Per capire chi è stato Gianfranco Bellino, da tutti conosciuto come Gianni, bisogna tornare alla lunga e tortuosa estate del 2005, quella del fallimento del Torino dopo la gestione di Francesco Cimminelli. Nel luglio 2005 portò a Roma la domanda di adesione al Lodo Petrucci per salvare in extremis il Toro destinato alla C2. Sostenitori e imprenditori si erano organizzati e avevano raccolto fondi per donare un futuro a blasoni storici del nostro calcio. Bellino aveva sognato, insieme ad altri imprenditori, un Toro in mano ai tifosi. L'operazione non andò a buon fine, anche se il Torino fu comunque salvato dalla C2 grazie all'ingresso in società di Urbano Cairo, il quale ancora oggi si trova al timone del club.


Mondo granata
Dalla rinascita del Fila al salvataggio dal fallimento: Bellino-Toro, che amore!
La sua battaglia per la rinascita del Filadelfia
—Il Torino è stata la vera passione di Bellino, una passione forte e contrastata perché sportivamente gli è anche costata parecchie delusioni, soprattutto negli ultimi trent'anni di vita. Presidente degli "Angeli del Filadelfia" e della "Fondazione Stadio Filadelfia", è stato uno dei sostenitori della rinascita dell'impianto Filadelfia nel cuore di Torino. Ha quindi intrapreso diverse battaglie in favore del suo Torino. Bellino non era originario di Torino città. Era del pinerolese e si è spento ieri, sabato 12 aprile, all'età di 85 anni. La sua passione granata resterà per sempre grazie a iniziative che hanno in qualche modo segnato l'immaginario collettivo della sua zona di appartenenza. Ad esempio, avvolse il campinile di Vigone con una bandiera granata, creando un festival che attirava appassionati da diverse zone.
Un punto di riferimento nel pinerolese: ha portato il calcio in piazza
—Oltre a essere stato un sanguigno e impegnato tifoso del Torino, Bellino è stato un arguto imprenditore: è stato contitolare del mobilificio La Stella di Macello, con Bruna Bonetto, la quale lo ha accompagnato per diversi anni. Inoltre, è stato lo storico presidente della Fidas di Vigone, con cui ha riempito i viali di piazza Clemente Corte con il torneo di calcio dei borghi, che ha visto impegnate decine e decine di vigonesi. Infine, è stato anche a capo per anni della Pro Loco locale. In altre parole si è spento un personaggio poliedrico e appassionato nelle sue battaglie, un personaggio che ha vissuto una vita costellata da un impegno diffuso nella vita sociale del Pinerolese e non solo. Oggi verrà ricordato con il rosario alle ore 20.30 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria del Borgo di Vigone, mentre domani lunedì, alle ore 15, si terrà il funerale sempre nella medesima chiesa. La sua salma risposerà nel cimitero di Villafranca Piemonte.
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