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mondo granata
Buongiorno Toro...mentre il ritiro va avanti, tra una giornata piovosa ed un'amichevole, mi fa piacere constatare come ogni tanto qualche giocatore spicchi sugli altri non tanto (e non solo) per le sue doti tecnico-tattiche, ma anche per carattere e personalità. Nello specifico mi riferisco a Guberti, che ha rilasciato in conferenza stampa delle dichiarazioni con alcuni spunti interessanti. Le sue considerazioni sui movimenti delle squadre di Ventura e sulla necessità di rendere il gioco più veloce e più efficace a partire dalla difesa mi sono sembrate tutt'altro che banali ed è sicuramente una buona notizia apprendere che esistono ancora oggi giocatori capaci di dire la loro senza ripetere frasi fatte e già ampiamente sentite. Ma è soprattutto l'intento di riportare i tifosi dalla parte della squadra che mi è piaciuto. Speriamo che alle parole seguano i fatti, perché ci sarà bisogno di vincere, e molto, per rasserenare un ambiente al quale la serenità manca da troppo tempo. Confesso che sono snervato dalle questioni Bianchi e Ogbonna. Com'è ovvio desidererei che entrambi rimanessero in granata, ma il fatto che per il momento vestano ancora la maglia del Toro non mi tranquillizza. Per quanto riguarda Bianchi, infatti, da troppo tempo si parla di squadre interessate e di cifre perché noi tifosi possiamo nutrire ancora qualche speranza, anche se, fino a che non se ne andrà, per me Rolando rimarrà il capitano del Toro. Il capitolo Ogbonna, invece, sembrava ormai definitivamente chiuso, nella certezza che il neo azzurro sarebbe rimasto in granata anche per la prossima stagione. Ma tutto questo parlar di cifre, fare ipotesi, nominare squadre e cercare eventuali sostituti, non mi fa stare tranquillo. Come ho già detto in passato, Ogbonna è un giocatore imprescindibile per tentare per l'ennesima volta la scalata alla serie A. Un giocatore così, non solo è in grado di dare solidità ad un intero reparto, ma fa giocare più tranquilla l'intera squadra. Viceversa il privarsene vorrebbe dire affidarsi ancora al caso e aggiungere malumore a malumore. Il Toro ha bisogno di punti fermi, il primo dei quali si chiama Angelo Ogbonna.
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