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Si può essere più antibianconeri di Aldo Agroppi? A quanto pare sì. L’irriducibile toscanaccio dopo aver letto questo libro scrive: “Nel leggere il libro di Fabio Selini ho avuto la certezza che esiste un antijuventino più antijuventino di me. Non pensavo che fosse possibile visto il mio giornaliero disprezzo verso tutto ciò che è bianconero. Il libro di Fabio è il perfetto manuale di chi non sopporta i soprusi, i favori sfacciati che puntualmente ottiene quella brutta, grinzosa, decrepita signora… Lo avrei voluto scrivere io tanto è veritiero, dissacrante e cattivo al punto giusto…”. L’autorevole presentazione di Agroppi è sicuramente una garanzia.In effetti il libro è di una perfidia assoluta, l’autore scandaglia, indaga e fa riemerge tutti i ricordi che un tifoso bianconero ha cercato da sempre di dimenticare. Dalla retrocessione, alla buca di Maspero, passando per la bagnatissima Perugia. Fabio Selini inserisce in ogni pagina una punta di aceto, per dimostrare il suo inverecondo odio per la “razza padrona” dei gobbi, non tralascia nulla. Picchia durissimo, enfatizza le sconfitte della Juventus, le sue frodi e i suoi anomali favori.È un piccolo vademecum, un prontuario per rinfacciare una disfatta al nefando avversario, un libro simpatico scritto con la fiera rabbia di essere granata e con la voglia di urlare al mondo "io odio la Juve".Fabio Selini“Diario di un antijuventino”GEO EdizioniPagine 102Costo 15 euro.
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