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Da bidoni a campioni in un solo giorno

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di Guido De LucaSe c’è una virtù che noi tifosi del Toro abbiamo (e non dovremo mai perdere) è che riusciamo spesso a scherzare e ridere su noi stessi, se c’è una fortuna che noi tifosi del Toro abbiamo...
Redazione Toro News

di Guido De Luca

Se c’è una virtù che noi tifosi del Toro abbiamo (e non dovremo mai perdere) è che riusciamo spesso a scherzare e ridere su noi stessi, se c’è una fortuna che noi tifosi del Toro abbiamo è che la nostra squadra fa sempre parlare di sé, nel bene e nel male. Non siamo mai banali e ci piace vivere la nostra passione da protagonisti; non saremmo soddisfatti in altro modo. Un aspetto su cui godiamo in modo masochistico e il cui ricordo ci fa sorridere amaro per anni è la previsione su quale squadra o quale giocatore siamo in grado di far resuscitare dal periodo più nero della sua storia. Mi spiego meglio: non tanto tempo fa con un gruppo di amici è stato divertente stilare una classifica delle peggiori squadre contro cui il Toro sia riuscito a perdere. Sarebbe più gratificante una statistica al contrario, ma ci siamo avventurati lo stesso in questo gioco e sono subito balzate all’attenzione sconfitte contro il Fiorenzuola e la Spal in Coppa Italia, contro il Castel di Sangro e contro il Barletta negli anni della serie B, mentre nelle competizioni internazionali, quando avevamo l’onore di disputarle, furono significativi dei passaggi a vuoto in terra albanese contro il Partizan Tirana e in terra slovacca contro la squadra di Bratislava alla fine dei lontani anni ‘60.Un’altra bella disputa è consistita nel ricordarsi i Carneadi del calcio a cui siamo riusciti a regalare un po’ di gloria. Il britannico Luther Blisset del Milan dei primi anni’ 80 segnò il gol della vittoria rossonera al vecchio Comunale, a ruota ci castigò Corneliusson del Como in un indecoroso 1-3 casalingo, e come non ricordare una rete di Sliskovic in un rocambolesco pareggio a Pescara.La chicca in assoluto rimane però la rete di Nikolaj Iliev del Bologna. Correva il campionato 1990/’91, un campionato esaltante e ricco di soddisfazioni per il Toro di Mondonico. In quella formazione giocavano Bruno, Policano, Fusi, Cravero, Lentini e Martin Vazquez, tanti campioni che portarono la squadra ad una storica qualificazione in coppa Uefa ai danni della Juve di Maifredi. Non fu comunque facile l’inizio del torneo e alla terza giornata di andata i granata fecero visita al Bologna. Tra i felsinei giocavano alcuni stranieri dai nomi e dalla carriera piuttosto curiosa. Su tutti un certo Waas e poi l’attaccante Detari, ma la vera sorpresa (in negativo) era rappresentata da Iliev. Difensore, bulgaro di origini, era stato addirittura premiato come migliore giocatore straniero del suo Paese nel 1987 quando militava nel Levskij Sofia. Al Bologna non dimostrò per intero il suo valore e nella seconda stagione venne scaricato inesorabilmente dalla società a campionato in corso per arrivare all’acquisto del terzo straniero Kubilay Turkyilmaz. Iliev andò via di controvoglia creando, insieme al suo procuratore che di nome faceva Washington Altini e di reale mestiere il casellante, non poche difficoltà alla società emiliana. Iliev riuscì a ritagliarsi un po’ di spazio proprio contro il Torino il 30 settembre del 1990. I granata giocarono una delle più brutte partite del campionato e persero di misura proprio a causa di una rete del bulgaro. Il Bologna non riuscì nel prosieguo del torneo a battere tante altre squadre e retrocesse in serie B classificandosi all’ultimo posto, mentre Iliev giocò solo più altre quattro gare prima di trasferirsi all’Herta Berlino.