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Da Giagnoni al Lecce

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Amici Granata! Ogni tanto penso e ripenso agli sfortunati eroi del Campionato 1971-72. La grintosa banda di Giagnoni. Si parla sempre e giustamente dei Campioni d'Italia 1975-76, più forti e meglio organizzati di loro (chi ha finito le...
Diego Piovano

Amici Granata! Ogni tanto penso e ripenso agli sfortunati eroi del Campionato 1971-72. La grintosa banda di Giagnoni. Si parla sempre e giustamente dei Campioni d'Italia 1975-76, più forti e meglio organizzati di loro (chi ha finito le elementari da un pezzo, ricorderà il boato del Comunale la prima volta che i ragazzi di Gigi Radice attuarono il famoso "pressing", per esempio), ma vorrei dedicare un modesto omaggio a quei tosti giocatori giagnoniani, che dimostrarono a tutti cosa vuol dire il Tremendismo Granata; superarono i loro limiti per diventare i vincitori morali dello Scudetto, che fu loro scippato dai gobbi, con l'aiuto di un paio di arbitraggi scandalosi:

Cotenna Agroppi, Bui la torre pensante, Giaguaro Castellini, Trincea Cereser, Sandro Crivelli, Capitan Ferrini, Natalino Fossati, Marino Lombardo, Livio Luppi, Biro Mozzini, Giorgio Puia, Paolino Pulici, Rosario Rampanti, Ferdinando Rossi, Claudio Sala, Jerry Sattolo, Topo Toschi, Luciano Zecchini.

Bah, non pensiamoci più e beviamoci sopra ma, certamente – pur essendo un grande vino – non mi sembra il caso di stappare una bottiglia di Barbaresco, in questo caso. Il Barbaresco, poi, non offritelo mai ad Agroppi. Vi posso anche dire che già allora non sopportavo Marcello Lippi (sarà fratello di Claudio Lippi, lo showman? A proposito di gente dello spettacolo, ma il pornodivo talposo Trentalance sarebbe l’ex-arbitro Trentalange che si è modificato leggermente il cognome per renderlo più penetrante?). Non capite i riferimenti ad Agroppi, Barbaresco, Lippi, per non parlare di tale Toselli? Buon per voi, vuol dire che siete giovani e all'epoca non avete schiumato rabbia, una rabbia che non si può cancellare. Ah, avevo detto non pensiamoci più, allora provo a cambiare discorso.

BAUrack OBAUma, un mio fan statunitense esperto in tintarelle (me l'ha detto Silvio) e noto tifoso del Toro e del West Ham, mi ha proposto di andare a vivere con lui e la sua famiglia, in una grande casa tutta bianca, un po' per aiutarlo e consigliarlo in certe faccende che non ho ben capito (mi ha citato l'Iraq, Gaza e l'accattivante Ossezia, un posto che mi attira, non so perché, sarà il nome), un po' per contribuire all'educazione delle sue figliuole, Malia e Sasha (che dev'essere imparentata alla lontana con Sasa Bjelanovic). Mi ha fatto una di quelle offerte che non si possono rifiutare. Ma io sono un esperto in fiuto e l'ho fatto due volte. Ho ri-fiutato. Così facendo ho dato via libera ad un mio conoscente, un cane d'acqua portoghese (Cão de agua) alto come me, di colore bianco e nero, di nome Rui Bassos. Portoghese… bianco e nero… basso… bassos… mumble mumble… mi ricorda qualcuno, ma non riesco a mettere a fuoco.

Il mio fan ameriCANo (ma di origine afriCANa) OBAUma, tra l'altro, dice che trovare un cagnolino come amico e che sia adatto al ruolo di suo capo occulto, è più difficile che scegliere il Segretario al Commercio degli Stati Uniti (a proposito di segretari, non vi consiglio il mio). Vorrei ben vedere. Non sono molti, in effetti, i personaggi carismatici e maestri di vita che possano essere alla mia altezza (non parlo di altezza in senso di centimetri).

Il bravo (anche in senso di "bravo presentatore") Alessandro Salvatico, su Toronews, ha pensato di ricordarci alcune meteore Granata (il meteorismo non c'entra) e ho avuto un pensiero: il giocatore con il cognome più invidiabile? Rizzato, sicuramente! Ve lo ricordate? Bello! "Come ti chiami?"; risposta: "Rizzato!" e fai subito bella figura. Meglio che chiamarsi Nunziata, o Fiore, o Gentile, no? Anche con le donne dovrebbe fare bella impressione.

E adesso la formazione da schierare a Lecce: me ne hanno suggerite una decina, tutte diverse tra loro, neanche avessimo la rosa dell'Inter. Io butterei in campo Calderoni, Natali, Di Loreto, HDF, Colombo, Abate, Ogbonna, Saumel, Dzemaili, Rosina, Bianchi. Diciamolo, al momento non possiamo permetterci due punte vere. Teniamo Stellone e Amoruso pronti a subentrare. Mettiamo in campo un po' di corridori, tanto abbiamo visto che Colombo e Ogbonna non cambiano il loro rendimento, nel bene e nel male, se giocano dieci metri più avanti o più indietro, copriamoci un po' in difesa, schieriamo i due ragazzi Saumel e Dzemaili in mezzo al campo a fare un po' di ordine e speriamo.

PRIMA VI DICO E POI FACCIO! Woooffffff!!!!!!!!!!

Dottor Puzzetto (Percival Ulrico Zoroastro Zacintus Ermenegildo Theodor Theophilus Orson)Presidente Toro Club Amici a 4 zampe