeta Ermanno Eandi, conduttore della Convention, introduce Dario Mazza rappresentante della società: “ Il Torino F.C. e il suo Presidente sono felicissimi di essere vicini ai tifosi del sud – esordisce Mazza – sono quelli che soffrono di più, affrontano viaggi lunghissimi per vivere la loro fede, un pilastro importante e il sostegno della squadra anche nelle trasferte più lontane”. Mazza ricorda che con l’avvento della nuova società il passato è stato azzerato, quindi i Toro Club dovranno nuovamente accreditarsi al Torino F.C. per riottenere l’ufficializzazione: “Invito tutti i presidenti dei Club a contattare il Torino, dove troveranno funzionari a loro disposizione, per ritornare membri attivi della famiglia granata”.
Poi è il momento di Mario Patrignani, il pugnace pesarese, dinamico Presidente del Coordinamento. Mario ricorda la rocambolesca estate, quando correvamo dietro a quel “Filippone” che ci ha fatto impazzire, elogia e porta un significativo contributo economico ai martiri e gli eroi di Moncalieri: “ Se oggi il Toro è vivo, è grazie agli Ultras! Sono stati protagonisti nel delicato passaggio della società. È nostro dovere non dimenticarli e aiutarli sia con l’affetto, sia concretamente” Infine traccia la linea di condotta del Coordinamento: “Siamo vicini alla Società, andremo a braccetto, saremo due binari paralleli, per raggiungere insieme la vittoria. Però noi saremo sempre dalla parte dei tifosi e se sarà necessario, saremo pronti a combattere contro tutto e tutti per difendere gli interessi del popolo granata. Il nostri primi obbiettivi sono il Centenario e soprattutto l’ampliamento della capienza del nuovo Stadio Comunale: vogliamo almeno 35 mila posti”.
Due interventi dei tifosi, uno di Garritano di Cosenza che ricorda i disagi di essere granata in Calabria e invita la Società ad essere più vicina ai tifosi più lontani, l’altro è quello di Gianluca Tartaglia di Melfi, che narra la storia di “pioniere granata” della Basilicata, le splendide iniziative culturali del Club melfitano e la gioia di aderire al nuovo progetto”. L’ultimo intervento è di David Belli, rappresentante di “Roma Granata” , dinamico motore del Coordinamento e punto di riferimento dei tifosi del Sud. David affronta il problema delle trasferte, sia dal punto di vista organizzativo (coinvolgere i tifosi) sia sotto il profilo pratico (biglietteria), invita i cuori granata a contattarlo per “Vivere insieme la fede, organizzare trasferte e manifestazioni, perché il Toro siamo Noi” . Dario Mazza del Torino F.C. si dichiara felice di collaborare con David e con tutto il Coodinamento, perché il loro ausilio è prezioso per la biglietteria e inoltre i loro contatti sono un termometro dell’umore e delle necessità dei tifosi di tutta Italia.
A Matera, la società e il coordinamento si sono abbracciati e si sono proposti di camminare insieme verso il futuro con un unico obbiettivo: il bene del Toro.
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