"Cosa narra il Decameron? Narra di un gruppo di giovani che per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera che in quel periodo imperversava nella città, e che a turno si raccontano delle novelle di varie tematiche. Sull’idea di Giovanni Boccaccio vorremmo strutturare qualcosa di simile insieme a voi. Il Decreto #iorestoacasa ci costringerà giustamente a rimanere nelle nostre abitazioni fino al 3 aprile. E allora perché non sforzarci con la memoria e provare a ricostruire alcuni nostri frammenti di vita rigorosamente granata. Momenti che giacciono nella nostra testa, ma potrebbero tenere compagnia e regalare emozioni ad altri “colleghi di fede”. Come Toro News, vorremmo creare un casolare virtuale granata, sull’esempio di Boccaccio, così come le storie che vorremmo che voi condivideste con noi e con tutti gli altri “fratelli” del Torino. Un modo per tenerci impegnati e per liberarci per qualche momento dei cattivi pensieri. Continuiamo dunque con la tredicesima giornata di novelle e il tema sono i derby indimenticabili.
mondo granata
Decameron granata – Derby indimenticabili: “Quel rosso a Glik…”
L’iniziativa / La tredicesima puntata della nostra raccolta di novelle tra i lettori
"PRIMA PUNTATA - Decameron granata - La prima volta allo stadio: “Al Fila nel ’59, Toro in B ma che bolgia…”
"SECONDA PUNTATA - Decameron granata - La prima volta allo stadio: La prima volta allo stadio: “Quelle emozioni degli anni 70-80”
"QUINTA PUNTATA - Decameron granata - La prima volta allo stadio: "Il colore granata, il più bello del mondo "
"SESTA PUNTATA - Decameron granata - La prima volta allo stadio: "Da quel giorno non ci fu storia, diventai del Toro "
"SETTIMA PUNTATA - Decameron granata - La prima volta allo stadio: "Mi sentii parte viva della storia della mia squadra "
"OTTAVA PUNTATA - Decameron granata - Derby indimenticabili: "Quel giorno capii cosa significa essere del Toro"
"DECIMA PUNTATA - Decameron granata - Derby indimenticabili: "27 marzo 1983, sembrava di essere in orbita"
"UNDICESIMA PUNTATA - Decameron granata - Derby indimenticabili: "Ricordo il ruggito della Maratona e l'urlo di tutti i tifosi"
DODICESIMA PUNTATA - Decameron granata - Derby indimenticabili: "Non vedo l'ora di tornare a gioire"
"MANDA LA TUA NOVELLA GRANATA A redazione@toronews. net
https://www.toronews.net/mondo-granata/decameron-granata-il-vostro-derby-indimenticabile-al-via-il-secondo-tema/
"Il derby della Mole… Solamente sentendo questo nome la mia mente viene improvvisamente attraversata da una potentissima pioggia di ricordi, capace di riportarmi con il corpo ed il cuore li: a casa del nonno, seduto sulla mia poltrona, assieme alla mia famiglia granata, pronto a vivere il momento più importante dell’anno: Torino-Juventus. Spesso si dice che le partite vadano affrontante sempre con la stessa mentalità e pensando che abbiano tutte la stessa valenza… Per me non è affatto così! Il derby è l’unica partita dove non conta solamente il risultato ed i goal; bensì, in un match del genere, incide notevolmente anche ciò che la squadra riesce a trasmettere nel cuore dei propri tifosi!
"Una partita che mi ha lasciato il segno è senza dubbio quella del 1 Dicembre 2012. Mi piacerebbe tralasciare il risultato e soffermarmi in un’azione nello specifico. Il fallo commesso dal giocatore che poi sarebbe diventato il capitano: Kamil Glik!
"Nel bel mezzo del match si è scagliato improvvisamente in scivolata contro Giaccherini. Si è trattato di un gesto che mi ha impressionato visto che, successivamente, è stato costretto ad abbandonare il campo. Ricordo chiaramente che durante quell’azione non ho visto solamente un’infrazione di gioco, ma molto di più. Ho percepito un gesto disperato, un urlo silenzioso il cui scopo era quello di denunciare tutte le ingiustizie e dimostrare che, nonostante le problematiche il Torino non sarebbe rimasto immobile, ma avrebbe combattuto fino alla fine senza mai mollare. Ovviamente il risultato finale è stato chiaro: 3-0 secco per i padroni di casa. Eppure durante quella partita è accaduto qualcosa che è riuscito a superare il risultato: un grido di rivoluzione, la scintilla capace di innescare l’incendio. Purtroppo, oggigiorno, il Toro non riesce a regalare le emozioni date negli anni d’oro, ma sono sicuro che, con l’appoggio di noi tutti tifosi il colore granata si rialzerà e, come una fenice che risorge dalle proprie ceneri, tornerà a brillare.
"Enrico Penzo
"La scorsa settimana
"In televisione su Rai sport trasmettono uno speciale sullo scudetto del nostro TORO 1975/1976
"E quale migliore occasione per andare anche a riscoprire i filmati ed i risultati dei tanti derby combattuti con l’odiata “gobba” (in passato con risultati sicuramente più soddisfacenti di quelli delle ultime annate ….. sigh.
"Potrei scrivere fiumi di parole ricordando tutte le più assurde storie di scaramanzia, di gesti compiuti, di cose belle o brutte legate ad ogni singolo incontro; potrei raccontare della mia fidanzata ed ora moglie che con sentimento misto di gioia, preoccupazione e giusta disapprovazione condivideva e condivide tutt’ora le mie psicosi derbistiche.
"Ma di tutte le battaglie sostenute dentro e fuori lo stadio in quelle drammatiche giornate mi torna in mente un simpatico episodio.
"Tutto risale al mio ultimo derby visto allo stadio, un bel 2-2 del 1988 ed alle seguenti partite viste in TV quando ancora venivano trasmesse in chiaro e sui canali nazionali……
"Correva l’anno 1993 quando ricevetti “un’amichevole daspo” dal mio buon suocero che mi invitava caldamente a non guardare più il derby a casa sua… e tutto ciò solo perché quel giorno, dopo l’ennesimo rigore non fischiato contro i cugini, demolivo parte dell’arredamento di casa concludendo il mio show con un preciso destro dritto nella scatola dell’interruttore della luce facendo saltare il contatore generale.
"Dopo un esilio forzato, in una splendida domenica del 9 aprile 1995 (derby vinto 2-1 con doppietta del grande Rizzitelli) preferii isolarmi per evitare che il popolo civile potesse vedermi nelle mie molteplici trasformazioni durante la partita.
"Diedi allora precise coordinate ai miei cari del mio luogo di sofferenza (neanche partissi per la guerra) e mi recai nel mezzo di un bosco dell’astigiano munito solamente di:
"- radiolina portatile
"- coperta da campo
"- acqua
"- immancabile bottiglietta di amaro Ramazzotti
"- bandierone scaramanticamente sistemato nella mia mitica Panda 30.
"Verso le 17 tutto il paesino sentì un gran baccano vedendo arrivare un’auto rumorosa sulla quale nel frattempo si erano aggregate 7 persone, con clacson e trombe che squillavano all’impazzata, ed il bandierone che orgogliosamente sventolava.
"In quel piccolo paese tranquillo non si resero conto di quanto fosse accaduto, ma almeno mia moglie (alla quale vanno ancora oggi i miei ringraziamenti per la sopportazione delle mie “paturnie granata”) capì che ero sopravvissuto anche a quella battaglia.
"Purtroppo in questi giorni ci rendiamo conto che le vere battaglie sono altre, molto più impegnative e drammatiche.
"Per cui cari amici di sofferenza GRANATA E NON…. BUONA SALUTE A TUTTI
"Marco Millo
"Continuate a mandarci le vostre novelle sulla mail redazionale (redazione@toronews.net) e, ricordatevi, l'argomento della prima settimana riguarda la vostra prima volta allo stadio. Non dimenticate di firmare l'email e soprattutto continuate a farci sognare e svagare in questo momento complicato per l'intero paese.
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