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Dagli undici metri

Dagli undici metri - immagine 1
di Mauro Saglietti
Redazione Toro News

Sistema planetario 2000-2001 ovvero quella dei “Record insperati”Non tardammo a capire di che pasta fosse fatto il comandante che diresse la nave verso le galassie più inospitali, incurante delle nostre proteste.Ci impedì di accedere al ponte di comando e introdusse anestetico mischiato a ossigeno nei condotti di aspirazione dell’astronave, facendoci così assuefare a quello che era un triste destino.

Dopo gli ultimi anni di saliscendi, ci presentammo ai cancelli del campionato 2001-2002, senza eccessiva convinzione.In Coppa Italia eliminammo il Bari, poi affrontammo lo scoglio Milan, che ci battè 3-1 in casa. Nella gara di ritorno vincemmo a San Siro, contro le riserve rossonere, grazie ad un rigore di Schwoch, e lì terminò la nostra breve avventura.Cominciammo in compenso alla grande il campionato, prendendone due dall’Ancona alla prima giornata. Per giunta in casa.Sullo 0-1, i marchigiani usufruirono di un rigore. Tirò Edy Baggio, Pastine respinse, ma lo stesso Baggio fece gol sulla ribattuta.Pizzi, che due anni prima aveva segnato un paio di penalties contro di noi con la maglia della Cremonese, non perse l’abitudine e realizzò su rigore la rete del vantaggio per il Treviso alla quarta giornata, gara poi riequilibrata da un tiro di Mandelli da fuori area nella ripresa.Il primo rigore a favore in campionato ci venne fischiato nella gara interna disputata contro la Ternana. In svantaggio 0-1, Ferrante pareggia il conto, mentre la gente granata comincia a rumoreggiare… Finirà 1-1.La domenica seguente ci facciamo assegnare contro due rigori, entrambi realizzati, in quel di Piacenza, in un disastroso 3-1, prima gara dell’era Camolese. Nel turno successivo, ce ne assegnano uno a favore a Padova, contro il Cittadella.Ferrante segna, ma nella ripresa perderemo 2-1.Un disastro insomma.Arriviamo così al rigore di Torino-Siena 1-1.Ferrante fa gol mentre tutto lo stadio lo fischia, perla da incorniciare nella nostra storia di tifosi.Per quel campionato se ne andrà all’Inter.Camolese comincia a rimettere insieme i pezzi e ricostruisce il Toro. I risultati arrivano, uno dopo l’altro.E per giunta senza rigori.Proprio così.Da lì in avanti, non ci verranno assegnate massime punizioni contro e soltanto più uno a favore, il 14 aprile contro il Crotone di Cyprien, Nocerino e Sculli (…). Tira Maspero ma la sua legnata colpisce la traversa. Calaiò provvederà a regalare la vittoria.La storia di quel campionato trionfale, che ci vedrà chiudere primissimi, non passa quasi mai dagli 11 metri.

Coordinate astrali:A favore 5 (4), di cui 1 sulla traversa.Contro 4 (3) di cui 1 parato.Capitano dell’Astronave: Ferrante (3) – Primo Ufficiale: Schwoch (1)

 

Sistema planetario 2001-2002 ovvero quella del “Piccolo Grande Uomo”In tempi di tirannia e schiavitù spaziale, mentre alle nostre spalle venivano tese trappole e allestiti intrallazzi delle quali stiamo ancora portando le conseguenze, ci parve di scorgere uno sprazzo di luce portato da una stella. Era il nostro timoniere della sala macchine, che spesso disobbedì alle direttive omicide del tiranno, salvandoci da una morte precoce.

 

Il ritorno in serie A del 2001 non fu per nulla facile. Dopo la gara d’esordio a Udine (2-2 dopo essere stati avanti 2-0, segnò addirittura Osmanovski), ne prendemmo 3 in casa dal Brescia, squadra per qualche strana ragione eternamente ostica. Uno dei gol fu segnato su rigore da Baggio, per fallo peraltro inesistente. Rigore contro anche in casa contro l’Inter, nella ormai consueta e tradizionale sconfitta contro i nerazzurri. Lo 0-1 fu firmato da Kallon, che nel ‘99 ci aveva già punito con la Reggina.E già che ci siamo menzioniamo anche il terzo rigore a sfavore, assegnato la domenica seguente al Piacenza. Il gol fu segnato da Hubner e gli antipatici emiliani replicarono il 3-1 dell’anno precedente.Poi finalmente si arrivò al derby, che conosciamo assai bene.Prima il rigore di Ferrante, per il 3-2, poi il tiro stile Cape Canaveral del cileno Salas, peraltro gentile omaggio del signor Borriello.Si dice tra l’altro che quel pallone sia ancora nello spazio e abbia da poco superato Saturno.Evidentemente quella porta, a destra della tribuna, quell’anno era baciata dalla fortuna, poiché anche Inzaghi del Milan, col Toro che stava vincendo 1-0 (Lucarelli), sparacchiò alta la palla del possibile pareggio a pochi minti dalla fine, con sommo gaudio della Maratona.Vittoria sofferta ma meritata contro il Parma, maturata dal dischetto.Nel corso del primo tempo, Ferante calciò, il portiere respinse, ma lui fu lesto a ribadire in rete. In occasione della bella vittoria sull’Udinese alla prima giornata di ritorno (Iaquinta per i friulani siglò il provvisorio 1-1), Lucarelli siglò una delle reti granata dal dischetto.Poi, nel proseguo del campionato, poco da segnalare, se non il rigore con il quale Ferrante pareggiò provvisoriamente a San Siro il gol di Kaladze. Partita poi decisa da Ambrosini, ahimé, nei minuti finali.E poi, ovviamente la gara di Venezia alla penultima giornata, con la  salvezza già acquisita.Maniero portò in vantaggio il Venezia già retrocesso, su penalty, quindi Ferrante quel giorno sbagliò, anche con parecchia sfortuna, due rigori.Facendosi parare il primo tiro, e calciando il secondo sul palo.Dai e dai riuscimmo a pareggiare quella partita con rete di Galante negli ultimi istanti di gioco.E così girammo pagina.Ma quello che trovammo in seguito, nel seguito della storia, fu più nero del nero. Coordinate astrali:A favore 5 (2) di cui 2 parati ed uno sul palo.Contro 6 (4) di cui 1 tirato in orbita, 1 alto.Capitano dell’Astronave: Ferrante (2) – Primo Ufficiale: Lucarelli (1)

 

Sistema planetario 2002-2003 ovvero quella della “Vergogna”Liquame putrescente galattico, fetore spaziale, pianeti dall’aria malsana.La nostra nave rischiò di arenarsi in quello scarico spaziale nel quale il timoniere dell’astronave ci stava conducendo a bella posta. E non riuscimmo a scampare a quello scempio.Non guardate dai finestrini, basta il ricordo osceno, anche se rimosso.

 

Un’annata così terrificante e spoglia di ricordi (più facile ricordare campionati di 30 anni prima con dovizia di particolari che questo e altri che seguiranno) presenta episodi scarsi e dimenticati. Talvolta anche i registri di viaggio consultati non corrispondono tra di loro.Si comincia con un penalty a favore, a Modena, sullo 0-2 contro il Modena. Tira Ferrante, segna, ma la squadra di De Biasi vince senza difficoltà.La domenica seguente, il sei di ottobre, è una data umiliante e scandalosa. Nel 6-0 del Milan c’è da segnalare la rete di Pirlo dal dischetto.Una delle poche partite da salvare in un’annata tanto balorda, è la vittoria casalinga contro il Bologna, decisa da un gol strepitoso di Castellini uno dei giocatori più presi di mira dalla tifoseria granata) a tempo quasi scaduto, che arrivava dopo il vantaggio di Conticchio in apertura ed il pareggio di Vanoli su calcio di rigore, sempre nel primo tempo.Altro rigore contro la domenica seguente a Perugia, dove perdemmo 2-1. In pochi ricordano che la rete di apertura fu la prima segnata in serie A da un certo Caracciolo, che come ottima cosa, andò a fare il gesto delle orecchie sotto il settore ospiti occupato dalla nostra tifoseria. Un gesto niente male, spiegabile forse soltanto con il tifo di appartenenza per una squadra da noi disprezzata. Ottenuto il pareggio con Ferrante, subimmo la rete della sconfitta allo scadere (ci venne subito restituito dalla sorte il minutaggio del turno precedente), grazie a un rigore di Ze Maria.Sorvoliamo sul derby perso in casa 0-4, nel quale Ferrante si fece pure parare un penalty da Buffon.Bella roba. Andiamo avanti in questo Giro d’Italia che continua in maniera indecente e spaventosa.Dopo aver preso sberle da tutti, affrontiamo l’Atalanta in casa, nel recupero della partita rinviata per la morte del medico bergamasco in hotel a Torino. E’ l’inizio di gennaio e nevica, si gioca col pallone rosso. Segna Natali per gli orobici, pareggia il Toro su rigore con… Mezzano, che calcia alla sinistra di Taibi.Riusciamo ancora a farci fare gol da un Signori a fine carriera, nel 2-2 di Bologna, la prima gara che si disputa dopo la morte di Gianni Agnelli,  poi per incontrare un penalty, saltiamo fino al mese di Marzo, quando allo stadio Giglio di Reggio Emilia, nel quale veniamo relegati per 4 turni su 5 dopo la squalifica post-invasione Milan (un turno si giocherà a Parma), battiamo la Reggina grazie a un rigore di Ferrante, in una trista partita, che vede il destino della nostra squadra ampiamente segnato.Parlavamo di Parma.Quando mancano soltanto sei giornate alla fine, ci facciamo battere al Tardini dai locali, che vincono con una rete di Mutu, che realizza su massima punizione.La schifezza volge al termine. Rigore contro anche a Bergamo nel 2-2 finale e cattive notizie anche da Roma (le buone abitudini sono dure da perdere, anche in anni grami) dove, tanto per non sbagliare ci assegnano contro non uno, bensì due rigori (segnano Cassano e De Rossi). Sul 3-0 sigliamo il gol della bandiera con Frezza, che esulta come un bambino, indicando il cognome sulla schiena.Capisco la soddisfazione, ma è la fotografia della stagione.Tiriamo le somme e poi chiudiamo a chiave questo Sistema planetario velenoso.

Coordinate astrali:Capitano dell’Astronave: A favore 4 (3) di cui 1 paratoContro 8 (8)Capitano dell’Astronave: Ferrante (2) – Primo Ufficiale: Mezzano (1)

 

Sistema planetario 2003-2004 ovvero quella della “Melma”Dal veleno al ghiaccio. La nave spaziale ha problemi a procedere. La luce della stella più vicina è molto distante. Questo Sistema planetario è il più freddo, lontana e inospitale dell’intero universo granata ed il timoniere non accenna a mollare la presa. In lontananza intravediamo la micidiale Galassia dell’Implosione e temiamo che lui voglia condurci proprio lì dentro.Ma è ancora distante e speriamo che non sia vero…Torpore. Neanche il lontano ricordo o il piacere di poter ricordare qualcosa.Eravamo nell’anticamera del nulla.

Nel campionato 2003-2004 di serie B, sarebbero state promosse 5 squadre direttamente. La sesta avrebbe spareggiato con la quart’ultima di A.Con tutte quelle promozioni, vuoi non salire? Commettemmo l’errore di pensare che i giocatori del Siena (Pinga, Mandelli, Tiribocchi), che avevano appena conquistato la serie A, sarebbero stati ben lieti di riconquistare la promozione. Trascorremmo il campionato a ripeterci in modo auto consolatorio che “ci sarebbe bastato anche il sesto posto”. E a forza di farci bastare quello, finimmo non troppo distante dalla zona C.Il calendario, storia paradossale italiana, quell’anno viene stravolto in seguito al ripescaggio del Catania, in seguito a una irregolarità verificatasi in occasione dell’incontro del campionato precedente tra gli etnei e il Siena (…). Viene stilato un calendario, ma la giustizia ordinaria ha la meglio su quella sportiva e la serie B viene portata 24 squadre.A nulla vale il tentativo di boicottaggio di qualche squadra. Saltano le prime due giornate, che verranno recuperate in seguito.Una storia italiana, vissuta in anni nei quali forse riuscivamo ancora a stupirci di qualcosa.Forse.Nonostante lo sgraditissimo timoniere della nave, il Toro sembra ingranare e mette sotto il Palermo, ai quali tutti pronosticano una facile promozione, quale poi sarà.Nel primo tempo si va sul 2-0 ed una delle reti è segnata proprio da Ferrante su penalty. Nella ripresa il Palermo si fa sotto e Corini, sempre su rigore, porta il risultato sul 2-1, che non cambierà più.Poi, contro la Salernitana abbiamo la sensazione che il gol debba arrivare da un momento all’altro e l’opportunità si presenta ad inizio ripresa sotto forma di penalty, ma Ferrante tira alto.Così il gol arriva sì, ma lo segna Bogdani per la Salernitana, a ricordarci quanto stiano per precipitare le cose quando ottimismo e faciloneria gravitano in questo ambiente.Ne abbiamo avuto esempi recenti.Ferrante la butta dentro anche a Pescara dagli undici metri, ma (ahinoi), da quella gara (persa poi 2-1), che annuncia la terza sconfitta granata, la squadra comincerà un percorso incostante terribile, che durerà mesi.Il 15 ottobre però gli undici di Ezio Rossi riescono ancora a piegare il Cagliari, che a fine campionato chiuderà in prima posizione, appaiato al Palermo. Si va sul 4-0 e una delle reti è messa a segno da Pinga sul quarto rigore della stagione, assegnato in periodo di bonaccia. Poi il Cagliari rimonta ma si ferma a 2. Ci illudiamo così ancora una volta di essere uno squadrone che non avrà problemi nella risalita.Sarà, ma questa storia mi ricorda da vicino qualcosa.E così affrontiamo la seconda partita di fila in casa illudendoci di vincerla (cosa che avviene assai di rado). Infatti le buschiamo 0-1 dall’Atalanta, senza però bisogno di rigori per perdere.Poco dopo la visita a Orbassano e le minacce a Vergassola (che infatti se ne andrà), si va a giocare a Piacenza, campo infausto. E’ il 14 dicembre e gli antipatici padroni di casa ci regolano 2-0, siglando la seconda rete dagli undici metri con Beghetto.Quando ormai appare chiaro che la squadra a furia di perdere rischia di rimanere fuori dai giochi, disputiamo la gara interna col Livorno.Segna Protti nel primo tempo, pareggia Ferrante su rigore, tirato tra i fischi, come accaduto già nel 2000 contro il Siena. Una vera abitudine, verso il giocatore migliore degli ultimi 15 anni, che ci ha tolto spesso e sovente dalla melma (ma era antipatico e guadagnava troppo etc etc.).Sono ricordi sparsi, amari, che fanno più tornare alla mente quello che si stava personalmente facendo in quel momento, piuttosto che il gesto atletico, difficile anche solo da visualizzare.Nel girone di ritorno è cosa giusta assegnare altri tre punti alla Salernitana, che apre le marcature grazie alla massima punizione di Bombardini (finirà poi 2-0), quindi nel 3-2 interno contro il Bari, la seconda rete dei pugliesi è firmata da Cordova su rigore.Il 7 marzo del 2004 si vince agevolmente 2-0 contro il Pescara, grazie anche alla marcatura di Pinga su penalty, poi si passerà inutilmente 4-2 contro il Piacenza in casa, e qui, lasciatemi fermare il racconto perché, giù il cappello, ci fu, su rigore, l’ultima rete segnata da Marco Ferrante nel Toro, un discorso cominciato molti anni prima col Castel di Sangro.Il 22 maggio Pinga salva dagli undici metri l’onore granata, travolto  a Livorno per 3-1, mentre alla penultima alla Fiorentina basta un rigore di Graffiedi per avere ragione della nostra squadra allo sbando.L’ultima giornata è emblematica.In un Delle Alpi riempito solo dai tifosi messinesi del settore ospiti, il Toro viene battuto per 1-3 dal Messina, al quale vengono concessi due penalties.Uno anche per il Toro, ma Ferrante, ahimè, sbaglia.E’ il sipario su una stagione devastante, dimenticata, il cui insegnamento però potrebbe rivelarsi attuale.

Coordinate astrali:A favore 9 (7) di cui 1 calciato alto e 1 parato.Contro 7 (7)Capitano dell’Astronave: Ferrante (4) – Primo Ufficiale: Pinga (3)

 

Sistema planetario 2004-2005 ovvero quello dei “Due Vermi”La maschera fu calata inesorabilmente.Le persone delle quali ci eravamo fidati, si tolsero il travestimento e si rivelarono per enormi vermoni spaziali, che ci condussero verso la fine, con false promesse fino a un istante prima che la nave si schiantasse contro l’asteroide finale.

 

Nell’ultimo anno di vita del Torino Calcio, incontrammo i rigori alla quarta giornata quando, vestiti di blu (SNORT), vincemmo a Bari per 1-0 grazie al penalty di Pinga a venti minuti dalla fine. Dopo una partenza sparata, la squadra di Rossi rallentò, per poi riprendere un passo, spesso altalenante, a partire dalla partita di Pecara, dove ci imponemmo per 2-0, con reti di Marazzina e Quagliarella.Sullo 0-1, il Pescara ebbe l’opportunità di riequilibrare la gara, ma Russo si fece parare un rigore da Sorrentino.Poche settimane più tardi il Toro ospitò il Venezia, molto mal messo in classifica, per una partita rocambolesca.I lagunari si presentarono in campo nel primo tempo con la prima maglia, di colore nero con risvolti arancio-verdi. Su azione di contropiede, Sorrentino commise fallo su Biancolino, lanciato a rete. Espulsione del nostro portiere e rigore per la squadra lagunare. In porta entrò Jimmy Fontana, sostenuto a gran voce dalla Maratona, sotto cui si batté il rigore.Biancolino calciò a lato e nelle dichiarazioni di fine gara Fontana dichiarò che “quel rigore era stato parato dalla Maratona“. Pinga ci portò in vantaggio su punizione al termine della prima frazione di gioco, poi nella ripresa (con il Venezia in maglia bianca - !!!), subimmo il pareggio al ‘91, in seguito a un’uscita sbagliata dello stesso portiere.Giornataccia il 28 novembre 2004 quando subimmo un memorabile rovescio interno ad opera del Modena. I due gol dell’ex Fabbrini vennero intervallati dal rigore di Ganz, a fine carriera (ma noi solitamente non ci togliamo mai il privilegio di rivitalizzare i giocatori sul viale del tramonto - vedi Flachi, che dopo Brescia-Torino ha continuato a segnare gol a grappoli. Eccome!).Il 12 dicembre 2009 ospitammo il Catanzaro, che occupava i bassifondi della classifica. Si vinse agevolmente per 3-0, ma sull’1-0 Pinga si fece parare un penalty da Manitta.Lo stesso Pinga però ebbe modo di rifarsi, realizzando più tardi la rete del 2-0, riprendendo un tiro ribattuto dal palo. Marazzina, ancora su rigore, fece poi tre.Fotocopia della gara col Venezia, fu quella interna col Treviso, sebbene più negativa nel risultato.Giornata nera per Sorrentino, che prima subì un gol assurdo da Barreto, poi, dopo il pareggio di un nostro giocatore dai capelli lunghi e biondi, fece fallo da ultimo uomo e venne nuovamente espulso. Entrò in campo Marchetti, l’attuale portiere del Cagliari, che nulla poté contro il tiro di Fabio Gallo, futuro granata.Le prestazioni altalenanti del nostro portiere convinsero la “società” ad acquistare un altro portiere di esperienza, Berti, che esordì a Verona, in occasione della prima giornata di ritorno.Gara negativissima, con sconfitta per 2-0 e rigore sbagliato di Marazzina.Tre rigori la domenica successiva per Torino-Ascoli. Bianconeri in vantaggio con Colacone, poi due penalties di Pinga, di cui uno calciato all’ultimo minuto, diedero la vittoria al Toro.Il 26 marzo 2005 il Toro si trovò a condurre per 3-0 sul Pescara dopo soli 18 minuti di gioco (3-1 poi il risultato finale). La terza rete del Toro fu siglata su rigore e fu l’unico gol italiano segnato da Carlos Marinelli. Nella ripresa poi Sorrentino (che risostituiva Berti, rottosi un dito) parò un rigore a Giampaolo.

A tempo scaduto quel simpaticone di Antonini siglò la rete della bandiera per gli abruzzesi.Il 7 maggio 2005 ospitammo l’Arezzo e alla mezz’ora si profilò la possibilità di passare in svantaggio, in seguito ad un rigore concesso agli ospiti.Sorrentino parò anche questo rigore, l’azione proseguì e sul capovolgimento di fronte Marazzina fece gol.Un minuto di fuoco, per il quale gridammo come forsennati.La settimana seguente pareggiammo una partita incredibile contro il derelitto Catanzaro. Prendemmo il solito gol della domenica dopo essere stati in vantaggio con un rigore di Maniero.Due settimane più tardi avemmo ragione della Triestina in casa per 1-0, con rete di Pinga su rigore, e per le statistiche questo fu l’ultimo penalty calciato dal vecchio Torino.Lo schianto contro l’asteroide ormai era prossimo.Non credevamo ci saremmo salvati.

Coordinate astrali:A favore 9 (7) di cui 2 paratiContro 7 (3) di cui 3 parati e 1 fuori.Capitano dell’Astronave: Pinga (4) – Primi Ufficiali: Marazzina (1), Marinelli (1), Maniero (1)

 

Sistema planetario 2005-2006 ovvero quello della “Rinascita”Ci ritrovammo tra i rottami. Eravamo vivi a dispetto dei vermi spaziali.E’ storia recente, ma già dimenticata. Ci ritrovammo un giorno di settembre in un sistema di “stelle nove” appena formate. La nostra fermata più bella in anni recenti.In quell’annata, Rosina è il nostro rigorista che segna il gol dell’1-0 contro il Piacenza, ma due settimane più tardi calcia fuori contro il Cesena (gara poi risolta da Fantini), quindi in casa contro il Verona si fa deviare in corner il tiro del possibile 2-1 da Vanstrattan. Sugli sviluppi del corner, comunque, ci sarà l’autorete di Biasi per il 2-1 definitivo. Sempre Rosina sigla il momentaneo pareggio interno contro l’Arezzo (perderemo 1-2) il vantaggio interno contro l’Atalanta (2-2 finale), ed avrà il sangue freddo di tirare il rigore decisivo al 90° nella gara interna contro il Catania, per il 2-1 finale.Infine durante l’ultima gara interna, Torino-Cremonese, sarà il greco Vryzas a fallire al primo minuto un calcio di rigore (3-0 poi per noi)A questi bisogna aggiungere il rigore calciato da Rosina nella sfida di ritorno contro il MantovaA sfavore gli arbitri picchiano duro: ci vengono fischiati contro 12 penalties. Alla seconda giornata è Ventola a segnare per l’Atalanta, ad Arezzo Abbruscato accorcia le distanze per i suoi (curiose queste coincidenze degli ex), poi è la volta di Mascara del Catania (1-1) e di Bucchi del Modena (ma il suo gol firmerà soltanto il 2-1 finale per noi sui canarini). Quindi ancora D’Angelo per il Rimini (sconfitta per 2-1), Carbone per il Vicenza (sconfitta 3-2), Cacia a Piacenza (rigore decisivo, perderemo 1-0), Salvetti per il Cesena (finirà 1-2 per noi). A questi vanno aggiunti i tre rigori di Caridi, Noselli e Poggi nella doppia gara col Mantova.Alla fine dell’annata tornammo a rivedere le stelle, quelle vere.Anche se non eravamo poeti.

Coordinate astrali:A favore 8 (5) - di cui due parati e uno fuoriContro  12 (12)Capitano dell’Astronave: Rosina (5)

 

Sistema planetario 2006-2007 ovvero quello della “Esaltazione”Senza più le armate della Confederazione, relegate ai margini delle Galassie dopo che la loro conclamata corruzione era stata scoperta, trovammo pianeti all’apparenza rigogliosi, in realtà dal moto lento e inadatto alla nostra vita. Ma la passione e la voglia di Eden ce li fecero gustare come buoni per tutta l’annata.

Tornati  in serie A, ci imbattemmo nei penalties in occasione del rovescio interno contro la Lazio (0-4) datato 30 settembre 2006. La rete dello 0-2 fu segnata da Oddo su rigore, che Abbiati riuscì appena a toccare.Altro rigore contro il 29 ottobre, sul neutro di Bari, contro il Catania. Spinesi portò in vantaggio i rosso azzurri, prima del pareggio finale di Franceschini.Finalmente un tiro dagli 11 metri a favore nella gara interna contro la Sampdoria, risolta da Rosina a poco più di dieci minuti dal termine.Un briciolo di fortuna il 10 di dicembre, a San Siro di fronte ai rossoneri e a tanti tifosi granata.Nella ripresa il Milan ebbe l’opportunità di portarsi in vantaggio con una massima punizione, ma Gilardino calciò sul palo.A ben pensarci fortuna un corno, perché Muzzi nel finale colpì per due volte lo stesso legno nel corso della stessa azione ed il risultato non si mosse dallo 0-0.Paradossale quanto capitò ad Ascoli la domenica seguente. Rosina portò in vantaggio i granata nel corso della ripresa su rigore, quindi a tempo scaduto l’Ascoli usufruì di una massima punizione, che Bjelanovic (!) si fece parare da Abbiati. Sul capovolgimento di fronte Rosina sigillò la partita con il 2-0.Terza domenica, terzo rigore contro. Contro la Roma Franceschini venne espulso per aver toccato la palla con le mani di fronte alla porta. Rigore che Abbiati parò a Totti. Ciò non gli impedì di segnare con una deviazione di sedere (e quindi fortunosa), nella partita che i capitolini condussero in porto per 2-1.Ennesimo rigore contro (eravamo tornati in serie A) nella sconfitta patita per 1-3 contro l’Inter.Personalmente mi spiacque molto che a fare gol fu Materazzi, opinione credo condivisa da buona parte della tifoseria, non tanto per il gol, quanto per la scarsa stima per il giocatore.Facciamo la conta dei rigori contro? La solita carriolata. Nell’ultima partita di Zaccheroni sulla partita granata, il Toro venne travolto per 3-0 dal Chievo, che a risultato acquisito si prese il lusso di sbagliare un calcio di rigore con Pellissier.E quanti continuarono a darcene contro! Da segnalare anche il rigore di Mutu parato da Abbiati nel disastroso 5-1 patito a Firenze.L’arbitro Bertini di Arezzo, forse in seguito a un singulto inavvertitamente scappato, ci assegnò il penalty che portò il Torino sul 2-0 a Messina, realizzato da Rosina prima del 3-0 di Stellone.Infine, tanto per chiudere in bellezza, a Milano in occasione della festa finale nerazzurra, facemmo il possibile per non sfigurare, con due rigori contro, calciati da Materazzi e Figo.Ma era un campionato di transizione.La sofferenza non sarebbe durata.Pensavamo.

Coordinate astrali:A favore 3 (3)Contro 10 (5) di cui 4 parati, 1 sul palo.Capitano dell’Astronave: Rosina (3)

 

Sistema planetario 2007-2008 ovvero quello della “Sopravvivenza”L’astronave proseguì, carica di entusiasmo, anche per i rinomati macchinisti acquistati e messi ai motori della nave, ma ancora una volta le illusioni morirono all’alba di un Sistema Planetario dove l’alba non sorgeva mai. Rischiammo di essere inghiottiti dalle sabbie mobili spaziali…Ne venimmo fuori con tanta sofferenza.Una volta per tutte, pensavamo.

 

Non tardammo molto a incontrare la negatività dei rigori, in quella stagione.Alla quarta giornata ospitammo il Siena, squadra sempre ostica per chissà quale motivo.Passammo in vantaggio con Dellafiore al nel primo tempo, poi subimmo un calcio di rigore di Maccarone alla mezz’ora.Ma Sereni parò.Purtroppo la storia ebbe la sua fotocopia nella ripresa. Altro rigore per il Siena, altro tiro di Maccarone, altra parata. Purtroppo questa volta però il senese fu lesto a ribadire in rete la palla dell’1-1, risultato che fu quello finale.Altro penalty a sfavore nella gara giocata a Bergamo contro l’Atalanta.In svantaggio dalla fine del primo tempo per il gol di Ferreira Pinto, il Toro beccò la seconda rete su penalty di Doni, in seguito al quale fu espulso Natali per proteste. Sul 2-0 avemmo una inaspettata reazione di orgoglio e riuscimmo a recuperare il risultato, con gol di Ventola e di Motta proprio allo scadere.Rigori a favore neanche a parlarne. Contro l’Inter fuori casa subimmo un pesante rovescio 4-0 e la prima rete fu siglata dagli undici metri dal simpaticissimo ibrahimovic, prima che i nerazzurri dilagassero.Incredibile ma vero, il primo rigore stagionale ci viene assegnato a Napoli, quasi ala fine del girone di andata. Tirò Rosina e fece gol.Vuoi però non pareggiare il conto?Ecco allora che l’arbitro Trefoloni, nella ripresa assegnò la massima punizione ai padroni di casa.Calciò Domizzi, ma Sereni parò ancora, prima di infortunarsi.Nel finale Hamsik riuscì a siglare l’ 1-1, risultato con il quale si chiuse la gara.La canzone del campionato continuò però a cantare note stonate.In occasione dell’ultima di andata, perdemmo 2-1 a Firenze.Aprì le marcature Vieri su rigore (vuoi non far segnare il gol della pensione? Vedi Flachi, vedi Ganz?), si pareggiò con un bel tiro di Grella, ma subimmo un altro penalty, probabilmente inesistente, che Mutu si incaricò di trasformare.

 

Facciamo il punto.A questo punto della stagione ci troviamo con un rigore a favore e ben sei contro. Un parziale devastante.La situazione viene in parte alleggerita alla seconda di ritorno nella gara di Reggio Calabria.Andiamo in vantaggio con Rosina dal dischetto, poi Stellone segna un gol strepitoso e nella ripresa Amoruso (che ci aveva già fatto gol all’andata), fa 1-2. Una sgroppata di Comotto viene però stoppata in area in maniera irregolare.Rosina va di nuovo dal dischetto e fissa il risultato sull’1-3.Nella partita del 2 marzo 2008, disputata a Genova contro i blucerchiati, ci si trova sull’1-1 quando il Toro ha l’occasione di portarsi in vantaggio grazie ad un ‘inaspettato penalty. Tira Di Michele e fa gol.Non festeggiamo troppo, mi raccomando, perché un minuto dopo la Sampdoria ha già pareggiato con Cassano.2-2 che sarà anche il punteggio definitivo.Il 16 marzo si va a giocare a Cagliari, con toni da trionfo imminente.Trionfo sarà, ma per il Cagliari, che va in vantaggio con Jeda.Abbiamo subito l’occasione di fare pari su rigore, ma Di Michele (Rosina è assente) calcia malissimo e si fa parare il tiro da Storari. In compenso Acquafresca, poco dopo non sbaglia, sempre dal dischetto e porta la squadra isolana sul 2-0. Tanto per non sbagliarsi, farà anche il terzo, questa volta su azione.In un finale di stagione a metà tra il disastroso e il catastrofico, andammo a giocare a Roma, dove il rigore è sempre stato di rigore e anche questa volta la regola funziona.Vucinic dal dischetto fa partire la goleada giallorossa (4-0) per il nostro proverbiale godimento.Una goduria.Ventola addolcisce la pillola per il 4-1 finale, ma la solfa non cambia.Per fortuna arrivano le ultime giornate a salvarci.Un penalty di Rosina apre le danze nel 2-1 interno contro il Napoli, poi rifinito dai gol di Contini e Di Michele, prima che la nostra squadra vada a salvarsi in quel di Livorno.Il discorso sui rigori sarebbe terminato, ma manca la Coppa Italia, competizione nella quale siamo estromessi dalla… dalla… Roma, ma certo!E se vai a giocare a Roma, stai tranquillo che un rigore contro arriva.Dopo aver vinto 3-1 in casa (doppietta di Recoba), ne prendiamo sempre 4 (questa partita è antecedente quella di campionato) nel secondo tempo della gara di ritorno.Totti sigla la terza rete su massima punizione. Vi risparmio la successione delle altre reti per sopraggiunta pietà.

Coordinate astrali:A favore 6 (5) di cui 1 paratoContro 9 (6) di cui 3 paratiCapitano dell’Astronave: Rosina (3) - Primo Ufficiale Di Michele (1)

 

Sistema planetario 2008-2009 ovvero quello della “Miopia”Alla fine, per forza di inerzia, cascammo imboccammo la strada che non avremmo dovuto prendere. A forza di girare in tondo, venimmo attratti dalla forza gravitazionale di quel campo magnetico che spesso era stato la nostra casa.Non dovevamo finire lì. Non dovevamo.Non più

 

Cominciammo con i soliti entusiasmi e l’inizio di Coppa Italia fu quasi una fotocopia di quello dell’anno precedente. Così come era stato col Rimini, faticammo non poco contro il Brescia, che militava nella serie cadetta. Nella gara unica di Torino, Rosina su rigore rispose a Possanzini, prima che Di Michele risolvesse la grana nei supplementari.Nel proseguo del torneo eliminammo il Livorno, altra squadra di serie B, sempre in casa e sempre ai supplementari. Segnò Corini in apertura, pareggiò Diamanti, Zanetti riportò in vantaggio il Toro, ma a tre minuti dalla fine lo stesso Diamanti infilò il rigore del 2-2.Ai supplementari Barone risolse la pratica, in una competizione che ci vide poi eliminati dalla Lazio, che conquistò la Coppa.Esordio felice anche in campionato, a livello di penalty.Uno sciagurato fallo di mani in area leccese permise a Rosina di portarci in vantaggio dal dischetto. Zanetti e Bianchi ci regalarono una vittoria illusoria.Alla quarta di campionato, il Toro andò a far visita al Chievo e chiuse il primo tempo in vantaggio grazie ad un rigore tirato in modo pauroso da Bianchi.Fortuna che Sorrentino, portiere clivense, si spostò dalla traiettoria centrale.Gara discussa quella della quinta di campionato, disputata tra le mura un tempo amiche, oggi invece sempre più ostili, contro la Lazio.Sullo 0-2 (Pandev, Zarate), a pochi minuti dalla fine, l’arbitro assegnò un rigore ben più che dubbio alla Lazio ed espulse Sereni per aver trattenuto Mauri. In porta andò Ventola, che nulla poté sul tiro di Zarate.In 9 per l’ulteriore di Pratali, abbozzammo una azione offensiva e l’arbitro, con scelta comica, fischiò un rigore a nostro favore, dettato più dalla voglia di riparare il danno che da un effettivo fallo.Amoruso si incaricò del tiro e fece 1-3, nonostante che dagli spalti arrivassero inviti a calciar fuori il rigore medesimo, onde non sottostare a tale carnevalata.Il 16 novembre perdemmo a Catania glorificando l’immancabile Mascara, che quel giorno saremmo riusciti a far segnare anche se avesse tirato dalla cima dell’Annapurna.Dopo essere passati in vantaggio con Colombo e avere subito, come avviene sovente, l’immediato pareggio catanese, riuscimmo a chiudere l’intervallo in svantaggio 2-1, in seguito alla famosa punizione della braghe abbassate di Plasmati. In avvio di ripresa, però, Amoruso su rigore ristabilì le distanze.Poi ci pensò Mascara, solo soletto in area a chiudere la gara sul 3-2 per gli etnei.I rigori si susseguono.Nel turno seguente, disputammo probabilmente la miglior gara della stagione, contro il Milan. A Stellone risposero Kaka e Ronaldinho su punizione (una delle tante reti subite nella stagione su calcio piazzato da fuori area). Nella ripresa Rosina su rigore fissò il risultato sul 2-2.Durante questo nostro viaggio è capitato alcune volte di incontrare giocatori granata fischiati prima di battere un penalty. E’ capitato a Ferrante (2 volte) e Amoruso (una sola), sebbene per motivi diversi.Sullo 0-3 interno contro la Fiorentina, capitò anche a Rosina di dover realizzare la rete della bandiera con tutto lo stadio contro. Risultato poi arrotondato dai Viola nel finale. Un 1-4 che costò la panchina a De Biasi. Per l’ennesima volta, ahimè.La storia di questo campionato è frenetica, oltre che infausta. La prima gara dell’era Novellino si risolse con un rovescio sonante (5-2) in quel di Bologna, gara sulla quale pesa il gol di Natali non visto sullo 0-1.Riuscimmo così a santificare Di Vaio (tripletta, una rete su rigore) e persino Bernacci, uno che quando gioca contro il Toro si ricorda di segnare, marcatura avvenuta sempre dagli 11 metri.A questo punto della stagione il discorso rigori si ferma improvvisamente e dobbiamo aspettare di ribeccarne 5 per assistere a un tiro dagli undici metri.Se ne incarica il rossonero Kakà, in occasione del drammatico 5-1 rifilatoci neanche troppo tempo fa.Appunto, sono ricordi recenti, fanno male, passiamo oltre.Triste ricordare anche la gara interna col Bologna, che decise la stagione.Al penalty di Rosina, rispose Di Vaio a pochi minuti dal termine, prima che Colombo centrasse la traversa ad una manciata di secondi dalla fine.Triste soprattutto per come maturò la salvezza bolognese.Ma sono convinto che più avanti, magari tra qualche mese, avremo modo di riparlare degli emiliani.Non certo per i loro successi.Fa male ricordare anche quel Toro-genoa, perdonate la minuscola.Milito portò in vantaggio i suoi, su gran giocata difensiva suicida di Pisano.Conosciamo il resto. Inutile ricordarlo ora. La nostra speranza è che si possa un giorno restituire la pariglia sportiva, con fior di interessi, ai rosso blu.E chiudiamo questo lungo viaggio con il rigore che Totti segnò all’Olimpico in occasione della nostra retrocessione.Ma sì, tanto alla Roma contro di noi non ne fischiano mai.

Coordinate astrali:A favore 8 (8)Contro 8 (8)Capitano dell’Astronave: Rosina (5) - Primo Ufficiale Amoruso (2) - Secondo Ufficiale Bianchi (1)

 

Saremmo arrivati alla fine del viaggio, ma prima di atterrare e dedicarci alle somme finali, occorre conteggiare anche i due rigori di quest’annata: quello calciato sul palo da Bianchi e quello segnato da Bernacci (toh!) per l’Ascoli.Veniamo alla somma dei rigori assegnati dal 2000 ad oggi.Vi consiglio di non abbandonare la nave, poiché al termine faremo il computo totale dei gol dal 1976 ad oggi, sommatoria di tre puntate di “Istantanee”.

 

Rigori a favore: 58, di cui:44 segnati9 parati2 calciati sul palo1 calciato sulla traversa1 fuori1 alto

 

I 14 rigori sono stati falliti da: Ferrante 6 (4 parate, 1 palo, 1 alto)Rosina 2 (1 parata, 1 fuori)Maspero 1 (traversa)Vryzas 1 (parata)Di Michele 1 (parata)Bianchi 1 (palo)Pinga 1 (parata)Marazzina 1 (parata)

 

Rigori a sfavore 72, di cui:57 segnati11 parati1 fuori1 palo1 alto1 calciato in orbita

 

 

I 15 rigori a sfavore non realizzati sono stati sbagliati da:Maccarone 2 (2 parate)Totti (parata)Russo (parata)Giampaolo (parata)Domizzi (parata)Edy Baggio (parata)Spinesi (parata)Bjelanovic (parata)Mutu (parata)Pellissier (parata)Biancolino (fuori)Gilardino (palo)Inzaghi (alto)Salas (in orbita)

 

I nostri portieri che hanno neutralizzato i tiri sono stati:Abbiati 4 (Bjelanovic, Totti, Pellissier, Mutu)Sorrentino 3 (Russo, Giampaolo, Spinesi)Sereni 3 (Maccarone  2, Domizzi)Pastine 1 (Edy Baggio)

 

Dopo questo conteggio, possiamo dire che gli anni che vanno dal 2000 ad oggi, siano decisamente squilibrati in negativo. Ma la cosa curiosa è che questo è avvenuto soltanto dopo l’avvento di Cairo. Prima del 2005-2006, il conteggio dei rigori a favore o contro, è in perfetta parità (32-32), ma dopo l’avvento del nostro presidente si ha un parziale sconfortante di 25-40, che fa pensare.Sei sia antipatia, boicottaggio, o squadre scarse (non che prima fossero squadre fenomenali), può essere argomento di discussione e di dibattito.

Ma veniamo ora invece al momento di unire tutti i dati che abbiamo raccolto durante queste settimane.

 

Totale rigori a favore dal 1976 ad oggi: 186, di cui:144 realizzati29 parati7 calciati sul palo1 calciato sulla traversa5 calciati fuori o alto

 

I 42 rigori sono stati falliti da:Ferrante 8 (6 parate, 1 palo, 1 alto)Junior 3 (1 parata, 2 volte alto)Pulici 3 (1 traversa 1 palo,1 parata)Graziani 3 (2 parate, 1 alto)Cravero 2 (2 parate)Hernandez 2 (2 parate, di cui una ribadita in rete)Scifo 2 (1 parata, 1 palo)Rosina 2 (1 parata, 1 fuori)Maspero 1 (traversa)Vryzas 1 (parata)Di Michele 1 (parata)Bianchi 1 (palo)Pinga 1 (parata)Marazzina 1 (parata) Artistico 1 (parata)Scarchilli 1 (parata)Cristallini 1 (parata)Martin Vasquez 1 (parata)Bresciani 1 (palo)Silenzi 1 (parata)Gritti 1 (parata)Comi 1 (palo)Polster 1(parata)Selvaggi 1 (parata)Muller 1 (parata)

 

Totale rigori a contro dal 1976 ad oggi: 197, di cui:162 realizzati15 parati11 parati3 calciati sul palo1 calciato in orbita5 calciati fuori o alto

 

I 35 rigori sono stati falliti da: Altobelli 3 (2 parate, 1 palo)Pruzzo 2 (2 parate)Signori 2 (2 parate)Maccarone 2 (2 parate, di cui 1 ribadita in rete)Rivera 1 (parata)Totti 1 (parata)Russo 1 (parata)Giampaolo 1 (parata)Domizzi 1 (parata)Edy Baggio 1 (parata)Spinesi 1 (parata)Bjelanovic 1 (parata)Mutu 1 (parata)Pellissier 1 (parata)Biancolino 1 (fuori)Gilardino 1 (palo)Inzaghi 1 (alto)Ravanelli 1 (parata)Baldieri 1 (parata)Neri 1 (parata)Salas 1 (in orbita)Maradona  1 (parata)Platini 1 (parata, poi ribadita in rete)Brady 1 (parata)Rocca 1 (fuori)Galderisi 1 (parata)Baresi 1 (parata, oltre la traversa)Diaz 1 (palo)Barbadillo 1 (alto)Paciocco 1 (alto)

 

I nostri portieri che dal 1976 hanno neutralizzato i tiri sono stati:Terraneo 5 (Rivera, Platini, Brady, Altobelli, Pruzzo) Abbiati 4 (Bjelanovic, Totti, Pellissier, Mutu)Sorrentino 3 (Russo, Giampaolo, Spinesi)Sereni 3 (Maccarone  2, Domizzi)Pastine 3 (Ravanelli, Neri, Edy Baggio)Martina 2 (Altobelli, Galderisi)Marchegiani 2 (Signori 2) Giovanni Galli 1 (Baldieri)Copparoni 2 (Maradona, Pruzzo)Lorieri 1 (Baresi)

 

Che dire? Se ci fossero stati dubbi… siamo in perdita, 186 a 197, una differenza creatasi proprio negli ultimi 4 anni. Diciamo che, comunque alla fine della fiera, fatti tutti i calcoli e i contro calcoli, mi sarei decisamente stupito se avessi trovato il Toro in attivo, dopo tutto quello che ci è stato sempre combinato.

 

Bene amici, è proprio finita.Il vostro Comandante vi ringrazia per la compagnia, lungo questo cammino fatto di numeri e di ricordi, e vi rimanda ad uno dei prossimi viaggi nel mondo della fantasia!

 

Questo argomento, non avrebbe potuto essere scritto senza la presenza di fonti e testi, talora in contrasto tra loro e la mia memoria, pur tuttavia indispensabili e generosi.Il primo è “Granata è il suo colore”, testo di Sergio Giovannelli edito dalla Bradipo Libri nel 2001.Il secondo è il “Dizionario Granata”, di Bocchio-Tosco, sempre della Bradipo Libri, edito nel 2008.Il terzo è il sito , maestosa opera sulla storia granata, un sito immenso, curato con una grande competenza e passione.Visitatelo, se non ci siete ancora stati. Mauro Saglietti

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