Buongiorno Toro...Quante storie granata abbiamo vissuto sulla nostra pelle? Quante volte abbiamo parlato di te, spesso in macchina e spesso di ritorno da una partita persa maldestramente? E quanti fratelli abbiamo incontrato ai quattro angoli del mondo e quanto incredibile ci è sembrato ogni volta di trovarne così distante da casa?A me capitò nell’estate del 1991… Fu un momento di “sospensione nel tempo” di 4 amici (2 granata e 2 rigatini) che avevan capito di dover cambiare la loro vita ma non sapevano ancora come. In assenza di risposte certe, con assoluta incoscienza giovanile, partimmo per un mese di vacanza in Spagna e ci fermammo a Vinaroz: un posto strano, anch’esso sospeso tra passato e futuro, quindi adattissimo a noi. La vita era fatta di bagordi notturni fino alle 6, sonno fino alle 14, poca spiaggia, tanti discorsi, sfottò all’indirizzo dei 2 gobbi che erano reduci dalla fantastica (per noi) gestione Maifredi mentre noi fantasticavamo sulla prossima coppa UEFA… Una sera incontrammo un gruppo di ragazzi simpaticissimi di Frosinone a cui si illuminarono gli occhi quando dicemmo di essere di Torino. Erano del Toro!!! Ci abbracciammo con un calore e un trasporto che mi ricordavo soltanto dopo un gol allo stadio… Ci dissero quanto era difficile tifare granata a Frosinone, dove i loro amici non capivano e li schernivano, perché loro tifavano per le squadre della capitale o per qualche solita strisciata… E giù risate e battute, come quella su Pato Hernandez che loro chiamavano affettuosamente “dodigi pali e vendun traverze” perché non la metteva mai su punizione. Quanta passione granata abbiam condiviso quella sera: era come se stessimo parlando in macchina davanti al Fila…Mi piace pensare che il tempo non li abbia cambiati, che il loro amore per il Toro sia rimasto immutato e che, chissà, forse stiano leggendo queste righe… Non mollate mai!
mondo granata