Dieci incredibili giorni è uno dei più bei film di Claude Chabrol, l’ex-critico francese che insieme ai colleghi e amici Truffaut e Godard ha dato il via al movimento più innovativo e più amato (o odiato) del cinema contemporaneo, la Nouvelle Vague francese. Tratto da un giallo di Ellery Queen, racconta di una strage famigliare che coinvolge il padre (Orson Welles), il figlio (Anthony Perkins), la matrigna (Marlene Jobert) e un professore (Michel Piccoli). Attori non scelti a caso: Perkins è quello di Psycho di Hitchcock (uno dei registi più apprezzati da Chabrol), la Jobert (mamma di Eva Green) era una delle attrici francesi del periodo così come Piccoli (il papa dell’ultimo Moretti). Infine, Orson Welles è Orson Welles. I francesi ma non solo loro lo adoravano per la sua intelligenza e il suo magnetismo. E il film è proprio come lui: intelligente e magnetico.
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Dieci incredibili giorni
Non sono dieci giorni: se va bene son o di più, se va male sono di meno. Sono i giorni che separano noi granata dalla fdine del campionato. Però che siano incredibili èp un dato di fatto, è certezza. Al punto che non sono in grado di fare nessun pronostico. Con il Padova? Possiamo tracollare oppure dominarlo, e lo stesso può succedere chiunque siano gli eventuali altri compagni di play off. Certo, rimpiango tantissimo i sei punti lasciati al Frosinone ultimo in classifica. Rimpiango i pali, gli autogol, i tiri sbagliati di fronte alla porta. Rimpiango anche che sugli spalti non ci sia sempre stata unità. Adesso però questi calcoli li metto in un cassetto. Quando fischieranno l’inizio voglio gridare una sola cosa: Toro Toro Toro! I conti si faranno dopo. E non preoccupiamoci , non facciamoci spaventare da ragionamenti tipo: in A cosa facciamo con questa squadra? Ma voi il Bologna lo avete visto, contro il Bari retrocesso?.
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