mondo granata

Della tempesta

Della tempesta - immagine 1
di Silvia Lachello
Redazione Toro News

14 ottobre 2010, ieri: Torino-Vicenza 2-1. Caro Diario, è bello vincere, eh? Al 90° poi... la paura fa novanta, dice La Smorfia. Rolly fa goal al 90°, ha detto il campo. Bene. Molto bene. Benissimo! Ma c'è ancora qualcosa che non va... qualcosa... tante cose non vanno. Per tenere alto il morale, ho recuperato tutti i bicchieri mezzi pieni che avevo buttato via e li ho messi in fila. Mi piace immaginare di poter vedere la mia voglia di futuro. Come se fosse una fotografia da mettermi davanti agli occhi quando l'animo è un po' acciaccato. Il mio personale memento, un souvenir che viene da dentro me... presto così tanta attenzione a quello che mi succede intorno, che spesso dimentico di guardarmi dentro e, quando lo faccio, trovo di che sorprendermi e nutrirmi... non sono mai cosciente delle scorte che immagazzino e forse è meglio così. I pavoni e le loro code, altrimenti, non potrebbero far altro che estinguersi. Giovedì 14 ottobre 2010, notte fonda, postilla. Caro Diario, tra l'altro ieri trediciottobre, ieri Torovicenza2a1, ieri sarebbe stato il compleanno numero novantanove di mia Nonna.Echissenefrega, dirai tu... echissenefrega un par de' noci: provaci tu ad amare ed essere amata da una persona che, ad un certo punto, viene rapita in cielo per raggiunti limiti d'età, provaci tu a vederne il volto ogni volta che passi davanti ad uno specchio e poi mi dirai...  vabbe', sto divagando mentre intorno a me sento strane energie e non sono tutte positive.Un po' come quando senti che sta per arrivare il temporale e arriverà il diluvio.Un po' come quando stai cadendo e pensi, in una frazione di secondo, che ti verrà un livido grande come una casa e poi ti fratturi almeno tre ossa.Un po' come quando hai l'agitazione perché "sta per succedere qualcosa" e poi qualcosa succede ed è una tempesta folle, con il vento che non decide in quale direzione mollare schiaffi, la pioggia che turbina... quella roba lì.Non succede anche a te qualche volta?

Venerdì 15 ottobre 2010

Caro Diario,

mia Nonna aveva due bellissimi occhi scuri, i capelli corvini, la pelle olivastra ed aveva un potere magico: buttava semi per terra, le galline ne avrebbero fatto razzia, e spuntavano piante.Echissenefrega della nonna, dirai di nuovo... hai ragione, ma non ho voglia di pensare ad altro.Il godimento per la vittoria di mercoledì sera è stato spento dall'agitazione che sentivo nell'aria e che si è materializzata.Non sto a perdermi in dettagli che sarebbero noiosi anche per me... diciamo che è come se fossi stata davanti ad un meraviglioso mosaico che, improvvisamente, si è disgregato o le cui tessere si sono imprevedibilmente mischiate restituendo immagini corrotte, confuse, irreali.Vabbe'... sto sempre a lamentarmi, eh?Mettiamola così... tanto tempo fa lessi sul “Manuale delle Giovani Marmotte” che, sotto la pioggia, ci si bagna di meno camminando piuttosto che correndo.È vero, funziona: ho fatto delle prove... d'altra parte dove c'è la pioggia, ci sono io, la cerco e lei si fa trovare.Sempre.Per quanto mi stiano sull'anima le Giovani Marmotte, devo ammettere che avevano ragione.Così come credo di avere ragione pure io a rimanere immobile quando la tempesta imperversa.Le tempeste non sanno fare altro che imperversare: è la loro natura.

Sabato 16 ottobre 2010, sera, Livorno-torello 2-1

Caro Diario,

le tempeste imperversano, il Toro è sfigato, tanto sapevo che sarebbe andata a finire così, è colpa sua, io non c'entro... quante sono le frasi fatte che condiscono il parlare comune?- Pane al pane e vino al vino. - Ambasciator non porta pena.- Cascasse il mondo.- Essere alla frutta.E nulla cambia. L'obiettivo finale rimane sempre lo stesso, ma ci si ritrova con un pugno di mosche in mano quando si dovrebbe prendere il toro per le corna.Frasi fatte, tutte frasi fatte.Dea, che mal di stomaco... che poi, a dirla proprio tutta, la sconfitta di oggi era talmente logica da essere quasi innocua per lo stato d'animo.Una sorta di anestesia.Sì, deve essere una sorta di anestesia.Il riflesso condizionato è quello di sentir esplodere il mal di stomaco, la ragione, la logica, la razionalità, il self-control & company impongono altro, impongono di andare oltre.E andiamo oltre... non facciamo altro dalla notte dei tempi...

Domenica 17 ottobre 2010, sera

Caro Diario,

speravo che almeno gli altri mi dessero una minima soddisfazione e invece...Speravo anche che piovesse, ma il cielo si è aperto e allora sono andata a caccia di foglie da fotografare.Alcune erano Granata.Ovunque mi giri c’è sempre qualcosa che contribuisce a NON farmi passare il Toro dalla mente.Mi accade anche quando sto ferma in mezzo alla tempesta.

Quando sto ferma, si fanno più sonori i retropensieri, quelli che normalmente sono brusio e allora… ecco la mia bella 'prigione' Granata.Beffardo è essere prigioniera fuori da una gabbia, molto beffardo.Un mio Amico, tempo fa, aveva detto che se non ci fosse il Toro sarebbe libero.È proprio così.

Lunedì 18 ottobre 2010. Caro Diario, >che cos’è la libertà? Modificare il proprio modo di amare?Uhm, no... sarebbe come chiudersi in un’ulteriore gabbia (quella dei condizionamenti, to be more precise). Allontanarsi sbattendo la porta?Be'... sonoramente e scenicamente d’effetto, ma inutile: altra gabbia (quella dell’arroccamento e della non mediazione). Che cos’è la libertà? E chi lo sa… forse la libertà è avere il cuore continuamente spezzato e, ciò nonostante, sempre carico di attenzione per ciò che potrà essere, nel bene e nel male. Oppure la libertà è, come dice mio figlio, un soffio se si tratta del fine settimana e un vento tiepido e sostenuto se si tratta delle vacanze estive… e dice anche: "Comunque, mamma, sai come mi piace immaginare la libertà? Come qualcosa che riesce a far muovere, piano oppure forte, la tua Bandiera Granata!"Bello di mamma...Poi ti devo raccontare di quanto fragili siano alcuni equilibri che si ritengono più che consolidati, ma che con un poco di zucchero la pillola va giù e che in tutto ciò che devi far il lato bello puoi trovar, ma non adesso, non adesso... tra l’altro, vuoi sapere una cosa?Questa malattia non potrà MAI andare via.Senti la tempesta? La sento anche io e rimango immobile e mi ascolto, mi ascolto... e sento che trabocco di Granata, ancora e per sempre. Te l’ho detto: è una malattia... mi fa stare male e mi fa stare anche bene:'la mia malattia.