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mondo granata
Paolo Morelli
Rubrica di analisi, confronto e ricerca negli archivi del calcio.
Solitamente questa rubrica si occupa di argomenti che esulano dal Toro. Oggi esuleremo anche dal calcio, ma neanche troppo. Alla società granata arrivano lezioni di stile da parte di persone che dovrebbero evitarsele, ecco perché.Francesca Menarini è socia, col padre, della Cogei Costruzioni, ditta fondata da Renzo Menarini negli anni '60. Con il distaccamento "Global service" ha avuto in mano la manutenzione edilizia dell'intera città di Bologna, nel raggruppamento denominato "Bologna più", che comprende anche altre aziende e cooperative. L'appalto viene vinto nel luglio del 2003 (20 milioni all'anno) sotto la giunta Guazzaloca, ma il consorzio di imprese concorrente fa ricorso, e dopo una lunga trafila giudiziaria, lo vince. Il Consiglio di Stato accerta dubbi sulla regolarità della prassi di assegnazione dell'appalto a "Bologna più". Tutto da rifare, è il 2006.Parliamo di Cogei Costruzioni. Bella grana quella del teatro Manzoni di Bologna. La ristrutturazione e la conversione ad auditorium (era un cinema) viene commissionata alla Cogei nel 1999 dalla giunta Guazzaloca (ancora!). Il Comune concede in cambio 50 mila mq edificabili nella zona dell'ex macello per coprire i costi, stimati sui 18 miliardi di lire. Poi i miliardi diventano 24, scatenando il caos nella giunta comunale. Peccato che il terreno in realtà valga 40 miliardi, altro che 24 (o 18). Così nel 2000 arriva l'esposto alla Corte dei Conti. Ma chi ha fatto le stime su terreni e teatro? Tale Fernando Imbroglini, nome evocativo, consulente di fiducia dell'amministrazione. Poi si scopre che sull'area concessa alla Cogei sorge "I Freschissimi srl", che vende alimentari all'ingrosso. Occupa 2000 metri quadrati e fa «ricorso straordinario al Capo dello Stato» per evitare lo sfratto. Risultato: Comune e Cogei devono risarcirne il proprietario, con 300 milioni di lire a testa. E' il 2001. Ma Cogei, dopo anni, ancora non ottiene il terreno e minaccia di chiedere un risarcimento milionario, così la giunta Cofferati, nel 2008, offre 5 mila mq in più a titolo di risarcimento. E il teatro? Viene messo in vendita, costa troppo mantenerlo.Qualche grana anche con le ditte in subappalto. L'azienda dei Menarini ha interessi nel palermitano e nel napoletano, dove si affida a ditte locali. Nel 2008 l'operaio Mauro Delle Donne muore a causa di un ponteggio mobile che gli si ribalta addosso, nel cantiere che sta costruendo un supermercato Auchan nei pressi di Napoli, per conto della Cogei. Si feriscono altri due operai: cantiere sequestrato, aperte le indagini. Per la cronaca, le ditte in subappalto sono cinquanta (cinquanta!). Torniamo a Bologna, stesso anno. Nei pressi del capoluogo si costruisce un Ipercoop per conto di Cogei. Altro subappalto, alla Cogemi spa. Area? 80 mila mq un tempo destinati al verde agricolo, poi diventati edificabili con una variante al piano regolatore del 2006 (giunta Cofferati, di nuovo). Ma nel terreno ci sono particelle di amianto, tutto sequestrato e posto sotto bonifica.Si dirà che al Toro c'è Foschi indagato per le presunte combine durante il periodo al Palermo. Infatti Foschi non parla. La signora Menarini, con i fastidi della sua società e - soprattutto - con l'inchiesta aperta dalla Figc, non ci sembra la persona migliore per dare lezioni a Cairo, per quanto impeccabile - in certe affermazioni date a caldo - non sia nemmeno lui. Pensi alla Cogei, e allo stadio che vuole e non riesce a costruire.
Foto: cogei.it
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