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Dediche

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di Silvia Lachello Venerdì 18 novembre 2011, seraCaro Diario,dediche.Dedico un pensiero di benvenuto alla piccola Paola: è un mondo strano, ma ti piacerà.Dedico uno sbadiglio a chi pensa che arrivare prima di tutti gli...
Redazione Toro News

di Silvia Lachello

 

Venerdì 18 novembre 2011, seraCaro Diario,dediche.Dedico un pensiero di benvenuto alla piccola Paola: è un mondo strano, ma ti piacerà.Dedico uno sbadiglio a chi pensa che arrivare prima di tutti gli altri significhi primeggiare e lo invito a riflettere seriamente sulle modalità con cui mantenere un eventuale primato.Dedico una stretta di mano ed anche un abbraccio a chi ancora basisce.Dedico un sorriso a chi non si stanca mai del Toro e lo dedico anche a chi ne è continuamente stufo.Dedico una carezza alla mia gatta Kida che pensa di essere Sara Simeoni e l’altro giorno ha fatto un salto pari a 201 centimetri. Le mie coronarie sono ancora scosse.Dedico una crêpe con panna e crema di cioccolata alla Chicca perché lei sa apprezzare (anche se è già sufficientemente dolce di suo).Dedico un grazie a Diego, che sta per andare a vivere agli antipodi - non in senso figurato - e mi mancherà, anche se non sono presentissima.Dedico un po’ di attenzione alla Stefi e incrocio le dita affinché torni presto allo stadio: devo parlare io con il tuo capo? Al tuo via, scatenerò un inferno.Dedico la mia felicità empatica a Peter e al concerto che vedrà tra poco più di una settimana. Peter, Peter, Peter... è trascorso mezzo secolo ma finalmente accadrà: tu e Sir Paul McCartney a pochi metri di distanza.Dedico il mio amore a mamma e papà... loro sanno perché (soprattutto perché mi hanno fatta così come sono).Dedico il sangue che mi circola nelle vene al Toro... e vorrei vedere: chi sono io per negarne il colore?Dediche: ogni tanto le faccio.Sabato 19 novembre 2011, Crotone-Torino 0-0Caro Diario,oddeaaaaaaaaaaaa!!! Una recidiva di pareggiteeeeeeeee!!! Corriamo ai ripariiiiiiiii!!!Yawn.Domenica 20 novembre 2011Caro Diario,più che la paura di un’inversione di tendenza in termini di risultati, mi 'spaventa' sapere di essere 'costretta' ad essere preveggente relativamente ai titoli dei gggiornali (quelli letti dalla gggente).Cliché.Triti e ritriti.Anche se del "trito e ritrito" son la Sacerdotessa... oh be’, quanto meno cerco di mettere spezie diverse anche se preparo sempre la stessa pietanza.So che mi viene bene... e allora mi diverto a sperimentare piccole varianti.Ho tempo per sperimentare, quest’anno.Fino ad ora, ho avuto tempo per sperimentare.Non ho ancora avuto mancamenti al cuore, quei mancamenti al cuore che erano la norma negli anni scorsi.Già: gli anni scorsi.Più o meno in questo periodo iniziavo ad affannarmi su quali parole trovare per consolare la Stefi (e anche me stessa) in previsione del momento in cui si sarebbe detto: "Il Toro è morto. Un’altra volta."Succedeva a gennaio, di solito.Il Toro moriva a gennaio e poi iniziava a dare di nuovo timidi segni di esistenza (in stato comatoso), alimentando speranze che andavano, sul finire della primavera, ad infrangersi dolorosamente contro muri di granito (per nulla Granata).Io ho paura di annoiarmi perché mi viene la noia a spaventarmi per concetti, esperienze, frammenti di esistenza che non portano nulla di nuovo.Il Toro, anche se alla sua filosofia appartiene il "Lo sapevo che finiva così", è stupore.Sempre.Non importa se sia uno stupore benefico o malefico, quel che conta è lo stupore.Martedì 22 novembre 2011Caro Diario,mi piacerebbe... mi piacerebbe raccontare al mondo alcune cose che sono in una specie di scrigno segreto.Mi accade di frequente di ricevere emails di perfetti sconosciuti che mi raccontano il loro Toro: sentimenti ed episodi.E non sono più sconosciuti, solo perfettamente Granata. No, non è esattamente uno scrigno segreto... è uno scrigno e basta.Negli scrigni si conservano i tesori: me ne vengono donati tanti.Un po’ come il Toro: è il Toro e basta.Sto a perdere tempo a spiegarti che cosa sia il Toro quando basta soffermarsi su quella parola di quattro lettere.Poi ti devo raccontare che è stata un’impresa ardua arrivare fino a qua: la tastiera di 'sto PC mostra segni di cedimento, la G e la N vengono fuori solo se pesto come una dannata e i polpastrelli ne soffrono un po’.Tra l'altro: forza Toro (quanto mi piace dirlo, pensarlo, respirarlo...).

 

 

N.B. La foto a corredo dell'articolo non ha alcuna attinenza con il medesimo, solo che... senza rendermene conto, quando mi trovo a dover scalare montagne o colline, indosso sempre qualcosa di Granata... e rivedendomi mi riconosco. Ancora di più.