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Da infausto ricordo

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"Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli altri tifosi che...
Redazione Toro News

"Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli altri tifosi che leggessero. Gi autori si offrono infatti di condurre un dialogo aperto anche attraverso i commenti a pié di pagina; sarà pertanto possibile chiedere, osservare, affermare e anche criticare. Senza offese, illazioni e post incivili in generale, naturalmente.

Fino al Dicembre 2009 il nome di Gianluca Petrachi evocava unicamente nella mia mente e in quella degli appassionati granata l’infausto ricordo di una delle operazioni di mercato più scellerate nella storia del calcio italiano.Correva l’estate del 1994 quando, la cessione di Christian Vieri promettentissimo attaccante della squadra granata, avveniva in cambio del sopracitato pedatore del Venezia, qualche milione (allora c’erano le lire) e contorno di patatine omaggio sotto la regia di affaristi intenti a spolpare quello che allora era il miglior vivaio del calcio italiano.

Dal Gennaio del 2010 il nome di Gianluca Petrachi è diventato per il sottoscritto e per i tifosi granata che ancora si ostinano a considerare il Toro la prima squadra di Torino e non la terza squadra del Piemonte, un potentissimo mantra tibetano che si ripete ad ogni sessione di calciomercato e recita all’incirca così:“Morello, Dalton, Bassi, e Rubinho….. oohhmmDi Cesare, D’Ambrosio, Filipe, D’Aiello, Carrieri, Cavanda, Zavagno….. aummmmBraganca, Statella, Genevier, De Vezze, De Feudis, Pestrin, Barusso, Scaglia, Gabbionetta…… oohhmmSalgado, Bernacci, Pellicori,Sgrigna,Pagano, Iunco….. aummmmCoppola, Verdi, Oduamadi …. oohhmm” .

Al termine della prima parte della meditazione, per allontanare il velo di tristezza che ha impregnato il vostro IO, ripetete ad alta voce le ottimistiche dichiarazioni del nostro direttore sportivo:“adesso fateci lavorare, si ricomincia..”“daremo all’allenatore la squadra pronta per il ritiro..al 90%..no al 70%..no al…completate a piacere” “quest’anno il mercato è più semplice dell’anno precedente..”“l’input è non indebolirci..anzi migliorare la rosa”Ultimate quindi la declamazione con qualche mendace dichiarazione del nostro valido direttore sportivo:“ho vinto il campionato a Pisa, dove sono andato io ho sempre fatto bene..”“colpa dei tifosi che già a Norcia contestavano..”“io non ho nulla da rimproverami..”

Se malgrado queste indicazioni, e malgrado l’aiuto di qualche valido pranoterapeuta pugliese, trovate la situazione della Cairese (oops scusate, Torino FC) senza vie di uscita, non preoccupatevi, la realtà è se possibile ancora peggiore.A pochi giorni dalla partenza per il ritiro di Sappada la squadra è formata in gran parte da giocatori demotivati, reduci dalle peggiori stagioni della storia del Toro senza nessuna prospettiva di mercato in uscita, da giovani sconosciuti con nomi impronunciabili della Primavera del Milan che faticano a primeggiare nella propria categoria, da giocatori su cui a parole si dice di puntare e poi si mercanteggia una comproprietà annuale per pochi spiccioli. Un giocatore come Gazzi (!!!!) è diventato irraggiungibile.Il settore giovanile è allo sbando, programmi di ampio respiro (annuali), con una squadra Primavera che perde i pochi elementi validi e di prospettiva con cervellotiche operazioni di mercato che si concludono con la partenza di nazionali di categoria granata verso altri lidi e l’arrivo in granata di pari età dalle incerte prospettive future con formule di comproprietà che rendono in pratica impossibile mantenere e eventualmente monetizzare il giocatore che si dimostra valido in prospettiva. In conclusione la filosofia del buon Gianluca Petrachi e del suo presidente è sempre la stessa:prestito, senza diritto di riscatto, al massimo comproprietà, possibilmente gratis!In conclusione, Il TIFOSO GRANATA (volutamente maiuscolo) si appresta ad affrontare con la stessa proprietà (mai successo presidente, inserisca questi dati nei suoi personalissimi record statistici di gradimento) e con questo direttore sportivo il quarto giro di giostra della serie B , io ho la nausea di questo ennesimo giro in giostra non richiesto e di cui non ho la minima responsabilità e invito tutti i tifosi granata a lasciare alla coppia mandrogna – pisana l’onere dell’acquisto del biglietto e la responsabilità degli incidenti di percorso dovuti allo scarso materiale a disposizione dell’area tecnica.Gianluca Boccalatte

(Foto: M. Dreosti)